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In the Zone: analisi di Sporting CP - Ajax 1-5

La nostra nuova serie di approfondimenti tattici prosegue con l'analisi degli Osservatori Tecnici UEFA sulla travolgente vittoria dell'Ajax a Lisbona alla prima giornata.

In the Zone: analisi Ajax

Il team degli osservatori tecnici UEFA ripercorre la straordinaria vittoria dell'Ajax per 5-1 contro lo Sporting CP nel Gruppo C – uno dei risultati più eclatanti della prima giornata della fase a gironi di UEFA Champions League.

La squadra di Erik ten Hag è andata sul 2-0 dopo appena nove minuti e ha chiuso con cinque gol realizzati per la terza volta in cinque partite. Un risultato inaspettato dato che la squadra portoghese – famosa per il modo di giocare a ritmi alti e per la tenuta atletica – aveva subito un gol o meno nelle ultime sei partite di questa stagione, dopo che nella passata stagione aveva vinto il titolo per la prima volta dopo 19 anni.

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I gol

Highlights: Sporting CP - Ajax 1-5

0-1: Sébastien Haller (2')
Antony raccoglie la palla sulla destra sfruttando la disorganizzazione in difesa dello Sporting e si accentra nella zona di Gonçalo Inácio. Arrivato al limite dell'area, lascia partire un tiro che viene deviato da un difensore sul palo. Sulla ribattuta si fionda Haller di testa che da posizione ravvicinata la mette in porta.

0-2: Sébastien Haller (9')
Lo Sporting non riesce a contrastare la rapidità di Antony, come si evince poco dopo nell'azione del raddoppio. Il brasiliano brucia con uno scatto il terzino Rúben Vinagre dopo un rilancio lungo del portiere Remko Pasveer, e mette al centro un traversone basso quasi dalla linea di fondo che deve solo essere spinto in porta da Haller.

1-2: Paulinho (33')
Lo Sporting va alla ricerca del gol e accorcia le distanze verso la mezz'ora con un bel taglio di Paulinho. Matheus Nunes passa la palla nello spazio per l'accorrente Paulinho, che da posizione defilata lascia partire un sinistro che trova la traiettoria giusta.

1-3: Steven Berghuis (39')
Ancora una volta Antony ci mette lo zampino attirando Rúben Vinagre e regalando la superiorità numerica alla propria squadra. Il brasiliano la passa con astuzia al limite dell'area a Ryan Gravenberch che guarda aprirsi un varco per l'inserimento di Berghuis. Il centrocampista con un tocco ruba il tempo a Luís Neto e Ricardo Esgaio, presentandosi a tu per tu col portiere prima di trafiggerlo di sinistro sul suo palo.

La reazione a caldo dell'eroe della serata, Haller

1-4: Sébastien Haller (51')
L'Ajax guadagna il possesso sulla destra innescando ancora una volta Antony che dalla corsia esterna lascia partire un preciso esterno sinistro basso che scavalca la difesa e trova ancora una volta Haller che di prima anticipa Antonio Adán depositandola in rete.

1-5: Sébastien Haller (63')
Dalla destra Berghuis passa il pallone a Noussair Mazraoui che si accentra qualche metro prima di fare partire un potente e preciso rasoterra che buca la difesa dello Sporting trovando Haller da solo all'altezza del dischetto. L'eroe della serata ha il tempo di stoppare il pallone di esterno destro e colpirlo di sinistro per il 5-1 definitivo.

Migliore in campo

Sébastien Haller (Ajax)
Lo Sporting si è schierato con una difesa a tre che però non è riuscito a limitare l'attaccante. La sostituzione forzata di Gonçalo Inácio al 21' non ha aiutato - anche se a quel punto i portoghesi erano già sotto di due gol - e sono stati costantemente portati fuori posizione dalle sortite offensive dell'Ajax nelle corsie esterne.

Haller ha giocato sulla linea dell'ultimo difensore per tutta la partita e tre dei suoi quattro gol sono stati il risultato del suo posizionamento così avanzato. I primi due gol sono invece il frutto della sua determinazione nel cercare lo sfondamento centrale e della sua freddezza quando si trova in zone calde del campo.

