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Un passo indietro per Guidolin

Secondo il tecnico dell'Udinese, la sconfitta contro lo Young Boys ha di fatto vanificato lo storico successo della Giornata 2 a Liverpool, complicando i piani di qualificazione dei Friulani.

Marco Faraoni e Gonzalo Zárate
Marco Faraoni e Gonzalo Zárate ©AFP/Getty Images

La strada della qualificazione per l’Udinese Calcio ora si fa in salita dopo la sconfitta allo Stade de Suisse e lo stesso allenatore dei Bianconeri Francesco Guidolin lo ammette al termine della partita persa 3-2 contro il BSC Young Boys.

"Abbiamo un po’ vanificato l’impresa di Liverpool e sarà difficile qualificarci, abbiamo un girone difficile e adesso è chiaro che dobbiamo battere lo Young Boys per sperare". Un'affermazione, quella di Guidolin, che precede un’altra disamina: "Probabilmente non sarò stato capace di infondere quella carica agonistica d’inizio gara che solitamente mettiamo, eppure un po’ di esperienza dovremo averla perché anche se non facciamo le coppe tutti gli anni dobbiamo sapere che non possiamo regalare niente ai nostri avversari sul piano nervoso. Anche loro se sono qui hanno fatto bene nel loro campionato e se l’Udinese non entra in campo col centoventi per cento di attenzione può andare in difficoltà con chiunque".

A Guidolin vengono fatte notare le assenze dei vari Giampiero Pinzi, Dusan Basta e Giovanni Pasquale, ma il tecnico non adduce a scusanti. "Noi non ci siamo mai lamentati e abbiamo fatto bene con emergenze ben più importanti di questa. E’ invece il caso di prendere insegnamento da questa sconfitta e rimetterci subito in carreggiata in campionato ritrovando lo spirito che ci deve animare".

L’ultima considerazione di Guidolin è sull’utilizzo part time di Antonio Di Natale; "Devo cercare di dosare le energie. Totò ha 35 anni e rinunciare a un giocatore così è pesante, ma la squadra può competere spesso anche senza di lui. Inoltre, nel recente passato abbiamo trovato Ranègie, ma purtroppo Mathias è tornato stanco dalla nazionale, pensavo di trovarlo più pronto, ma evidentemente ha bisogno di lavorare".

Delusione traspare anche dalle parole di Diego Fabbrini, che spiega le difficoltà incontrate in campo: "Nel primo tempo abbiamo avuto più problemi, Loro avevano i reparti stretti e restavano chiusi, mentre nella ripresa abbiamo avuto più occasioni, ma abbiamo concretizzato poco rispetto a quanto creato. Purtroppo il risultato è quello che è e dobbiamo ripartire. La qualificazione? Penso che tutto sia aperto, le prossime partite diventano decisive e dovremo cercare di farle al meglio".

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