Dzagoev il predestinato
lunedì 11 giugno 2012
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Il giovane attaccante russo aveva un sogno da bambino, quello di "partecipare a un Campionato Europeo UEFA": un sogno che venerdì è finalmente diventato realtà.
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L’esordio di Alan Dzagoev a UEFA EURO 2012 è stato di quelli che difficilmente si possono dimenticare: grazie alla sua doppietta e ad alcune giocate illuminanti, la Russia si è sbarazzata della Repubblica Ceca con un rotondo 4-1.
Le cose però avrebbero potuto andare molto diversamente per lui: due mesi fa la frattura a un dito del piede aveva messo in dubbio la sua presenza alla rassegna continentale. Ma l’attaccante del PFC CSKA Moskva, recuperato a tempo di record, ha mostrato di aver completamente assorbito l’infortunio: "Solitamente impiego più tempo per rientrare e ritrovare la forma, però mi sono allenato molto duramente e per fortuna ce l’ho fatta. Solo il giorno della gara il tecnico ha deciso di schierarmi dal primo minuto."
Venerdì sera Dzagoev è stato una costante spina nel fianco per la difesa ceca, procurandosi numerose occasioni nel corso di tutta la partita. Ottimamente supportato dai compagni di reparto Andrey Arshavin e Aleksandr Kerzhakov, il modulo di Dick Advocaat gli si addice alla perfezione: "Il nostro tecnico ci chiede di essere aggressivi e di serrare i ranghi non appena perdiamo il pallone. Ha idee molto chiare e ce le sa trasmettere altrettanto chiaramente."
In Russia, il talento di questo ragazzo è conosciuto da tempo. Notato durante un torneo giovanile dagli osservatori della nota Yuri Konoplev Football Academy di Tolyatti, in parte finanziata dal proprietario del Chelsea FC Roman Abramovich, a 17 anni Dzagoev esordisce con la prima squadra della CSKA, e un anno più tardi arriva la prima convocazione con la nazionale maggiore.
"Ho sempre sognato di partecipare a un Campionato Europeo UEFA e alla UEFA Champions League, ma non avrei mai creduto di riuscirvi così in fretta,", ha dichiarato ai microfoni di UEFA.com. Ora l’attaccante si sente pronto per il salto all’estero: se continuerà a terrorizzare le difese avversarie come ha fatto con quella ceca, siamo certi che la chiamata non tarderà ad arrivare.