UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Ajax - Atalanta 0-1: la Dea vola agli ottavi

L’Atalanta sbanca la Johan Cruijff ArenA grazie al gol nel finale di Luis Muriel e si qualifica per gli ottavi di finale della UEFA Champions League.

Luis Muriel ha segnato il gol vittoria sul campo dell'Ajax
Luis Muriel ha segnato il gol vittoria sul campo dell'Ajax Getty Images

Serviva un punto, ne sono arrivati tre: l’Atalanta vince la terza trasferta del girone in UEFA Champions League 2020/21 e si qualifica con merito agli ottavi di finale.

L’Ajax inizia in maniera molto aggressiva e nei primi 15 minuti l’Atalanta perde molti palloni all’interno della propria metà campo, rimanendo così costantemente sotto la pressione dei Lancieri. Il 18enne Brian Brobbey è robusto e viene cercato con costanza dai compagni, lui si fa trovare e smista bene, dando ai suoi una certa sensazione di pericolosità.

I bergamaschi faticano a recuperare il pallone, e quando lo fanno si distendono senza grande fluidità. L’eccezione che poteva essere decisiva arriva al minuto 19, quando Marten de Roon conclude una bella combinazione senza trovare la porta dal limite. Per uno che ha giocato 11 anni a Rotterdam tra Feyenoord e Sparta, chissà quanto sarebbe stato bella centrarla.

Il pericolo corso toglie un po’ di slancio ai padroni di casa. D’altronde la posta in palio è enorme, un gol potrebbe indirizzare la partita da una parte o dall’altra e quindi meglio non farsi trovare sbilanciati. Un atteggiamento che l’Atalanta condivide: le sovrapposizioni degli esterni non ci sono, il pressing alto nemmeno, meglio non liberare uomini che servono a disturbare il palleggio olandese, educato come da tradizione.

Lo si vede allo scadere della prima frazione, che per fortuna si chiude così: il brasiliano Antony riceve, sguscia via a destra e mette dentro un pallone pericoloso, che Brobbey incorna tra le mani del rientrante Pierluigi Gollini.

Il secondo tempo inizia con Quincy Promes, un po’ a sorpresa in panchina all’inizio, al posto proprio di Brobbey, che poco prima dell’intervallo si era scontrato duramente con un compagno. L’olandese si mette a sinistra, con Dušan Tadić che scala al centro. A parte questo, sembra l’inizio del primo: Ajax più fluido ma non veramente pericoloso, Atalanta contratta e con Zapata in difficoltà a farla salire.

A dover segnare sono i Lancieri, Erik ten Hag lo sa e a 25 minuti dal termine ha in campo cinque attaccanti nominali, tra cui la vecchia volpe Klaas-Jan Huntelaar, con Promes che scala terzino. Per poco però il gol non glielo confeziona Berat Djimsiti, con un retropassaggio da brividi sul quale la Dea si salva a malapena.

La pressione aumenta e al 75esimo Davy Klaassen, liberato da una grande combinazione dei suoi e tutto solo in area, vede il suo sinistro ribattuto da un miracolo di Gollini. Quattro più tardi l’Ajax rimane in dieci uomini: Ryan Gravenberc allarga il braccio sul Papu, si becca il secondo giallo e finisce negli spogliatoi. Tensione, sofferenza, un uomo in più in campo e un punto in più in classifica: rimangono comunque i 10 minuti più lunghi di sempre per i ragazzi di Gian Piero Gasperini.

E due tocchi magici di Muriel esattamente a metà: uno per saltare il portiere e uno per infilare il pallone, servitogli sul filo del fuorigioco, nella porta sguarnita. I Lancieri dovevano rischiare e lo hanno fatto, hanno perso un pallone doloroso e i nerazzurri li hanno puniti nell’unica, vera occasione della partita.

È un’Atalanta che ha saputo soffrire quella che per la seconda stagione consecutiva centra gli ottavi di finale di UEFA Champions League. Con tre successi in trasferta, laddove la qualificazione è stata davvero costruita.