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Donetsk ospita la partita Respect

Prima della gara tra Spagna e Francia, due squadre di giocatori con difficoltà uditive si sono sfidate nell'ambito del progetto Respect Inclusion della UEFA.

I partecipanti all'incontro Respect Inclusion a Donetsk
I partecipanti all'incontro Respect Inclusion a Donetsk ©Sportsfile

Prima del quarto di finale di UEFA EURO 2012 tra Spagna e Francia, due squadre di giocatori con difficoltà uditive hanno dimostrato il loro amore per il calcio giocando una partita sette contro sette, nell'ambito del progetto Respect Inclusion della UEFA.

La partita è stata una delle quattro disputate prima dei quarti di finale del Campionato Europeo UEFA. Dopo quelle a Varsavia e a Danzica con gli atleti delle Olimpiadi Speciali e i non vedenti/ipovedenti, ora è il turno dell'Ucraina, che prima della gara di stasera tra Inghilterra e Italia allo stadio Olimpico di Kiev ha organizzato un incontro fra atleti con difficoltà motorie.

Il partner della UEFA per la realizzazione del progetto è il Comitato Nazionale Sportivo Diversamente Abili in Ucraina (NSCDU). L'obiettivo è creare una piattaforma che consenta ai bambini affetti da disabilità di dimostrare le loro capacità sportive. Il progetto trasmette un messaggio importantissimo al pubblico: questi giocatori non devono essere esclusi, ma sono parte integrante della nostra società.

Negli ultimi due anni, i bambini ucraini diversamente abili di età inferiore a 15 anni sono stati invitati ad alcuni centri di allenamento, dove hanno imparato i fondamentali del calcio e affinato le loro doti con il prezioso aiuto degli allenatori.

La città di Yevpatoriya (Crimea) ha ospitato alcuni mini tornei per ipoudenti/non udenti e le squadre vincitrici – Mriia e Zorya – hanno avuto la possibilità di sfidarsi a Donetsk ieri sera. I partecipanti erano visibilmente orgogliosi: "È un sogno che è diventato realtà, un ricordo che avrò per sempre", ha commentato il 15enne Iedynak del Mriia.

"È stata una bella partita, ma all'inizio è stata difficile perché eravamo agitati", aggiunge Iaroslav Bezruk (Zorya), calciatore dall'età di tre anni che ha espresso il desiderio di giocare nella nazionale ucraina.

Oggi, circa 2.300 adulti e 1.500 bambini ucraini affetti da disabilità giocano a calcio e gli incontri-vetrina come quello di ieri a Donetsk possono solo aumentarne il numero.