La nomina di Player of the Match di UEFA Champions League – deciso dall'osservatore tecnico Mixu Paatelainen – non deve stupire dato che Haller è diventato il primo calciatore a segnare quattro gol al suo esordio in Champions League da quando ci riuscì un certo Marco van Basten nel 1992.

Analisi tattica

Ci sono stati senza dubbio due fattori chiave nel clamoroso successo dell'Ajax: il centrocampo rinforzato e il pressing alto.

L'Ajax non ha mai abbandonato il suo classico 4-3-3
L'Ajax non ha mai abbandonato il suo classico 4-3-3

Gli ospiti si sono schierati con un 4-3-3 che gli ha permesso di avere la superiorità numerica a centrocampo. Edson Álvarez è stato l'ago della bilancia collegando i reparti e garantendo equilibrio con Berghuis e Gravenberch più dediti alla fase offensiva.

Lo Sporting ha faticato a fare ripartire l'azione dalle retrovie per via del pressing asfissiante dei cinque dell'Ajax costantemente nella metà campo dei padroni di casa. Quando è riuscito a eludere il pressing degli avversari, i tagli di Paulinho e la sua capacità di muoversi tra le linee hanno messo in difficoltà l'Ajax.

La difesa semi-alta dello Sporting è stata spesso bucata dalla velocità e dalla tecnica dei giocatori offensivi dell'Ajax. Antony, autore di tre assist, e Dušan Tadić sono stati abili a inserirsi dalle corsie esterne o tagliare verso il centro sfruttando così anche le sovrapposizioni dei terzini. Tutto ciò ha permesso di aprire gli spazi al centro permettendo agli ospiti di sfruttare la superiorità numerica per i tagli degli incursori in area.

Schieramenti tattici

L'Ajax è partito col 4-3-3 e ha segnato due gol nei primi nove minuti riuscendo così a non snaturare la propria impostazione tattica. Dei tre di centrocampo, Álvarez ha ricoperto un ruolo più arretrato permettendo a Berghuis e Gravenberch di staccarsi per creare una catena di pressing a cinque con i tre dell'attacco.

Paulinho ogni tanto è retrocesso a centrocampo per limitare Álvarez ma non è riuscito a ridurre il suo impatto. Daniel Bragança invece l'ha seguito con maggiore continuità, ma essendo entrato al 77', ormai il risultato era compromesso.

Lo Sporting sperava di creare pericoli con gli esterni
Lo Sporting sperava di creare pericoli con gli esterni

Lo Sporting invece ha scelto un 3-4-3, con gli esterni incaricati di aiutare la fase offensiva, e con i due mediani centrali, João Palhinha e Matheus Nunes, pronti ad avanzare in fase di possesso e restare invece a fare da filtro a centrocampo in fase di non possesso.

Tuttavia, la superiorità numerica al centro e il pressing continuo dell'Ajax hanno permesso agli ospiti di fare arretrare la squadra di casa che, con Rúben Vinagre e Pedro Porro, spesso si è ritrovata a difendere in cinque. L'allenatore Rúben Amorim ha insistito con questa formazione per tutta la partita.

Le parole degli allenatori

Rúben Amorim, allenatore Sporting: "Dopo aver subito gol nei primissimi minuti abbiamo dovuto inseguire il risultato consentendogli di fare il loro gioco. Siamo inesperti. Abbiamo cercato di ribaltare la situazione, abbiamo concesso il terzo e ce ne hanno annullato uno per fuorigioco che avrebbe potuto cambiare la partita. Poi abbiamo concesso il quarto e non sapevamo come gestire la situazione. I giocatori sono molto coraggiosi - avevo detto loro di giocare un 5-4-1 più stretto e non hanno voluto farlo".

Erik ten Hag, allenatore Ajax: "Quando si vince 5-1 è importante fare anche qualche critica. Ma siamo sinceri: abbiamo giocato un calcio fantastico, soprattutto in fase di possesso e sulla destra. Lo Sporting era alle corde. È stata una gioia per gli occhi. È stata una meravigliosa prestazione di squadra. Avevamo preparato bene la gara e i giocatori si sono attenuti al piano, sia durante la preparazione che nei momenti in cui la partita era in bilico".

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