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Il Menù della Giornata: i pronostici di Ruud Gullit per la finale di Champions League

Nel penultimo episodio della serie Il Menù della Giornata Just Eat, Ruud Gullit fa le sue previsioni per la finale di UEFA Champions League.

Ruud Gullit: Il Menù della Giornata, episodio 9

Nel penultimo episodio della serie Il Menù della Giornata Just Eat, Ruud Gullit, due volte vincitore della Coppa dei Campioni con l'AC Milan, racconta i pasti prepartita che lo hanno portato al successo e analizza i duelli chiave della finale di UEFA Champions League di sabato tra Paris Saint-Germain e Inter.

Il Menù della Giornata

Mangiare il giorno della partita, con un affamato Marco van Basten e il piacere del gelato

Gullit mangiava piatti semplici prima di una partita: un'insalata e pasta con olio d'oliva e parmigiano. Alcuni compagni di squadra, invece, si distinguevano per i loro gusti sperimentali e un appetito estremo.

"Quello che mangiava di più era [Marco] van Basten", racconta Gullit, rivelando che il suo compagno di club e di nazionale non aveva fame solo di gol. "Voleva tutto. Noi mangiavamo risotto o pasta, ma lui li voleva entrambi! Metà piatto di pasta e metà di risotto".

Vincitore di UEFA EURO 1988 insieme al prolifico attaccante, Gullit comprende bene l'entusiasmo del suo connazionale per ciò che si mangiava ai tempi, soprattutto per una delle delizie offerte a Milanello.

"Il nostro sponsor era Motta, che fa anche i gelati. Noi avevamo una macchina di gelato fresco a disposizione", ricorda Gullit. "A volte, durante la serata, tornavamo in cucina a prendere un gelato, non potevamo resistere".

Marco van Basten (a sinistra) e Ruud Gullit hanno vinto due Coppe dei Campioni consecutive con il Milan
Marco van Basten (a sinistra) e Ruud Gullit hanno vinto due Coppe dei Campioni consecutive con il MilanGetty Images

L'emozione della finale di Champions League: le battaglie tattiche chiave

"È l'ultima notte, la più importante del calcio europeo", dice Gullit con un sorriso mentre pregusta l'appetitosa finale di Champions League tra Paris e Inter.

"Questa finale mi emoziona. Sono due squadre che hanno stili diversi e segnano tanto", continua l'ex rossonero, 62 anni. "La battaglia tattica più importante sarà a centrocampo.Quello del Paris è fantastico, ha controllato la maggior parte delle due semifinali contro l'Arsenal".

"Nel Paris, il giocatore che gestisce il centrocampo è Vitinha, mentre nell'Inter non ce n'è solo uno. Penso che anche la difesa faccia molto bene e che dal punto di vista offensivo ci sono buoni attaccanti. La maggior parte degli assist arriva da [Denzel] Dumfries, quindi il Paris deve stare attento su quella fascia".

Le ultime Paris - Inter

FoodBallers: Martínez o Dembélé?

Nell'edizione della finale di Champions League di FoodBallers, Gullit mette a confronto Lautaro Martínez (nove gol) con il capocannoniere del Paris, Ousmane Dembélé, rappresentandoli rispettivamente con ananas e lamponi.

Mangiando un delizioso ananas, Gullit mette in evidenza le doti aeree, le finalizzazioni e il tocco di Martínez, ma dà un vantaggio a Dembélé nel dribbling e nella tecnica sgranocchiando alcuni lamponi.

Alla richiesta di scegliere tra i due attaccanti, Gullit opta per l'argentino, vincitore della Coppa del Mondo: "Il più forte è Martínez, un attaccante vero", spiega. "Dembélé ha fatto molto bene, ma voglio vederlo un altro anno".

Lautaro Martínez è il capitano dell'Inter
Lautaro Martínez è il capitano dell'Inter Getty Images

Inter difficile da battere per resilienza ed esperienza

Anche se si aspetta una partita combattuta, Gullit favorisce l'Inter per la finale di Monaco, anche perché spera di riscattare la sconfitta del 2023 contro il Manchester City.

"Penso che l'Inter vincerà la finale perché ha molta più esperienza", dice dei tre volte campioni d'Europa. "Se deve, la squadra sa difendere molto bene e se va in vantaggio di un gol è difficile superarla".

La mentalità per la finale

Vincitore di due Coppe dei Campioni consecutive nel 1988/89 e nel 1989/90, Gullit sa bene come reggere la pressione di una finale. La chiave è mantenere la calma e avere fiducia nella propria preparazione.

"Prima di tutto devi divertirti, devi goderti l'occasione", consiglia, per poi aggiungere: "In secondo luogo, non fare nulla di stupido. Non cercare di metterti in mostra o altro. È un lavoro di squadra, quindi segui il piano e ciò che devi fare per la squadra. Se lo fai e gli avversari sono più forti, pazienza, ma almeno hai fatto quello che dovevi fare".