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Eto'o, il gruppo prima di tutto

Secondo il bomber camerunense, la storia personale e i trofei vinti in passato passano in secondo piano davanti alla sfida che attende la sua Inter a Madrid.

Eto'o, il gruppo prima di tutto
Eto'o, il gruppo prima di tutto ©UEFA.com

Se Samuel Eto'o riuscirà a fare ciò che gli riesce meglio - ovvero segnare - nella sfida di sabato tra FC Bayern München e FC Internazionale Milano, diventerà il secondo giocatore ad aver fatto gol in tre diverse finali di Coppa dei Campioni/UEFA Champions League.

Il bomber camerunense era andato a segno in quella del 2006 contro l'Arsenal FC e anche tre anni dopo contro il Manchester United FC, rivelandosi in entrambi i casi decisivo per il successo dell'FC Barcellona. Se Eto'o riuscisse a perforare anche la difesa del Bayern, affiancherebbe un illustre predecessore, la leggenda del Real Madrid CF Alfredo di Stéfano.

"Ho giocato due finali contro avversarie inglesi - ha raccontato Eto'o a UEFA.com -. Ora invece è tutto diverso. Ho cambiato squadra e di fronte cis arà un Bayern in gran forma. Staremo a vedere che cosa succederà".

I tifosi dell'Inter punteranno molto sull'esperienza dell'attaccante 29enne nelle gare che contano, dal momento che i Nerazzurri non disputano la finale della principale competizione continentale per club da ben 38 anni. Eto'o, tuttavia, non dà nulla per scontato, pur avendo già trionfatoo per due volte nella competizione. "Non è mia abitudine mettermi a contare i trofei che ho vinto o che potrei vincere in futuro - ha spiegato -. Per me, la partita più importante è sempre quella che verrà. Lascio che siano gli alti a fare calcoli".

L'obittivo del bomber è quello di aiutare l'Inter ad aggiungere un'altra Coppa dei Campioni alle due consecutive vinte negli anni '60 sotto la guida del tecnico argentino Helenio Herrera. "Questa finale deve essere un sogno per noi - ha proseguito il giocatore -. So bene che ci sono migliaia di tifosi dell'Inter che sognano questo momento da una vita, ma se il sogno si trasformerà in ossessione, allora perderemo".

Se invece il sogno diventerà realtà, gran parte del merito andrà attribuito a José Mourinho. "José è unico, sia come allenatore che come uomo - ha spiegato Eto'o -. Difende sempre le proprie posizioni e dice esattamente quello che pensa".

Un allenatore, per quanto bravo, non può centrare traguardi ambiziosi senza i giocatori giusti, e viceversa. Mourinho ha sempre elogiato Eto'o per il grande impegno profuso sul campo e per la volontà di mettere sempre la squadra al primo posto nella sua prima stagione nerazzurra. "Il legame che si è creato tra squadra e allenatore ha portato a ottimi risultati finora - ha ammesso l'attaccante, arrivato in estate dal Barcellona -. José ha trovato la formula per far rendere al massimo questo gruppo e il nostro lavoro ha dato buoni frutti".

Anche il Bayern, però, può contare su un tecnico di grande carisma. Alla sua prima stagione alla guida dei bavaresi, Louis van Gaal ha portato la squadra alla conquista del titolo tedesco e ora si appresta a contendere all'Inter la Coppa dei Campioni. "La forza del Bayern non è solo Van Gaal, ma la squadra nel suo insieme, che comprende giocatori e allenatore - ha spiegato Eto'o -. Perche una squadra diventi vincente, l'allenatore deve ideare le giuste strategie e i giocatori devono applicarle correttamente sul campo.

Pur consapevole che i bavaresi possono contare su giocatori di grande taklento, l'attaccante è convinto che l'uomo in più del Bayern sia il capitano Mark van Bommel, suo ex compagno ai temnpi del Barcellona. "E' un leader e un grande giocatore - ha rivelato l'ex bomber di Real Madrid CF and RCD Mallorca -. INel corso della mia carriera ho avuto l'opportunità di incontrare grandi campioni e lui è sicuramente uno di quelli. Ha una mentalità da vincente, è sempre positivo nei confronti del gruppo e in campo dà sempre il massimo. E' un vero guerriero, potrebbe essere l'arma in più del Bayern".

Dall'alto della sua grande esperienza in UEFA Champions League, Eto'o ha quindi regalato ai compagni dell'Inter una preziosa ricetta in vista della finale: "Dovremo scendere in campo con il giusto atteggiamento mentale, con la voglia di lottare e con grande spirito di sacrificio".