Fàbregas scopre una nuova libertà
mercoledì 21 dicembre 2011
Intro articolo
Nonostante la maglia numero 4 che fu di Josep Guardiola, Cesc Fàbregas sta sbocciando come "falso centravanti" dopo essere tornato al Barça.
Contenuti top media
Corpo articolo
Fin da ragazzo, Cesc Fàbregas aveva le idee chiare: "Il mio unico sogno era giocare nel Barcellona", ha dichiarato. Ora, la maglia blaugrana numero 4 è sua, come gli aveva predetto Josep Guardiola.
Tornando in Catalogna, Fàbregas ha chiuso il cerchio, ma chi pensava che sarebbe rimasto in panchina ad aspettare il turno si è sbagliato di grosso. Così come ha sbagliato chi pensava che fosse stato acquistato per dare nuova vita al ruolo di Guardiola, quello di "regista" davanti alla difesa spesso associato alla maglia numero 4. Il centrocampista ha invece la doppia funzione di interditore e alimentatore, mettendo in corto circuito il gioco avversario e dando inizio a quello della sua squadra.
Da tre anni, l'FC Barcelona gioca più o meno allo stesso modo, evolvendosi poco a poco. Lionel Messi è passato da seconda punta di destra a falso centravanti, mentre Sergio Busquets ha imparato ad arretrare per far avanzare Daniel Alves ed Éric Abidal quando l'altra squadra si chiude. Chiedendo ai giocatori di reinventarsi, Guardiola è stato capace di mantenerne la concentrazione e dare sempre nuovi stimoli.
Questo è il motivo del suo 3-1-3-3 sperimentale, utilizzato dal Barça dei sogni di Johan Cruyff, Louis van Gaal e, occasionalmente, Frank Rijkaard. La sua scelta spiega il nuovo ruolo di Fàbregas, che si è ispirato ai giorni della Cantera. A quei tempi, il suo allenatore era Tito Vilanova, attuale assistente di Guardiola.
"Tito lo conosceva fin dai primi anni e mi ha detto che giocava da numero 4 ma che si spingeva spesso in avanti", ha rivelato Guardiola dopo l'amichevole vinta 5-0 contro l'SSC Napoli ad agosto. Nell'occasione il tecnico ha scelto di tenere Messi in panchina e sperimentare Fàbregas come falso centravanti, affiancandolo a David Villa e Kiko Femenía. Lo spagnolo ha subito ripagato la fiducia, insaccando un cross di Adriano dopo una perfetta incursione. Se questa era la Squadra dei Sogni 2.0, Fàbregas aveva più punti in comune con José Mari Bakero che con lo stesso Guardiola.
Benché alcuni definiscano il suo ruolo "anarchico", la sua intesa con Messi rappresenta un nuovo avanzamento tecnico: il falso centravanti al quadrato. Mentre Guardiola ha un'arma in più, la libertà di movimento di Fabregas crea un potenziale squilibrio difensivo. Ma, avendo il Barça nel DNA, un giocatore dal talento cristallino come lui potrebbe abituarsi ben presto al nuovo ruolo.
L'articolo completo è disponibile sul nuovo numero di Champions, la rivista ufficiale della UEFA Champions League ora in edicola.