UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Prova di carattere per l'Amburgo

Hamburger SV - R. Standard de Liège 2-1
La squadra tedesca subisce il primo gol ma rimonta alla fine del primo tempo con Petrić e Van Nistelrooy.

Mladen Petrić (Hamburger SV)
Mladen Petrić (Hamburger SV) ©Getty Images

L'Hamburger SV vince con il minimo scarto grazie a una rimonta contro l'R. Standard de Liège nella gara di andata dei quarti di UEFA Europa League.

L'Amburgo, che non vince da quattro partite, parte con il piede sbagliato e subisce il gol di Dieudonné Mbokani poco dopo la mezz'ora. Tuttavia, i gol di Mladen Petrić (rig.) e Ruud van Nistelrooy negli ultimi quattro minuti del primo tempo riportano l'incontro a favore dei padroni di casa.

La formazione tedesca inizia a far girare il pallone e si rende spesso pericolosa con Jonathan Pitroipa, ma ben presto si ritrova a inseguire il risultato. Su una serie di attacchi dello Standard, Jerome Boateng e Joris Mathijsen devono compiere diversi interventi in extremis, ma quando Sebastien Pocognoli batte un calcio d'angolo Mbokani svetta solitario e insacca di potenza.

L'HSV reagisce bene, anche se il pallone sembra non rispondere alle sue manovre. L'unico a sfiorare la rete è Van Nistelrooy, ma il suo tiro da 20 metri la palla colpisce il palo interno. Mentre i padroni di casa sembrano perdere le speranze e l'intervallo si avvicina, l'incontro prende finalmente la piega giusta.

Dopo un fallo in area di Marcos Camozzato su Pitroipa, Petrić trasforma dal dischetto e, poco prima dell'intervallo, Van Nistelrooy anticipa Pocognoli e devia in rete un traversone di Dennis Aogo. Nel secondo tempo, lo Standard sfiora il 2-2 con un colpo di testa di Mbokani che scavalca Frank Rost e si infrange sulla traversa. Il rimpallo finisce a Igor De Camargo, che però non inquadra la porta.

L'Amburgo tiene duro, ripetendo la prova di carattere vista contro l'RSC Anderlecht al ritorno degli ottavi fino al fischio finale. Bruno Labbadia, però, spera che la qualificazione arrivi più agevolmente.