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In the Zone: analisi di Manchester City-Inter 1-0

Gli osservatori tecnici UEFA analizzano la vittoria di misura del City contro l'Inter in finale, considerando che la squadra di Pep Guardiola ha dovuto adattarsi perché non riusciva a giocare con la solita fluidità.

Per il Manchester City, il trionfo nella finale di UEFA Champions League a Istanbul è stato frutto non tanto del suo tipico calcio offensivo, quanto di alcune intuizioni di Pep Guardiola.

In questo articolo presentato da Fedex, gli osservatori tecnici UEFA valutano tatticamente la sfida contro l'Inter, facendo luce sul pressing di entrambe le squadre e sui ruoli dei protagonisti: il matchwinner Rodri, il subentrato Phil Foden e il portiere André Onana.

Man City-Inter 1-0: la partita minuto per minuto

Gol

1-0: Rodri (68')

Highlights: Man City - Inter 1-0

Player of the Match: Rodri (Man City)

Giocatore della Stagione di Champions League: Rodri

Moduli

Man City

In tutta la fase a eliminazione diretta, il modulo del City in fase di possesso è stato il 3-2-4-1, con John Stones (5) a uscire dalla linea difensiva per unirsi a Rodri (16) e costruire le manovre.

Sabato, invece, la squadra ha schierato un centrocampo a rombo con Rodri alla base, Stones (5) e Kevin De Bruyne (17) a destra e sinistra e Gündoğan (8) in alto. La situazione è cambiata con l'uscita di De Bruyne per infortunio; a quel punto, il subentrato Foden ha operato dietro Erling Haaland (9) e Gündoğan si è spostato a sinistra.

Per quanto riguarda la difesa, Guardiola ha optato per una linea a tre composta da Akanji (25), Rúben Dias (3) e Nathan Aké (6), con Stones che offriva supporto sulla destra nel ruolo ibrido di terzino/centrocampista. Quando il City si compattava, aveva una difesa composta da quattro difensori centrali naturali: è un esempio dell'approccio più pragmatico voluto da Guardiola in alcune fasi della stagione.

Inter

I tre volte campioni d'Europa hanno schierato il consueto 3-5-2. Come spiegheremo di seguito, però, i difensori centrali di destra e sinistra, rispettivamente Matteo Darmian (36) e Bastoni (95), hanno svolto un lavoro importante per contenere i registi del City.

A guidare il centrocampo c'era il capitano Brozović (77), che tra i nerazzurri ha toccato più palloni (76), tentato più passaggi (56, con una percentuale di successo dell'89,3%) ed effettuato il doppio dei recuperi (10) rispetto ad Hakan Çalhanoglu (20), secondo classificato in questa categoria.

La partita

La difesa a tre dell'Inter in fase di non possesso

In the Zone: la difesa a tre dell'Inter in fase di non possesso

Un tema della finale è stato l'atteggiamento tattico dell'Inter in fase di non possesso (video sopra). La squadra di Simone Inzaghi ha adottato un approccio coraggioso, affidando ai difensori centrali il compito di salire per mettere sotto pressione giocatori come Stones, De Bruyne e Gündoğan.

Nella prima clip vediamo Darmian andare nella metà campo del City per pressare De Bruyne, mentre Bastoni fa altrettanto con Stones sulla sinistra. In questo modo, i centrocampisti dell'Inter sono liberi di concentrarsi altrove, in particolare con Brozović che segue Rodri al centro.

Nella seconda clip, Bastoni entra di nuovo nella metà campo City per chiudere Stones; poi Darmian, prevedendo una potenziale palla per De Bruyne, si avvicina ancora una volta al belga.

Con questo approccio dell'Inter, il City ha avuto difficoltà a creare occasioni. Nell'ultimo quarto di campo, ha completato il 77,8% dei passaggi, valore più basso rispetto alla media stagionale dell'86,4%. Inoltre, i sette tiri in porta – la metà di quelli dell'Inter – rappresentano il totale più basso della stagione: solo in casa contro il Borussia Dortmund e fuori casa contro il Real Madrid la squadra di Guardiola ha avuto un coefficiente gol attesi (xG) più basso dello 0,99 di sabato (xG Inter: 1,68).

