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Čech: ora pensiamo a rimediare

Dopo la pesante sconfitta contro la Russia, il portiere della Repubblica Ceca spera che la squadra torni ai consueti livelli per la gara di martedì contro la Grecia.

Petr Čech si sente a casa a Wroclaw
Petr Čech si sente a casa a Wroclaw ©Sportsfile

È difficile immaginare Petr Čech, un vero gentleman del calcio, perdere le staffe. Il portiere della Repubblica Ceca, che martedì a Wroclaw ha firmato autografi su autografi, non sembrava la persona amareggiata e delusa vista in campo contro la Russia.

La squadra ceca era infatti reduce dalla secca batosta di venerdì: raccogliere il pallone nel sacco quattro volte non fa bene a nessun portiere, e Čech non è da meno, ma con l'avvicinarsi della seconda gara contro la Grecia, lui e i suoi compagni cercano di trasformare le sensazioni negative in positive.

"Penso che la rabbia sia diventata determinazione, perché vogliamo rimediare a questa brutta partenza - commenta Čech, che ha subito due gol per tempo -. Eravamo molto abbattuti. La prima gara è andata male sotto tutti i punti di vista, ma sappiamo di avere a disposizione altri 180 minuti per qualificarci".

Anche se il tempo non ha ancora guarito le ferite, ha dato ai cechi l'opportunità di analizzare i fattori della prima sconfitta. Alla base di un risultato eclatante c'è stato soprattutto il gioco incisivo degli avversari, orchestrato magistralmente da Andrey Arshavin.

"L'unica lezione che abbiamo imparato è che non dobbiamo commettere errori gratuiti e dobbiamo giocare più aggressivamente - ammette Čech -. Loro hanno avuto molti spazi, ed essendo grandi giocatori hanno saputo sfruttarli. Li abbiamo attaccati troppo tardi. Ora non vogliamo ripetere gli stessi errori e ovviamente cercheremo di rimanere più compatti in difesa".

Nonostante la sconfitta, la squadra di Michal Bílek si appresta alla gara di martedì con un solo punto di svantaggio su due avversarie. La Grecia, inoltre, dovrà fare a meno dei due centrali difensivi schierati nell'1-1 contro la Polonia, lo squalificato Sokratis Papastathopoulos e l'infortunato Avraam Papadopoulos. I campioni di UEFA EURO 2004 potevano addirittura strappare i tre punti, non fosse stato per l'errore dal dischetto di Giorgos Karagounis.

"Penso che la Grecia giocherà come nella prima gara, difendendo e aspettando il contropiede - commenta -. La nostra sconfitta ci obbliga a uscire dal guscio e attaccare, ma non attaccheremo soltanto perché potremmo esporci agli attacchi della Grecia".

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