Puyol: il passato è la chiave del futuro

Addio di Aragonés
La Spagna si è ricompattata dopo il ritorno da Stoccolma, collezionando otto vittorie e un pareggio nelle rimanenti partite per qualificarsi agli europei, dove hanno proseguito la serie positiva e conquistato la prima finale dal 1984. La squadra è consapevole che, qualunque sia il risultato contro la Germania a Vienna, il percorso di Aragonés è giunto alla conclusione: una circostanza che rafforza il desiderio di salutare il 69enne nel migliore dei modi. "Sappiamo che le critiche fanno parte del calcio quindi dobbiamo essere pronti", ha dichiarato il difensore Carles Puyol, ricordando quei giorni bui, "Ma abbiamo seguito l'allenatore, superando come lui alcuni momenti difficili quando siamo stati criticati. Questo ha rafforzato la nostra volontà. Ci resta una partita ed è importante che tutti i giocatori facciano bene per il Ct, che lo merita".

Paragone con Maldini
Un discorso che vale anche per Puyol, il centrale difensivo dalla folta capigliatura che in coppia con Carlos Marchena ha contribuito alla qualificazione alla finale della Spagna, la cui porta è rimasta inviolata nelle due gare a eliminazione diretta contro l'Italia e la Russia. "E' molto semplice giocare con Marchena, è un grande giocatore", ha sottolineato il capitano del FC Barcelona, "E' ingiusto che abbia ricevuto delle critiche in passato ma non possiamo farci niente. Ha dimostrato che è uno dei migliori in questo torneo". Nella conferenza stampa pre-gara, Puyol ha mantenuto i piedi per terra anche se il leggendario Franco Baresi ha paragonato le sue prestazioni agli Europei a quelle del Paolo Maldini dei tempi d'oro. "E' uno dei migliori al mondo, quindi sono grato e orgoglioso di sentire queste parole", ha spiegato Puyol. Maldini ha però perso due grandi finali con gli Azzurri: lo spagnolo spera che le similitudini non vadano oltre.