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Bento orgoglioso del suo Portogallo

Il Ct portoghese esalta la forza del gruppo e non solo la qualità di Cristiano Ronaldo nonostante la sua prestazione incredibile contro l'Olanda, che per il Ct Bert van Marwijk si è dimostrata "insicura in difesa".

Cristiano Ronaldo festeggia la vittoria coi compagni
Cristiano Ronaldo festeggia la vittoria coi compagni ©AFP/Getty Images

Paulo Bento, Ct Portogallo

Sono orgoglioso di quanto fatto come squadra e molto soddisfatto di aver raggiunto l’obiettivo della qualificazione. Ci siamo riusciti in modo brillante e grazie alla grande unità del gruppo in queste tre partite.

Abbiamo dimostrato di avere un determinato stile di gioco, un’identità e idee precise. I giocatori hanno fatto ciò che gli ho chiesto, sono stati brillanti. Ad eccezione dei primi 12 mintui è stata la gara migliore che abbiamo giocato nel torneo. Abbiamo sempre mostrato la capacità di reagire alle avversità.

Non ci consideriamo favoriti contro i cechi e sappiamo che non sarà facile. Dobbiamo continuare a lavorare e perseguire la nostra qualità. In questo caso abbiamo delle buone chance di arrivare alle semifinali. Dobbiamo ancora migliorare ma sono contento di ciò che abbiamo fatto, siamo emersi da un gruppo in cui c’erano i vicecampioni del mondo e la Germania arrivata terza nel mondiale. 

Bert van Marwijk, Ct Olanda 
Abbiamo cominciato piuttosto bene anche se in squadra, dopo la prima sconfitta contro la Danimarca, regnava parecchia incertezza e lo si è visto stasera in occasione del primo gol loro. Avessimo raddoppiato saremmo stati molto più sicuri in campo, ma il mio rammarico va sempre alla prima gara, con tutte quelle occasioni sbagliate, avessimo vinto lì il torneo sarebbe stato diverso per noi probabilmente.  

L’ho spiegato alla vigilia come questa fosse una partita particolare, dovendo vincere con due gol di scarto abbiamo dovuto aumentare i rischi: all’inizio la cosa ha funzionato ma poi no, e siamo delusi. Alla fine abbiamo giocato male e mi assumo la responsabilità.

La cosa strana è che si tratta più o meno della stessa squadra [arrivata in finale nella Coppa del Mondo FIFA 2010] tranne qualche ruolo. Abbiamo cercato di rinforzarla in termini di velocità, freschezza e anche forza e profondità. Sapevo che non sarebbe stato facile ripetere il cammino di due anni fa, abbiamo faticato a segnare e al primo errore il Portogallo ha segnato e i nostri top player, per una ragione o per l’altra, non sono riusciti a fare la differenza.