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L'Atlético nella fortezza Hannover

Diego Simeone, tecnico dei Colchoneros, sa che il club tedesco è ancora imbattuto in casa sia in campionato che in UEFA Europa League e spera di riuscire a preservare il successo 2-1 ottenuto nell'andata dei quarti.

Diego Simeone tene la forza dell'Hannover fra le mura amiche
Diego Simeone tene la forza dell'Hannover fra le mura amiche ©Getty Images

Lo straordinario rendimento interno dell'Hannover 96 in casa è il principale cruccio del tecnico del Club Atlético de Madrid Diego Simeone, che punta a portare i Colchoneros più vicini di un passo alla finale di UEFA Europa League che li ha già visti trionfatori nel 2010.

I tedeschi hanno ottenuto cinque vittorie e due pareggi nelle gare interne disputate finora in Europa e anche se gli spagnoli partiranno dal successo 2-1 dell'andata, secondo Simeone la qualificazione è tutt'altro che in cassaforte.

"I tifosi dell'Hannover sono molto calorosi e non è un caso che la squadra non perda in casa da mesi - ha spiegato l'argentino -. I risultati ottenuti in Bundesliga parlano da soli".

La squadra di Mirko Slomka, infatti, è l'unica formazione a non aver mai perso in casa nel campionato tedesco in questa stagione e il fantasista dell'Atlético Diego, che in passato ha vestito le maglie di Werder Bremen e VfL Wolfsburg, sa bene che cosa aspettarsi.

"I numeri non mentono - ha spiegato -. Ci aspetta una gara molto difficile. L'Hannover dà il massimo davanti ai suoi tifosi e la cosa migliore per noi sarà dimenticarci del punteggio dell'andata e giocare con intelligenza per vincere la partita".

Anche Slomka, da parte sua, sa che per l'Hannover non sarà facile ribaltare il passivo dell'andata. "I nostri avversari non giocano mai per difendersi - ha sottolineato -. L'Atlético sarà privo di tre pedine importanti [Arda Turan, Gabi e Juanfran, tutti squalificati], ma ha i mezzi per rimpiazzarle a dovere. Per noi sarà comunque un vantaggio, perché all'andata quei tre sono stati molto importanti".

Il tecnico dell'Hannover, tuttavia, non riesce a quantificare il vantaggio che la sua squadra potrebbe trarre da queste assenze: "Sono stato un professore di matematica, ma le percentuali non sono mai state il mio forte".

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