I capitani che hanno vinto EURO: Giorgio Chiellini, Cristiano Ronaldo, Iker Casillas
lunedì 26 aprile 2021
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Quanti dei 15 capitani che hanno vinto l'Europeo riesci a indovinare? Chi è stato il più giovane e il più anziano? Chi ha alzato due volte il trofeo?
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UEFA.com passa in rassegna i 14 capitani che hanno vinto EURO.
Capitani vittoriosi a EURO
1960: Igor Netto (USSR)
1964: Ferran Olivella (Spagna)
1968: Giacinto Facchetti (Italia)
1972: Franz Beckenbauer (Germania Ovest)
1976: Anton Ondruš (Cecoslovacchia)
1980: Bernard Dietz (Germania Ovest)
1984: Michel Platini (Francia)
1988: Ruud Gullit (Olanda)
1992: Lars Olsen (Danimarca)
1996: Jürgen Klinsmann (Germania)
2000: Didier Deschamps (Francia)
2004: Theodoros Zagorakis (Grecia)
2008 e 2012: Iker Casillas (Spagna)
2016: Cristiano Ronaldo (Portogallo)
2020: Giorgio CHiellini (Italia)
Capitano più giovane a vincere EURO
25 anni e 298 giorni Ruud Gullit (Olanda, 1988)
Capitano più anziano a vincere EURO
36 anni e 331 giorni Giorgio Chiellini (Italia, 2020)
Cinque degli ultimi otto capitani che hanno vinto EURO avevano 31 anni!
Capitani vittoriosi a EURO per ruolo
2 portieri
7 difensori
3 centrocampisti
4 attaccanti
Capitani vittoriosi a EURO per club
3 Real Madrid
2 Bayern, Juventus
1 Spartak Moskva, Barcellona, Inter, Slovan Bratislava, Duisburg, AC Milan, Trabzonspor, Chelsea, AEK Atene
1960: Igor Netto (URSS)
Il centrocampista dello Spartak Moskva ha capitanato l'Unione Sovietica nel 1960 dopo il trionfo olimpico di quattro prima anni a Melbourne. Netto ha vinto cinque campionati sovietici e tre coppe nazionali con lo Spartak ma è ricordato soprattutto per un grande atto di sportività ai mondiali del 1962, quando disse all'arbitro di annullare un gol contro l'Uruguay perché la palla era entrata in rete dal lato sbagliato.
1964: Ferran Olivella (Spagna)
Pur avendo collezionato solo 18 presenze nella Spagna, il difensore centrale ne è stato capitano a EURO 1964 con grande disciplina e autorità. Nato e cresciuto in Catalogna, ha giocato 513 partite col Barcellona dal 1956 al 1969. Ha esordito nella Roja nel 5-0 sul Belgio a Bruxelles a marzo 1957, concludendo la carriera in nazionale con la sconfitta per 2-0 contro l'Inghilterra a dicembre.
1968: Giacinto Facchetti (Italia)
Fra i migliori terzini sinistri nella storia del calcio, Facchetti è stato il cuore e l'anima dell'Inter per quasi mezzo secolo. Nei favolosi anni '60 ha collezionato 634 presenze ufficiali e 75 gol con i nerazzurri, mentre in nazionale è stato capitano a EURO 1968. Il leggendario difensore ha scelto il lato giusto della monetina dopo lo 0-0 in semifinale contro l'Unione Sovietica, portando gli azzurri in finale.
1972: Franz Beckenbauer (Germania Ovest)
Leggenda assoluta del calcio, Beckenbauer ha imposto la sua presenza sulla scena internazionale capitanando la Germania Ovest nel 1972 (primo titolo europeo) e ai mondiali del 1974 nel nuovo ruolo di libero. "Der Kaiser" ha anche vinto tre Coppe dei Campioni con il Bayern München dal 1974 al 1976 e due Palloni d'Oro (1972 e 1976).
1976: Anton Ondruš (Cecoslovacchia)
Anton Ondruš è stato il punto di riferimento della sua squadra in Jugoslavia nel 1976. Il possente libero aveva pochi rivali nel gioco aereo, come dimostra il gol in semifinale contro l'Olanda. Nonostante un'autorete sul pareggio degli olandesi, si è fatto perdonare trasformando il terzo rigore contro la Germania Ovest in finale.
1980: Bernard Dietz (Germania Ovest)
Leader autoritario e discreto, Dietz è stato una delle colonne della squadra allenata da Jupp Derwall, che ha deciso di lasciarlo a riposo nella terza gara della fase a gironi contro la Grecia per non incorrere in ammonizioni e saltare la finale. Ha trascorso gran parte della carriera al Duisburg nel ruolo di centrale o centrocampista difensivo. Ha collezionato 53 presenze in nazionale e, prima di EURO '80, aveva partecipato all'Europeo del 1976 e alla Coppa del Mondo FIFA 1978.