Le marcature dell'Inter a centrocampo

In the Zone: le marcature dell'Inter a centrocampo

Come già accennato, visto il lavoro dei difensori centrali, i centrocampisti dell'Inter potevano dedicarsi ad altri compiti, soprattutto limitare Rodri. Anche Guardiola ha poi ammesso: “Non mi aspettavo che Çalhanoglu gli stesse così attaccato".

Nella sequenza video sopra, Brozović è attento a Rodri mentre i giocatori del City restituiscono palla a Ederson, che invece di servire lo spagnolo gioca un pallone più lungo per Stones.

Rodri ha concluso la finale con più passaggi completati di qualsiasi altro giocatore (61 su 66 tentati). Per dare un'idea degli sforzi dell'Inter, è stato il suo terzo numero più basso di passaggi completati in una gara di Champions League giocata per intero. Solo ai quarti di finale contro il Bayern il metronomo del City ne ha effettuati meno. Per la cronaca, solo in quelle due partite i campioni in carica hanno avuto un possesso palla inferiore al 55,4% registrato a Istanbul.

Gli esterni del City guidano il pressing

In the Zone: gli esterni del City guidano il pressing

Nella prima clip video sopra, Brozović si ritrova affiancato da Haaland e De Bruyne mentre l'Inter costruisce dal basso. Bernardo Silva entra nell'area nerazzurra per pressare Bastoni e fa altrettanto nella seconda clip, quando Grealish chiude Darmian dall'altro lato mentre De Bruyne e Haaland chiudono ancora una volta gli spazi intorno a Brozović.

L'impatto di Foden dalla panchina

In the Zone: l'impatto di Foden dalla panchina

“Foden è diverso, è più diretto “, ha commentato l'osservatore UEFA notando la capacità del giocatore di eludere gli avversari negli spazi ristretti, come si vede nel video sopra. Nella prima clip lo vediamo scrutare gli spazi prima di ricevere palla, consapevole della posizione di Federico Dimarco: in questo modo ne anticipa il movimento e gli sfugge con una bella girata, prima di entrare in area e far partire un rasoterra.

Foden completa più cross su azione (due) di qualsiasi altro giocatore del City e partecipa anche all'azione del gol, come si vede nella seconda clip. Lo vediamo andare alla ricerca di uno spazio, raccogliere la palla nell'area dell'Inter e allontanarla da un paio di avversari prima di servire Akanj.

I passaggi di Onana dalle retrovie

In the Zone: i passaggi di Onana dalle retrovie

Nella prima clip sopra, Onana esce dall'area con la palla e taglia fuori sei giocatori del City con un lancio nella metà campo avversaria per Martínez, che serve Lukaku per un tiro in porta. Nella seconda clip, il camerunese effettua un altro ottimo passaggio per Lukaku, che si gira e serve il subentrato Henrikh Mkhitaryan per un altro pericoloso attacco nel finale.

La finale è stata una delle cinque partite della stagione in cui Onana ha completato almeno 30 passaggi. Con 32 passaggi riusciti su 44, sabato sera si è classificato sesto tra i giocatori dell'Inter in questa categoria.

Per inciso, il portiere dell'Inter sa anche usare le mani: in questa stagione, è primo nella categoria 'gol sventati' con 7,84, due davanti a Thibaut Courtois del Real Madrid (5,85).

Le parole di allenatori e giocatori

Rodri: 'È il mio gol più importante'

Pep Guardiola, allenatore Manchester City: "Nel primo tempo abbiamo faticato a trovare un uomo libero a centrocampo. Ho detto a Rodri [nell'intervallo]: 'Rilassati, sei di gran lunga il centrocampista più forte d'Europa. Non avere fretta: guarda dove c'è un compagno libero'.

Simone Inzaghi, allenatore Inter: "Abbiamo giocato alla pari contro una squadra molto forte. Siamo stati bravi in entrambe le fasi. Abbiamo regalato poco – ricordo che c'è stata un'occasione per Foden, ma poche altre nette. Meritavamo almeno di andare ai supplementari".

Rodri, centrocampista del City e Player of the Match: "Alla fine, loro hanno avuto occasioni, noi poche. È stata una partita molto tattica. Non abbiamo giocato bene nel primo tempo, ma nella ripresa ci siamo accesi".

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