Champions League Performance Insights: focus sul controllo di palla al Bernabéu
lunedì 10 marzo 2025
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Gli osservatori tecnici UEFA Rafa Benítez e Steve Cooper esaminano alcune sfumature tattiche del derby di Madrid.
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Controllo. È una parola che è ricorsa più volte all'indomani della gara di andata degli ottavi di UEFA Champions League tra Real Madrid e Atlético de Madrid.
Carlo Ancelotti l'ha usata nella sua sintesi della partita e ha detto: "Loro hanno avuto il controllo del gioco in alcuni momenti, noi in altri, ma non hanno creato molte occasioni". Quanto a Diego Simeone, ha osservato: "Abbiamo avuto a lungo il controllo della partita".
Non è un caso che due degli allenatori più esperti della Champions League abbiano usato la stessa parola dopo una gara scarna di occasioni. Come dimostra questo studio dell'unità di analisi UEFA, la partita di martedì scorso è stata caratterizzata da una serie di aggiustamenti tattici che hanno indicato una cosa sola: entrambi i tecnici volevano rimandare tutto all'incontro di ritorno all'Estadio Metropolitano.
La seguente analisi parla dunque di come i due allenatori abbiano "gestito" la partita di andata, a cominciare dall'approccio del Real Madrid in fase di possesso.
Il grafico mostra l'assetto medio del Real Madrid quando aveva la palla e mette in evidenza che, quando attaccava, avanzava con due centrali e due mediani stretti. L'obiettivo era mantenere l'equilibrio dietro la palla e controllare gli spazi in fase di transizione.
Questo punto è ribadito dal video sopra, che mostra un'offensiva del Madrid nel primo tempo: i centrocampisti Aurélien Tchouaméni ed Eduardo Camavinga rimangono dietro, a poca distanza dai quattro difensori. Lo scopo è quello di controllare la zona centrale. Ciò significa che, quando il Madrid attacca, lo fa con un meno giocatori e la manovra può spezzarsi. Il lato positivo è che, se l'Atleti conquista palla, è costretto ad allargarsi. Come ha commentato l'osservatore tecnico UEFA Rafa Benítez: "C'è stato un solo contropiede dell'Atleti nel primo tempo".
Un altro aspetto da considerare è il pressing del Real. La prima clip del video sopra mostra che i centrocampisti non partecipano al pressing avanzato - sempre perché la loro priorità è controllare centralmente. L'Atleti, come si può vedere, è in grado di costruire la manovra dalla difesa in tre contro due: questo gli permette di fare molto possesso, come vedremo più avanti.
Nel secondo tempo, il Madrid adatta il suo pressing: lo si vede nella seconda clip, in cui Brahim Díaz si unisce ai due attaccanti per pressare più in alto.
Per l'osservatore tecnico UEFA Steve Cooper, vale la pena notare che "la squadra che perde palla decide di non inseguirla, mentre l'altra capisce di non dover affrettare l'attacco".
Possesso palla mirato
L'Atleti ha avuto periodi di possesso palla più lunghi di quanto ci si potrebbe aspettare al Santiago Bernabéu. Il grafico sotto mostra che solo in una partita della stagione ha avuto un possesso medio più lungo dei 19 secondi registrati all'andata degli ottavi.
Questo è il prodotto di più fattori, a partire dalla riluttanza del Madrid a pressare alto con tanti uomini. Inoltre, dal punto di vista dell'Atleti, tenere palla e rallentare il ritmo faceva proprio parte del piano gara. Come ha affermato Benítez: "Ha preferito controllare la partita e frenare l'entusiasmo dei tifosi di casa".
Guardiamo il terzo video, con un possesso palla di oltre 90 secondi (la maggior parte dei quali nella metà campo madridista) in cui l'Atleti non mostra grande urgenza. Tuttavia, è interessante notare che i pericolosi attaccanti dei padroni di casa sono occupati nella loro metà campo, in zone da cui è più difficile partire in contropiede in velocità.
Benítez ha dichiarato: "Hanno rallentato i ritmi volontariamente. Simeone indica chiaramente di rallentare il gioco e la sua squadra è a suo agio nel non dare al Real la possibilità di andare in contropiede".
È un punto che ha commentato anche Rodrygo a Movistar Plus: "In diversi momenti loro hanno tenuto di più la palla. Non ci siamo abituati e abbiamo dovuto difendere".
Nel secondo tempo l'Atleti ha cambiato assetto, come mostrano le due mappe sopra e sotto. Nella prima frazione di gioco, in fase di non possesso, utilizzava un chiaro 4-4-2. Nella seconda, invece, è passato al 5-4-1: questo cambiamento è stato facilitato dall'ingresso al 71' del terzo centrale Robin Le Normand.
L'ultimo video serve a dimostrare come questo cambio tattico abbia aiutato gli uomini di Simeone. Inizia mostrando la pericolosità del Real Madrid a inizio partita, quando si affida agli esterni: ne beneficia soprattutto Rodrygo con incursioni alle spalle di Javi Galán. La prima incursione porta al gol ma, come si vede nella prima clip sotto, il brasiliano mette in difficoltà il terzino sinistro degli ospiti anche con una seconda pericolosa incursione.
La seconda clip mostra uno scenario completamente diverso nel secondo tempo. Quando la palla si allarga, la zona è molto coperta e Vinicíus Júnior è da solo contro tre difensori. Anche se il Madrid cambia gioco, l'Atleti ha di nuovo un uomo in più grazie alla difesa a cinque.
Lezioni utili per gli allenamenti
L'osservatore tecnico UEFA Steve Cooper parla di come gli spunti del derby di Madrid possano essere utili a chi allena i giovani.
Allenarsi sull'equilibrio difensivo e le transizioni
"Prima di tutto, la transizione è fatta di decisioni. Il modo più semplice per allenarsi in questo sempre è farlo sempre con attaccanti e difensori schierati. Dopo tutto, quando c'è un uno contro bisogna sempre prendere una decisione. Sono utili le partitelle condizionate, a squadre ridotte e i possessi tattici, direzionali o non direzionali".
"Negli esercizi è necessario imporre vincoli e condizioni che permettano di far apparire le transizioni in un certo modo. Per lavorare sul contropressing, ad esempio, si può imporre la seguente condizione: bisogna riconquistare palla entro le prime tre azioni dell'avversario o entro un certo lasso di tempo".
"Per quanto riguarda il controllo, è sempre facile controllare l'equilibrio quando partecipano tutti. Le squadre più forti lavorano all'unisono".
Allenarsi sul possesso tattico
"L'Atleti ha usato il possesso palla come strumento di controllo. Questo ha avuto effetti sulla partita e anche sullo stadio, visto che i tifosi di casa non si aspettavano che gli avversari facessero così tanto possesso palla. Per quanto riguarda i giovani e i singoli, va detto innanzitutto che tenere la palla per controllare il gioco richiede grandi doti tecniche".
"Per allenarsi è importante organizzare una serie di partitelle che permettano ai giocatori di lavorare su questo aspetto. Il possesso palla direzionale o non direzionale è importante, perché permette di prendere buone decisioni e lavorare sulle posizioni".