Michail Antonio sul sogno Conference League col West Ham e la corsa al titolo marcatori
giovedì 1 giugno 2023
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L'attaccante del West Ham, Michail Antonio, si prepara alla finale di UEFA Europa Conference League con la speranza di vincere per la squadra e per se stesso.
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Michail Antonio sta disputando una grande UEFA Europa Conference League, dove ha segnato sei gol in otto partite, aiutando il suo West Ham a qualificarsi alla finale del 7 giugno a Praga dove affronterà la Fiorentina.
Il 33enne ha parlato con UEFA.com della stagione degli Hammers, di cosa ha imparato dalla semifinale di Europa League della scorsa stagione e del suo sogno di entrare nella storia del club londinese.
Sulla finale contro la Fiorentina
Il club non partecipava a una finale [europea] da 47 anni. È un traguardo fantastico ed è il più importante mai raggiunto nella mia vita. La maggior parte delle persone vuole ritirarsi con dei trofei in bacheca, e questa per me e per tutti è una grandissima occasione.
Ancora non abbiamo vinto nulla ma siamo tutti in fermento anche se non abbiamo parlato molto della partita. Una volta che saremo più vicini alla data, sicuramente sarà tutto diverso.
Sulla lezione dell'anno scorso
L'anno scorso abbiamo commesso un paio di errori che ci hanno fatto perdere in semifinale [con l'Eintracht in Europa League]. Probabilmente avremmo dovuto fare meglio in casa. Ma in questa stagione abbiamo imparato dagli errori e abbiamo capito come non ripeterli. Abbiamo gestito bene la semifinale con l'AZ Alkmaar e siamo stati professionali. Abbiamo sempre creduto di avere la capacità di arrivare in finale e di vincere.
Sulla possibilità di vincere la classifica marcatori
L'attaccante è il finalizzatore della squadra. Ma il mio pensiero fisso non è il gol: io voglio fare parte dell'ingranaggio della squadra e aiutare sia con i gol ma anche con gli assist.
Fare gol però è il mio lavoro, e adesso sono a una sola lunghezza dalla vetta [Arthur Cabral della Fiorentina e Zeki Amdouni del Basilea sono al primo posto], quindi penso anche alla classifica marcatori. Segnare e sentire il boato del pubblico è un'emozione indescrivibile.
Sulla gestione della pressione
Ho sentito la pressione quando ho capito quanto ero vicino a diventare il miglior marcatore di tutti i tempi del West Ham in Premier League. Ora sono entusiasta di averlo raggiunto, ma il mio obiettivo è quello di fare meglio ogni anno e rendere più difficile per il prossimo raggiungermi.
Giocare una semifinale o uno spareggio retrocessione mi fa sentire vivo perché sono abituato a questa pressione. Venendo dalla Non-League ho sempre dovuto affrontare delle prove, e queste sono le esperienze che mi hanno permesso di adattarmi a gestire la pressione.
Sull'unità del West Ham
Abbiamo giocatori come Lucas Paquetá, che parla con difficoltà in inglese ma si impegna tantissimo, ha un grande carattere ed è molto divertente. Poi abbiamo altri come Kurt Zouma a Declan Rice, che è un grande capitano, che pilastri dello spogliatoio. Siamo tutti uniti e crediamo l'uno nell'altro. Probabilmente si vede anche dall'esterno che siamo una famiglia.