La Juve chiude la porta all'Ajax
giovedì 25 febbraio 2010
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Juventus - AFC Ajax 0-0 (and. 2-1)
Dopo aver espugnato Amsterdam all'andata, i Bianconeri concedono poche occasioni di rifarsi agli olandesi e accedono agli ottavi.
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La Juventus, più che mai chiamata a confermare il trend positivo delle ultime gare disputate, offre una prestazione non brillante ma efficace. I bianconeri inchiodano l’AFC Ajax sullo 0-0 e staccano il biglietto per gli ottavi di finale di UEFA Europa League dove affronteranno il Fulham FC.
Alberto Zaccheroni si affida al trio offensivo Diego, Amauri e Alessandro del Piero. Il capitano bianconero attraversa un ottimo momento di forma ed è a caccia della doppietta che lo porterebbe ai trecento gol in carriera. Alexander Manninger sostituisce l’infortunato Gigi Buffon. Gli olandesi affrontano la Juve senza la loro punta di diamante, l’attaccante Luis Suárez, squalificato. Martin Jol opta per un 4-4-2 a rombo con Siem de Jong ad imboccare le due punte Miralem Sulejman, autore del gol nella gara di andata, e il rientrante Marko Pantelić.
L’avvio è concitato. Il primo pericolo lo crea al 3’ un invenzione di Mohamed Sissoko che fa velo per Claudio Marchisio, ma il tiro del centrocampista dalla trequarti è neutralizzato da Maarten Stekelenburg. La Juve sembra voler subito mettere il risultato al sicuro e preme sulle fasce. All’11’ Paolo De Ceglie mette al centro un prezioso cross per Amauri che prova a colpire ma Oleguer è attento e lo anticipa. E’ il 15’ e proprio Amauri accusa un problema muscolare e lascia il posto a David Trezeguet. Appena entrato il francese si fa subito sentire. Prima si procura un corner svettando in area e sul conseguente calcio d’angolo Sissoko centra il montante con un colpo di testa, lo stesso Trezeguet è in agguato ma batte alto da ottima posizione.
Il gol sfiorato scuote l’Ajax che si fa pericoloso. Corner dalla destra, Manninger esce ma non trattiene e la palla finisce sui piedi di Jan Verthongen, il cui tiro è impreciso e si spegne sul fondo. Il ritmo è scostante è gli errori sono molti da entrambe le parti. Alla mezz’ora la Juve cambia decisamente marcia e in tre minuti ha due occasioni per passare in vantaggio. Due corner fotocopia di Del Piero: prima Chiellini e poi Legrottaglie colpiscono di testa a portiere battuto ma per due volte i centrali olandesi salvano la porta. I bianconeri sono padroni del campo e possono far male anche in contropiede: al 38’ Marchisio trova Diego con un passaggio millimetrico, il fantasista brasiliano finta due volte poi scarica il sinistro ma Toby Alderweireld non si fa sorprendere e ribatte. E’ l’ultimo lampo della prima frazione.
Nella ripresa l’Ajax sembra avere un piglio diverso: già al 2’ minuto Sulejmani è pericoloso dal limite. Due minuti dopo è Pantelic a impensierire Manninger colpendo di testa di testa su corner e mandando di poco alto. La Juve si chiude e i lanceri prendono coraggio. All’ 8’ un’azione corale a ridosso dell’area juventina libera Christian Eriksen al tiro ma Manninger è attento e blocca. La punizione di Diego al 22’ è una pennellata per Trezeguet, ma il francese manca l'impatto di testa. Un minuto dopo anche Del Piero batte una punizione. La barriera devia e il pallone picchia sulla parte alta della traversa.
Al 26’ Zaccheroni cambia Diego per Camoranesi. La Juve sembra ora subire di più, ma il gioco dei lanceri è frammentario e quasi mai pericoloso. Al 38’ il neoetrato Hyun Jun Suk prova un destro dal limite che non impensierisce Manninger. Tre minuti dopo Dennis Rommendal penetra in area dalla destra e ha l’occasione di servire Emanuelson in ottima posizione, ma sbaglia tutto e la Juve riparte. Il capovolgimento di fronte procura una punizione. Batte Camoranesi ma il colpo di testa di Trezeguet è troppo centrale. Nel 2’ di recupero Emanuelson lascia partire un destro pericoloso che attraversa l’area e lambisce il palo. E’ l’ultimo sussulto di una partita con poche emozioni. La Juve pareggia senza affanni e approda agli ottavi di finale.