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In the Zone: analisi di Benfica - Bayern 0-4

Il commento degli osservatori tecnici UEFA dopo l'eclatante (ma anche sudata) vittoria del Bayern alla terza giornata.

In the Zone: il pressing alto del Benfica

A metà della fase a gironi di UEFA Champions League, il Bayern München conta tre vittorie, 12 gol segnati e nessuno subito: è il suo miglior inizio di sempre.

Gli osservatori tecnici UEFA valutano il 4-0 sul Benfica alla terza giornata, 20esimo risultato utile consecutivo in trasferta per i bavaresi nella competizione. Il Bayern, privo del tecnico Julian Nagelsmann per malattia, devono sudare per battere un Benfica resiliente, ma conclude la partita con quattro gol in 15 minuti.

Gol

Highlights: Benfica - Bayern 0-4

0-1: Leroy Sané (70')
Un magnifico calcio di punizione mancino da circa 23 metri. Pochi giorni prima, la sua punizione contro il Bochum era stata votata gol del mese del Bayern.

0-2: Everton, autogol (80')
Joshua Kimmich serve Serge Gnabry dietro la linea difensiva; il cross basso del subentrato finisce sulla testa di Everton, che insacca nelle nella propria porta.

0-3: Robert Lewandowski (82') La potente incursione di Gnabry sulla destra si conclude con un cross di Sané per Lewandowski, che ha appone il tocco finale e segna il suo 25esimo gol nelle ultime 19 presenze in UEFA Champions League.

0-4: Leroy Sané (84')Un altro gol che arriva grazie a un'azione di Gnabry sulla destra; il giocatore serve Josip Stanišić, che appoggia indietro per Sané e gli permette di siglare la sua prima doppietta con la maglia del Bayern.

Migliore in campo

Votato Player of the Match, Kingsley Coman è definito "lo sbocco perfetto" sulla fascia sinistra da Roberto Martínez. Con disciplina, l'ex juventino supera più volte gli avversari e ispira due gol che vengono poi annullati. Vale la pena rivedere il gioco di gambe che gli permette di saltare Diogo Gonçalves prima della rete annullata a Thomas Müller.

Coman sulla 'grande partita' del Bayern

La partita

Il Benfica gioca una gara audace per contrastare al meglio il dominio del Bayern. Il suo coraggio è evidente fin dal primo minuto, quando uno dei tre difensori centrali entra nella metà campo del Bayern cercando di interrompere la manovra di costruzione degli ospiti (ne riparleremo nel prossimo paragrafo).

Ma c'è anche molto ingegno, in particolare con i centrocampisti centrali Julian Weigl e João Mário che organizzano le offensive dei padroni di casa. La qualità tecnica e il controllo di palla di quest'ultimo sono fondamentali per prendere tempo in una serata in cui il Benfica registra un possesso palla del 39%. I tre attaccanti lavorano duramente sul pressing alto iniziale e hanno anche occasioni in contropiede, in particolare quando Roman Yaremchuk supera Dayot Upamecano e fa partire un tiro che attraversa lo specchio della porta (35 secondi prima del calcio di punizione che porta al gol del Bayern).

L'approccio del Bayern è coerente in tutto, a partire dalle manovre di costruzione del portiere Manuel Neuer per cercare di eludere il pressing del Benfica. Non funziona sempre, ma la fiducia e la convinzione dei giocatori non vengono meno. In effetti, la squadra cerca di segnare ogni volta che ha la palla, con attacchi rapidi e dinamici caratterizzati dall'ampiezza di Coman e Benjamin Pavard e ottime interazioni tra i più centrali Lewandowski, Müller, Sané e Marcel Sabitzer. La svolta arriva dopo più di un'ora con l'introduzione di Gnabry, un'ala al posto di un terzino.

Moduli
Il modulo iniziale del Benfica è un 3-4-3. I tre attaccanti sono sempre pronti a scambiarsi di posizione e fare pressing. Darwin Nuñez ha le migliori occasioni in contropiede, mentre Rafael Silva arretra a centrocampo per svolgere compiti più difensivi.

In fase di non possesso, l'undici di Jorge Jesus passa a un 5-4-1, con Nuñez arretrato e Yaremchuk unica punta. Con i laterali difensivi che si affiancano ai centrocampisti per formare una linea a cinque, il Benfica è difficile da superare, perché rimane molto compatto e si difende con un'intensità impressionante. Nel frattempo, il portiere Odisseas Vlachodimos (99) gioca un'ottima gara ed effettua quattro parate.

Quando pressa alto, uno dei tre difensori centrali entra occasionalmente nella metà campo avversaria per marcare uno degli attaccanti del Bayern, creando un 4-3-3 . Questo richiede sia coraggio che aggressività e – almeno fino al secondo gol – riesce bene, soprattutto con Jan Vertonghen (5).

Il 4-3-3 del Benfica quando pressa alto
Il 4-3-3 del Benfica quando pressa alto

Il Bayern schiera un tipico 4-2-3-1 in fase di non possesso, mostrando un'ottima sincronizzazione tra i giocatori e distanze tra le linee rispettate alla perfezione. Tutta la squadra difende alto, reagendo rapidamente e pressando subito gli avversari.

In fase di possesso, lo schema diventa un 3-4-3, con Thomas Muiller (25) che si inserisce dietro Lewandowski (9), Pavard (5) che avanza sulla destra e Coman (11 ) a spingere a sinistra. Le risorse offensive del Bayern sono tali da poter sostituire Pavard con Gnabry dopo 65 minuti, con un impatto significativo sul risultato finale.

Il 3-4-3 del Bayern in fase di possesso
Il 3-4-3 del Bayern in fase di possesso

Il giudizio degli allenatori

Jorge Jesus, allenatore Benfica: "Il Bayern è una squadra molto potente. Per 70 minuti non sembrava che potessimo perdere 4-0. Ci ha messo sotto pressione. Fino al loro primo gol è stata una partita aperta. Abbiamo fatto di tutto, ma alla fine abbiamo perso".

Dino Toppmöller, viceallenatore Bayern: "È stata una grande prestazione di tutta la squadra, nessuno escluso. Abbiamo iniziato bene nel primo tempo e abbiamo avuto alcune occasioni. Ma dobbiamo anche riconoscere che abbiamo affrontato il Benfica, che non scende in campo solo per fare presenza. Nella ripresa siamo migliorati strutturalmente e il secondo gol ha spalancato le porte. Tutto sommato è stata una vittoria meritata".

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