Solskjær crede nella Norvegia
lunedì 6 settembre 2010
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L'ex attaccante della nazionale appoggia il tecnico Egil Olsen prima della "grande gara" del Gruppo H in programma martedì contro il Portogallo.
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L'ex attaccante norvegese Ole Gunnar Solskjær descrive la gara di martedì contro il Portogallo come una "grande prova" e augura alla squadra di Egil Olsen di proseguire a punteggio pieno nel Gruppo H di qualificazione a UEFA EURO 2012.
Dopo il 2-1 in rimonta di venerdì contro l'Islanda, la posta in gioco si alza per la prima gara casalinga a Oslo. Solskjær sa bene che i punti sono molto preziosi in un girone che comprende anche Danimarca e Cipro.
"Sarà una grande prova per i nostri ragazzi - commenta Solskjær a UEFA.com -. Tre o quattro di loro giocano all'estero, ma la maggior parte gioca in Norvegia e può ancora migliorare per velocità e circolazione di palla. Ci sono partite in cui si hanno al massimo una o due occasioni per segnare".
"Il nostro girone è difficile e il Portogallo è una delle squadre più forti del mondo. Siamo piuttosto realistici sulla nostre chance. Penso che il Portogallo vincerà il girone, ma noi abbiamo buone possibilità di arrivare secondi. Questa stagione l'abbiamo iniziata molto bene, con la vittoria contro la Francia in amichevole due settimane fa. Dobbiamo essere ottimisti".
Match winner nella finale di UEFA Champions League 1999 con il Manchester United FC, Solskjær ha totalizzato 67 presenze e 23 gol in nazionale durante l'epoca d'oro della Norvegia. L'ex giocatore sorride ricordando la vittoria contro il Brasile alla Coppa del Mondo FIFA 1998 e contro la Spagna a UEFA EURO 2000.
"Battere il Brasile nella fase a gironi dei Mondiale è stato l'apice della mia carriera - commenta -. Poi abbiamo battuto la Spagna a Euro 2000: ricordo che il venerdì era nato mio figlio Noah e sono dovuto tornare in Inghilterra, mentre il martedì dopo sono andato in Belgio per giocare contro la Spagna e abbiamo vinto 1-0".
A segnare quel giorno è stato Steffen Iversen, un giocatore che a sua volta ne richiama uno ben più familiare: Egil Olsen, attuale Ct e protagonista della vittoria contro il Brasile. Solskjær descrive Olsen come un giocatore "ottimo dal punto di vista tattico" e sa che molto dipenderà da lui per raggiungere la qualificazione al primo torneo internazionale da UEFA EURO 2000 a questa parte.
"Egil è fantastico a motivare i giocatori - commenta Solskjær, che a 37 anni allena la squadra B del Manchester United -. Il suo modo di allenare è diverso da qualsiasi altro che io abbia mai visto. È molto eccentrico, ma anche molto diretto: 'Se fai questo andrai bene, ma se fai quest'altro non avrai scampo', dice".
"Poi è molto specifico. Come squadra, siamo stati criticati per come giochiamo in difesa e perché facciamo sempre affidamento sulle palle lunghe. Ma se teniamo in considerazione i giocatori che abbiamo e il tempo che l'allenatore ha a disposizione, direi che i risultati sono incredibili".