Champions League Ufficiale Risultati e Fantasy live
Scarica
UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Barça da impazzire: sei gol al PSG, è ai quarti!

Sconfitto 4-0 all'andata, il Barcellona centra un'incredibile 'remuntada': il gol di Cavani sembra bastare al PSG, trafitto tre volte nei primi 50 minuti, ma Neymar (doppietta) e Sergi Roberto - al 95' - firmano la qualificazione Blaugrana.

Watch Barcelona's historic comeback: See all six of their goals!

Incredibile al Camp Nou. Il Barcellona segna tre gol nei sette minuti finali di gara, batte 6-1 il Paris Saint-Germain - che aveva vinto 4-0 all’andata - e conquista una leggendaria qualificazione ai quarti di finale di UEFA Champions League. E’ il gol di Sergi Roberto al 95’ a far esplodere la gioia Blaugrana.

“Possiamo segnare sei gol”, aveva detto Luis Enrique alla vigilia, e i suoi giocatori hanno dimostrato che non era un pazzo. La rete di Edinson Cavani, dopo quelle nei primi 50 minuti del Barcellona, era sembrata quella decisiva per i campioni di Francia. Che invece hanno subito il ritorno del Barça, la prima squadra a raggiungere i quarti di UEFA Champions League per nove volte consecutive; nelle competizioni UEFA, solo tre squadre fino a stasera erano riuscite a recuperare uno svantaggio di quattro gol dopo l’andata!

La sfida inizia come meglio non potrebbe per i Blaugrana. Sono trascorsi appena tre minuti quando Kevin Trapp non azzarda l’uscita su una mischia nell'area dei campioni di Francia: Luis Suárez non si fa pregare e castiga con un colpo di testa il portiere tedesco, festeggiando il gol personale numero 3 in UEFA Champions League.

Ci prova anche Neymar, senza fortuna, mentre la successiva conclusione dalla distanza di “Don” Andrés Iniesta finisce di poco alta. Il primo tentativo del PSG arriva grazie a Lucas Moura, ma l’altro portiere tedesco - Marc-André ter Stegen - fa buona guardia sul brasiliano.

Il Barça preme e tira di più in porta e a cinque minuti dall’intervallo gli sforzi dei ragazzi di Luis Enrique sono premiati. E’ Layvin Kurzawa il protagonista in negativo di una goffa autorete sul tocco di tacco in area di Iniesta: un gol importantissimo per i padroni di casa.

Come nel primo tempo, i Blaugrana partono fortissimo a inizio ripresa e dopo cinque minuti trovano ancora il bersaglio. Neymar anticipa Thomas Meunier sul passaggio di Iniesta, il belga mette giù il brasiliano e l’arbitro assegna il rigore: dal dischetto Messi non sbaglia e firma l’undicesimo gol in questa edizione della UEFA Champions League, portando sul 3-0 i suoi.

La formazione di Emery è alle corde? Non proprio. Cavani colpisce un clamoroso palo dopo un grande spunto di Meunier, poi arriva il primo cambio del tecnico ex Siviglia: fuori Lucas, dentro Ángel Di María. Il PSG insiste, due volte Matuidi e Cavani mettono i brividi al Camp Nou. Al 62’, comunque, il gol dei francesi arriva.

Kurzawa mette dentro per Cavani, il destro secco dell’uruguaiano non dà scampo a ter Stegen: per il Matador è l’ottavo gol nella competizione, il Barça deve ora segnare altre tre reti per qualificarsi. Il numero 9 del PSG potrebbe subito colpire un’altra volta, ma in questa circostanza il portiere del Barcellona riesce a fermarlo.

Luis Enrique getta nella mischia Arda Turan, che prende il posto di capitan Iniesta: il turco ex Atlético Madrid ci prova subito, ma Marquinhos respinge sulla linea. Messi non vuole arrendersi, ma il suo sinistro non trova lo specchio della porta. Il PSG decide un altro cambio, con l’ivoriano Serge Aurier che rileva Draxler; nei Blaugrana, invece, entra Sergi Roberto per Rafinha, mossa che si rivelerà decisiva.

Di María si divora un incredibile gol in ripartenza e il finale diventa incandescente, entrando di diritto nella storia della competizione e del calcio. Neymar prima trova il gol del poker su punizione, poi trasforma un rigore concesso per fallo di Marquinhos su Suárez.

Sembra comunque troppo tardi, siamo già nel recupero. Ma al 95’ Sergi Roberto trova il guizzo decisivo e scatena la gioia del Camp Nou, oltre che quella di Luis Enrique. I miracoli, a volte, si avverano.