Müller, i gol e la vernice
giovedì 7 luglio 2016
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Ancora a secco dopo cinque partite, l'attaccante della Germania non sembra preoccuparsi: "I gol sono come la vernice della macchina che serve solo a farla sembrare bella dall'esterno".
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Non era neanche arrivato per la conferenza stampa Thomas Müller, ma già tutti i giornalisti presenti stavano chiedendo al general manager tedesco - ed ex attaccante Oliver Bierhoff - come la punta del FC Bayern Monaco stesse vivendo il suo digiuno di gol a UEFA EURO 2016.
"Perché non glielo chiedete direttamente voi?", ha risposto Bierhoff non appena ha visto entrare un sorridente Müller in sala stampa. Ovviamente tutti sapevano quale sarebbe stata la domanda: com'è possibile che uno capace di segnare 10 reti in due Mondiali sia ancora a zero in altrettanti EURO?
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C'era anche il capitano Manuel Neuer, ma le attenzioni sono state quasi tutte per la punta tedesca che, con l'assenza forzata di Mario Gomez, avrà sulle sue spalle ancora maggiore pressione. E anche gli unici quesiti posti al numero uno riguardavano Müller: "Dato che ancora non ha segnato parla meno in campo?".
Ma alla domanda ha risposto lo stesso Müller. "I gol? Non sono tutto, sono come la vernice della macchina che serve solo a farla sembrare bella dall'esterno. Non devo pensare solo a segnare - ha spiegato il 26enne tedesco - Devo cercare di aiutare il più possibile i compagni e comunque l'obiettivo finale resta sempre quello di vincere con loro, a prescindere dai miei gol".
Poi continua: "Non mi interessa il numero di gol che segno. Delle volte capita che io venga elogiato per aver deciso un incontro quando invece so di aver giocato veramente male".
"Mi chiedo sempre se avrei potuto giocare meglio - ha aggiunto - ma in realtà non ho mai avuto grosse occasioni eccetto quella contro l'Irlanda del Nord. In Sudafrica nel 2010 ho finito capocannoniere ma siamo usciti in semifinale mentre in Brasile sono arrivato secondo ma abbiamo portato a casa il trofeo. Un gol mi darebbe pace però, almeno non dovrei più rispondere a domande del genere".
Rendendosi conto del fatto che stesse parlando da più di due minuti, il numero 13 ha concluso con una battuta: "Davvero volete chiedere a Manuel se parlo ancora tanto in campo?".