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ESCLUSIVO: De Ligt sul Lione e le ambizioni della Juve in Champions League

A pochi giorni dalla sfida contro il Lione abbiamo incontrato il difensore olandese della Juventus.

 

Mercoledì la Juventus sarà di scena sul campo del Lione per l'andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League. La sfida in terra francese sarà anche la prima nella fase ad eliminazione diretta del torneo per Matthijs de Ligt con la maglia bianconera.

Abbiamo incontrato il 20enne difensore olandese, che ci ha dato la sua opinione sui prossimi avversari in Europa e si è soffermato sull'importanza della tecnica per un difensore nel calcio moderno. Senza dimenticare di fare il punto sulle chance della Vecchia Signora di conquistare il trofeo più ambito...

UEFA.com: partiamo dalla sfida degli ottavi di finale contro il Lione. Quanto conosci i tuoi prossimi avversari?

Matthijs de Ligt: Abbastanza. Ci giocano due miei compagni di nazionale, Memphis Depay e Kenny Tete. Ho giocato contro di loro anche quando ero all’Ajax, quindi conosco lo stadio e il club. Credo che sia una squadra molto forte, con tanti giovani. In questo senso è simile all’Ajax, perché può contare su molti giovani che vogliono crescere. È una buona squadra e dobbiamo essere pronti.

UEFA.com: hai parlato di Memphis Depay. Lui non ci sarà per un infortunio, ma ti sarebbe piaciuto affrontarlo?

Matthijs de Ligt: Certo, conosco benissimo Memphis perché ci alleniamo insieme in nazionale. Conosco le sue qualità, è un giocatore fantastico. È un attaccante molto difficile da affrontare. Per lui è l’infortunio è pesante perché i prossimi mesi saranno importanti, ma il Lione è forte anche senza di lui, quindi dobbiamo farci trovare pronti.

UEFA.com: come ti stai ambientando in Italia? Perché è sempre più importante per un difensore avere buone doti tecniche?

Matthijs de Ligt: Negli ultimi anni la tecnica è diventata sempre più importante. Credo che sia nato tutto dal Barcellona e dal suo “tiki-taka”, con manovre che partivano da dietro, e per partire da dietro bisogna essere bravi con la palla. Per questo la tecnica è importante. Ambientarsi è difficile perché spesso ti trovi uno contro uno con l’attaccante. In Italia si gioca anche con più uomini contro un attaccante, ed è molto diverso, ma questo mi ha permesso di diventare il difensore che sono oggi. Non ho paura di andare uno contro uno ed è una cosa che ho imparato all’Ajax.

UEFA.com: se non ricordo male, nelle giovanili dell’Ajax hai ricoperto diversi ruoli. Questo ti ha aiutato a migliorare tecnicamente?

Matthijs de Ligt: Fino ai 15 anni giocavo trequartista. Ho giocato molto a centrocampo, ho segnato qualche gol e fatto qualche assist, ma poi mi hanno detto che per la mia carriera sarebbe stato meglio giocare difensore centrale. All’inizio pensavo: “Non mi piace giocare in difesa”, ma ora inizio a capire che giocare da centrocampista mi ha aiutato. Sono contento di questa crescita.

UEFA.com: abbiamo parlato dell’Ajax e di manovre che partono dalle retrovie, ma quanto è importante la tecnica ora che sei alla Juventus?

Matthijs de Ligt: E' importantissima. La Juventus è la squadra più forte d’Italia, vuole attaccare e vincere. Con questo allenatore è importante partire dalle retrovie, avanzare con coraggio e far vedere che hai voglia di giocare la palla. Per riuscirci devi avere una buona tecnica, che è sempre importante.

UEFA.com: hai ricordi particolari legati alla UEFA Champions League? Penso al gol contro la Juventus o a quello contro il Tottenham in semifinale...

Matthijs de Ligt: Sì, sono i due gol più importanti che ho segnato finora. Il bello è che se ti alleni molto i risultati arrivano e magari puoi segnare in semifinale o in finale.

UEFA.com: l’anno scorso sei arrivato a un passo dalla finale di Champions League con l’Ajax. Ora giochi in un club che ha ambizioni molto grandi. Quali sono le tue sensazioni? Potrebbe essere l’anno giusto per la Champions League?

Matthijs de Ligt: E' importante crederci. Penso che ogni squadra sogni di vincerla perché sono tutte molto forti, ma non si può mai dire chi la spunterà. Noi ci impegniamo al massimo, sappiamo di essere forti, abbiamo le qualità e dobbiamo dimostrarlo in partite come questa. È la parte più importante, ma bisogna anche avere fortuna per andare avanti, quindi non so dirti se riusciremo a vincerla. Naturalmente le qualità ci sono, staremo a vedere.