1984: Michel Platini (Francia)
Platini ha superato ogni aspettativa, capitanando la sua squadra in occasione del suo primo trionfo internazionale e segnando in tutte cinque le partite di EURO 1984, con due triplette contro Belgio e Jugoslavia. Gli altri tre gol del No10 sono stati decisivi, tra cui quelli in semifinale e nella finale contro la Spagna. Fresco del titolo di capocannoniere della Serie A con la Juventus, nel 1984 ha vinto il suo secondo Pallone d'Oro, aggiungendo il terzo l'anno successivo e diventando l'unico giocatore a conquistarlo tre volte di seguito. In nazionale ha totalizzato 71 presenze e 41 gol.
1988: Ruud Gullit (Olanda)
Gullit è stato uno dei giocatori più illustri a livello europeo. Pallone d'Oro nel 1987, l'olandese con i dreadlock aveva riportato l'AC Milan alla vittoria del titolo dopo nove anni e ha capitanato l'Olanda in occasione del suo primo trionfo internazionale, realizzando di testa il primo gol in finale contro l'Unione Sovietica. Con i rossoneri ha vinto due Coppe dei Campioni e tre scudetti. Ha concluso la carriera in nazionale nel 1994 con 66 presenze e 17 gol.
1992: Lars Olsen (Danimarca)
Olsen ha guidato dalla Turchia alla Scandinavia per partecipare all'Europeo del 1992 dopo il ripescaggio della Danimarca. La sua passione e leadership hanno ispirato una delle più belle favole del calcio moderno. Quando è stato chiamato, Olsen era al Trabzonspor, dove giocava dopo sei stagioni e cinque titoli con il Brøndby. Ha concluso la carriera in nazionale con 84 presenze, di cui 69 da capitano (record).
1996: Jürgen Klinsmann (Germania)
In una carriera culminata con il titolo mondiale del 1990, 108 presenze e 47 gol in nazionale, EURO '96 è stato forse l'apice per Klinsmann. Con Lothar Matthäus infortunato, l'attaccante ha capitanato la sua squadra e ha dato l'esempio, segnando tre gol e giocando la finale nonostante un infortunio al polpaccio che lo aveva estromesso dalla partita precedente. Un lieto fine, dopo una stagione conclusa con 15 gol e la Coppa UEFA con il Bayern. Klinsmann è anche andato a segno in tutti e sei i tornei internazionali ai quali ha partecipato.
2000: Didier Deschamps (Francia)
Primo capitano ad alzare la Coppa del Mondo con la Francia, Deschamps ha sollevato anche la coppa Henri Delaunay due anni dopo, quando era appena diventato il primo francese a raggiungere le 100 presenze in nazionale. Non male per un giocatore definito "portatore d'acqua" da Eric Cantona. Vincitore della UEFA Champions League e di tre campionati con il Marsiglia e la Juventus, Deschamps si è ritirato nel 2001.
2004: Theodoros Zagorakis (Grecia)
Miglior giocatore del torneo nel 2004, il centrocampista con la valigia non ha segnato a EURO (il suo primo gol con la Grecia è arrivato sette mesi dopo contro la Danimarca, alla 101ª presenza in nazionale) ma è stato il giocatore più efficiente della sua squadra in finale. In una carriera passata tra Kavala, PAOK e Leicester City, forse non avrebbe mai immaginato di toccare vette così alte. Si è ritirato nel 2007 con 120 presenze e un solo titolo a livello di club, la Coppa di Grecia del 2002 con l'AEK Athens.
2008 e 2012: Iker Casillas (Spagna)
Fedele servitore del Real Madrid e della Spagna, il portiere ha infranto i record di vittorie e partite senza subire gol in nazionale. Ha ereditato la fascia da capitano alla vigilia di EURO 2008 e ha guidato la Spagna impeccabilmente, chiudendo con la porta inviolata i quarti (con due rigori parati all'Italia), la semifinale e la finale. Casillas è stato fondamentale anche in Coppa del Mondo 2010 e a EURO 2012 (subendo un solo gol), quando la Spagna ha difeso il titolo.
2016: Cristiano Ronaldo (Portogallo)
I tre gol e la determinazione di Ronaldo hanno permesso al Portogallo di raggiungere la finale a Parigi. Primo giocatore a segnare in quattro Campionati Europei, ha anche stabilito il record di presenze alla fase finale, pur saltando quasi interamente l'ultima sfida contro la Francia. Infortunato a bordo campo, ha guardato il resto della partita come se fosse l'allenatore, dicendo a Éder che avrebbe segnato il gol decisivo. L'opinione generale, però, era che la squadra aveva vinto il torneo grazie a CR7.
2020: Giorgio Chiellini (Italia)
Gran maestro della difesa. Per Chiellini l'età è solo un numero e a 36 anni ha guidato gli Azzurri al trionfo a EURO 2020. Capitano più anziano a vincere EURO, Chiellini ha giocato cinque delle sette partite dell'Italia, saltando per infortunio l'ultima sfida della fase a gironi con il Galles e l'ottavo di finale con l'Austria. La sua partnership con Leonardo Bonucci è stata uno dei punti di forza degli Azzurri, che hanno subito solo quattro reti nel torneo.