Davies sogna l’epilogo perfetto
lunedì 10 maggio 2010
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Il centrocampista gallese del Fulham spera di completare la stagione da favola dei Cottagers in Europa vincendo la finale di Europa League contro l’Atlético Madrid.
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Il Fulham FC ha offerto prestazioni entusiasmanti verso la finale di UEFA Europa League e il centrocampista Simon Davies confida in un’altra impresa memorabile mercoledì contro il Club Atlético de Madrid.
Malgrado sia soltanto alla sua seconda stagione europea, il club londinese ha già regalato molte serate da ricordare ai propri tifosi lungo il cammino verso la finale di Amburgo. La più entusiasmante è stata probabilmente la rimonta contro la Juventus nel ritorno degli ottavi di finale dopo il 4-1 dell’andata, ma fra le vittime illustri della squadra di Roy Hodgson figurano anche l’FC Shakhtar Donetsk, detentore del trofeo, il VfL Wolfsburg, campione di Germania, e l’Hamburger SV, superato in rimonta in semifinale.
"Non vediamo l’ora di scendere in campo – ha confidato Davies, che ha parlato di “eccitazione” nell’ambiente del club -. Abbiamo lavorato duro per arrivare fin qui e vogliamo goderci questo momento, continuando a fare il nostro gioco. Speriamo di compiere l’ultimo passo".
Se la formazione di Craven Cottage ha regalato molte soddisfazioni ai propri tifosi, è vero anche il contrario, spiega il centrocampista gallese. "Dalla partita contro la Juventus in poi, le serate europee sono state incredibili. Il pubblico ci ha sostenuto quando ne avevamo più bisogno e noi abbiamo risposto sul campo, vincendo. Da quel momento in poi si è creato qualcosa di magico, e ogni partita a Craven Cottage è stata un’occasione memorabile".
E il sostegno del pubblico non mancherà neanche all’Hamburg Arena, dove è atteso un esodo di 12.400 tifosi inglesi, tanti quanti i biglietti riservati al Fulham. Davies spera che la disciplina tattica e il calcio manovrato del Fulham possano pagare ancora in Europa. "Ci piace giocare palla a terra, manovrare e restare compatti. In Europa si vedono spesso squadre giocare in questo modo, puntando molto sul possesso palla. E, comunque, visti i risultati ottenuti quest’anno, non c’è dubbio che questo tipo di calcio sia stato proficuo".
Nel corso della stagione il Fulham ha imparato anche a non perdere la calma quando si è ritrovato in svantaggio, caratteristica che gli deriva dal suo tecnico. Hodgson, 62 anni, è alla seconda finale europea della carriera dopo quella di Coppa UEFA 1996/97 persa ai calci di rigore contro l’FC Schalke 04 quando era alla guida dell’FC Internazionale Milano. Il suo contributo è stato decisivo nella semifinale di ritorno contro l’Amburgo, con la squadra sotto di un gol.
"Nell’intervallo ci ha chiesto di continuare a fare il nostro gioco, perché secondo lui stavamo giocando sufficientemente bene – ha spiegato Davies -. Non ci siamo fatti prendere dal panico, abbiamo continuato a fare la nostra partita, a far girare la palla e alla fine abbiamo trovato i gol".