Il Leverkusen continua ad apprendere
giovedì 26 febbraio 2015
Intro articolo
La vittoria per 1-0 del Bayer 04 Leverkusen è molto più di un primo passo verso i quarti di finale: avendo imparato dagli errori del passato, è un'indiscutibile prova di forza e maturità a livello europeo.
Contenuti top media
Corpo articolo
E' stata una tipica partenza esplosiva quella del Bayer 04 Leverkusen nell'ottavo di finale di andata contro il Club Atlético de Madrid. Pressing intenso, ribaltamenti di fronte fulminei e inesauribile energia.
Una filosofia di gioco, adottata da Roger Schmidt a partire dal suo arrivo sulla panchina in estate, che ha dato i suoi frutti. La recente discontinuità dei Werkself in campionato, non contraddice in nessun modo la loro forza e il loro carattere mostrato in UEFA Champions League, in particolare la spregiudicatezza e il coraggio con cui si sono imposti contro i vice campioni d'Europa.
Troppo poche le occasioni degli spagnoli rispetto a quelle prodotte dagli uomini di Schmidt, veri dominatori della gara con un possesso palla del 60%.
Eppure, a un certo punto, una sensazione familiare ha iniziato a pervadere i tifosi di casa. Per ben due volte nella fase a gironi, infatti, erano stati affondati dall'AS Monaco FC lasciando per strada sei punti. La crescita dei Atlético verso l'intervallo, accresceva a sua volta il timore nei cuori dei tifosi del Leverkusen. Fortunatamente, un eccellente Bernd Leno ha salvato in più circostanze il risultato.
A fine primo tempo non sono mancate alcune considerazioni: il Leverkusen è stata la squadra migliore ma il portiere tedesco probabilmente il migliore tra i suoi. Qualcosa di non promettente, insomma. E il fatto che l'Atlético avesse segnato dieci dei suoi 14 gol complessivi nei secondi tempi, un'ulteriore motivo di preoccupazione.
Ma il Leverkusen ha imparato la lezione. Ha imparato da quelle sconfitte nella fase a gironi contro il Monaco, ha imparato la dura legge della UEFA Champions League: se non segni verrai inevitabilmente punito.
Questa volta i Werkself hanno sfruttato le proprie chance. Il prezioso contributo di Josip Drmic, la generosità di Karim Bellarabi combinate alla classe cristallina del giovane Hakan Çalhanoğlu, hanno regalato gol e successo al Leverkusen.
Non è bastato l'inserimento di Fernando Torres a mettere in crisi il Leverkusen, che ha continuato a difendersi con intelligenza e disciplina. Infine, l'espulsione di Tiago ha facilitato il compito dei tedeschi nel quarto d'ora finale.
Il Bayer può, forse, rimpiangere di non aver segnato la seconda rete ma fondamentale è stato non incassare gol in casa. La missione può dirsi completata, anche se tra tre settimane in Spagna sarà tutt'altro che una sfida semplice.