Pršo applaude la Croazia
martedì 22 marzo 2011
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L'ex attaccante è convinto che la Croazia attuale sia una squadra nettamente superiore a quella dei suoi tempi e attribuisce la svolta al Ct Slaven Bilić.
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L'ex attaccante Dado Pršo è convinto che la Croazia sia una squadra nettamente superiore a quella dei suoi tempi e attribuisce la svolta al Ct Slaven Bilić.
Bilić ha rilevato l'incarico di Zlatko Kranjčar cinque settimane dopo l'ultima delle 32 presenze in nazionale di Pršo alla Coppa del Mondo FIFA 2006. Da allora, la squadra è tornata a conoscere il successo. Non solo ha battuto l'Inghilterra nelle qualificazioni a UEFA EURO 2008, ma è anche arrivata a un minuto delle semifinali del torneo prima di perdere ai rigori contro la Turchia.
"È un'ottima squadra e il Ct ha saputo scegliere lo staff giusto - commenta Pršo, 36 anni -. Bilić si circonda di persone di talento. Potrà andarsene a testa alta, perché chiunque gli succeda saprà che ha creato un organico che funziona. Ha trasmesso il suo stile di gioco e la sua mentalità a giovani che conosceva bene. Dobbiamo congratularci con lui per tutto quello che ha fatto".
Nonostante l'insuccesso all'ultima Coppa del Mondo FIFA, la squadra di Bilić è tornata nuovamente ai vertici, primeggiando nel Gruppo F di qualificazione a UEFA EURO 2012 con un calcio attraente: "La Croazia mi piace molto: passa dal gioco di prima alle manovre elaborate, sa fare tutto. È una squadra giovane, ma con un calcio spettacolare. Ai miei tempi non giocavamo così".
Pršo individua un altro motivo per cui la quale la Croazia è tornata in forma: la difficoltà dei campionati in cui militano alcuni giocatori, specialmente i quattro che partecipano alla UEFA Champions League con il Tottenham Hotspur FC.
"Giocatori come [Luka] Modrić, [Niko] Kranjčar, [Vedran] Ćorluka o [Stipe] Pletikosa possono solo imparare. La Croazia si rinforzerà perché la Premier League è molto fisica - commenta Pršo -. Può farci solo bene, perché si allenano e giocano insieme, con evidenti vantaggi per la nazionale".
La Croazia è in testa al Gruppo F di qualificazione con due punti di vantaggio e insegue la quarta vittoria contro la Georgia (terza) nella gara di sabato a Tbilisi. Il 4 giugno si giocherà a campi invertiti e, secondo Pršo, gli unici risultati utili sono due vittorie.
"È semplice: ci servono sei punti. Quando giocavo, avevo due compagni di squadra georgiani ed erano molto bravi. La Georgia è una nazione che ama il calcio, quindi dobbiamo stare attenti. Sei punti sembrano facili sulla carta, ma di fronte abbiamo la classica squadra che può sorprenderti".