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Quagliarella e Obodo a segno, Udinese qualificata

Udinese Calcio – NK Dinamo Zagreb 2-1
La squadra di Marino timbra il passaporto per i sedicesimi: decidono i gol dell’attaccante e del nigeriano, nel recupero Igor Bišcan accorcia.

Quagliarella e Obodo a segno, Udinese qualificata
Quagliarella e Obodo a segno, Udinese qualificata ©Getty Images

Reduce da quattro sconfitte consecutive in campionato, l’Udinese Calcio si riscatta in Coppa UEFA dove ottiene la qualificazione ai sedicesimi con un turno d’anticipo. Allo stadio Friuli, nella quarta giornata del gruppo D, la squadra di Pasquale Marino si impone 2-1 sull’NK Dinamo Zagreb malgrado le bastasse un pareggio: decidono i gol, uno per tempo, di Fabio Quagliarella e Christian Obodo, nel recupero arriva il gol di Igor Bišcan.

Turn-over
Marino cambia sei giocatori della formazione sconfitta in casa dall’AC Chievo Verona: oltre al portiere Samir Handanovič, mantengono la maglia da titolare Felipe, Aleksandar Luković, Gökhan Inler e Antonio Di Natale. Marijan Vlak punta dalla parte opposta su un 4-2-3-1, con il terzetto formato da Mihael Mikić, Sammir e Boško Balaban alle spalle del terminale offensivo Ante Tomić.

Vantaggio immediato
La prima conclusione pericolosa è dei croati con Balaban, ma dopo cinque minuti l’Udinese è già in vantaggio. Di Natale è bravo a eludere la marcatura di un avversario e servire Quagliarella, che mette alle spalle di Tomislav Butina con un tiro preciso. Il portiere della Dinamo riesce invece a rifugiarsi in corner sulla successiva bordata di Christian Obodo.

Doppietta sfiorata
Pepe si fa vedere con due tentativi che non creano eccessivi problemi a Butina, poi al 10’ è bravo nella respinta sulla conclusione da lontano di Mikić. Al 14’ è Di Natale ad avere sui piedi la palla del raddoppio, ma l’attaccante della nazionale si fa ipnotizzare dal portiere avversario, che è ancora decisivo cinque minuti dopo su Pepe. Prima dell’intervallo è Quagliarella a sfiorare la doppietta, ma il suo diagonale di destro esce di pochissimo.

Agonismo
La ripresa si apre con Milan Badelj al posto di Luis Ibáñez, poi dopo dieci minuti Josip Tadić rileva Balaban. Se si eccettua una conclusione senza pretese dalla distanza di Mirko Hrgović, da annotare non ci sono azioni pericolose ma il grande agonismo in campo; esaurisce i cambi a mezzora dalla fine, quando richiama Etto e getta nella mischia Tomislav Šokota.

Partita chiusa
Marino inserisce prima Motta e successivamente Gaetano D’Agostino, rispettivamente al posto di Alain Nef e Luković. Poi all’ennesimo petardo lanciato dal settore dove sono assiepati i tifosi ospiti, l’arbitro israeliano Alon Yefet è costretto a sospendere la gara: si riprende dopo una pausa di una decina di minuti. E l’Udinese trova il gol che mette in ghiaccio il risultato: Pepe serve un assist a Obodo che insacca il 2-0. L’autore del passaggio decisivo lascia il posto ad Alexis Sánchez, poi Handanovič fa buona guardia sui tentativi di Šokota e Sammir. Il direttore di gara assegna tre minuti di recupero e al 92’ arriva il gol di Igor Bišcan, che comunque non impedisce all’Udinese di festeggiare vittoria e qualificazione.