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Settebello Atalanta, il Napoli frena

La SPAL blocca il Napoli sull'1-1 mentre l'Atalanta dilaga 7-1 contro l'Udinese. Sabato solo pareggi per Inter e Juventus.

Settebello Atalanta, il Napoli frena
Settebello Atalanta, il Napoli frena ©Getty Images

DOMENICA 27 OTTOBRE

Spal-Napoli 1-1 (Milik 9'; Kurtić 16')

Il Napoli non riesce ad approfittare dei pareggi di Juventus e Inter negli anticipi, facendosi fermare 1-1 allo Stadio Paolo Mazza di Ferrara dalla Spal. Botta e risposta in sette minuti: vantaggio della squadra di Carlo Ancelotti al 9' con Arkadiusz Milik, pareggio di Jasmin Kurtić al 16'. 

Carlo Ancelotti limita i cambi dopo la vittoria in UEFA Champions League a Salisburgo: torna titolare Milik, ma viene confermato Dries Mertens, a centrocampo c'è Eljif Elmas a destra con Allan e Piotr Zielinski in mezzo e Lorenzo Insigne a sinistra. 

Il risultato si sblocca dopo 9': percussione palla al piede di Allan, che scarica per Milik. Conclusione con il sinistro del polacco e nulla da fare per Etrit Berisha. Al 16' il pareggio dei padroni di casa: Gabriel Strefezza fugge sulla fascia destra e mette un pallone basso per lo sloveno Kurtić, che non lascia scampo a David Ospina. Al 38', calcio di rigore per il Napoli per fallo di mano di Francesco Vicari: l'arbitro La Penna, però, va a rivedere l'episodio al monitor e cambia decisione.

Nella ripresa, assedio della squadra di Ancelotti, che però al 7' rischia di andare sotto: ci vuole un grande intervento di Ospina per negare il gol a Vicari. Fabián Ruiz diventa il protagonista dell'assalto degli azzurri ai tre punti, ma lo spagnolo viene fermato dal palo. Milik, invece, per due volte sbatte sul muro eretto da Berisha. Al Mazza finisce 1-1: Napoli quarto a -3 dall'Atalanta.

  Atalanta-Udinese 7-1 (Iličić 21', 43', Muriel 35' (rig.), 47', 75' (rig.); Pašalić 52', Traore 83'; Okaka 7') Dopo la rimonta subita otto giorni fa all'Olimpico contro la Lazio e la sconfitta in UEFA Champions League sul campo del Manchester City, l'Atalanta si riscatta travolgendo 7-1 l'Udinese. Un successo, quello della squadra di Gian Piero Gasperini, ipotecato già dopo un primo tempo chiuso sul 3-1 grazie alla doppietta di Josip Iličić e al rigore di Luis Muriel. Altri due gol per il colombiano nella ripresa, a cui si aggiungono i sigilli di Mario Pašalić e il primo gol in Serie A di Amad Traoré, classe 2002. Tre punti che proiettano l'Atalanta a quota 20, a -2 dall'Inter e a -3 dalla capolista Juventus.   Erano stati però i friulani a passare in vantaggio grazie alla rete dopo 12 minuti di Stefano Okaka, arrivata dopo un errore della difesa bergamasca. Puntuale e rabbiosa, la reazione dei bergamaschi, capaci di trovare il pari grazie al talento sloveno, servito dall'assist di Marten De Roon. Gol, quello dell'1-1, inizialmente annullato ma poi convalidato dopo un check con il VAR.    Al 32' la svolta della partita: Nicholas Opoku, già ammonito, commette fallo su Iličić in area. Secondo giallo e calcio di rigore per i nerazzurri, trasformato da Muriel. Prima dell'intervallo, dopo un calcio di rigore prima assegnato all'Atalanta e poi revocato dall'arbitro Maresca dopo un altro consulto al VAR, arriva anche il tris firmato ancora da Iličić.  Juan Agustín Musso salva su Timothy Castagne ma non può nulla sul tentativo dell'ex giocatore della Fiorentina.    Nella ripresa, l'Atalanta - con l'uomo in più - arrotonda il risultato già al 47', ancora con Muriel: cross arretrato di Alejandro Darío Gómez e conclusione vincente del colombiano. Cinque minuti dopo c'è gloria anche per Mario Pašalić, bravo a mettere il pallone alle spalle di Musso dopo l'assist di Gómez. Nel finale, c'è tempo per il terzo gol personale di Muriel, ancora su rigore, ma soprattutto per la prima gioia del 17enne Traoré, talento ivoriano della Primavera. 

SABATO 26 OTTOBRE

Lecce-Juventus 1-1 (Mancosu 56' su rig.; Dybala 50' su rig.)
Dopo cinque vittorie di fila, la Juventus deve accontentarsi di un pareggio che la lascia  comunque al comando della classifica. Questa volta, ai campioni d'Italia, non basta Paulo Dybala: la Joya firma il vantaggio al Via del Mare su rigore, ma sempre dal dischetto il Lecce arpiona l'1-1 grazie a Marco Mancosu, il capitano. 

La squadra di Maurizio Sarri, senza Cristiano Ronaldo, ha subito una buona opportunità con Federico Bernardeschi, che però sbaglia il controllo in area. Dopo un quarto d’ora Gonzalo Higuaín sblocca il risultato appoggiando in rete sul tiro-cross di Alex Sandro, dopo il check del VAR il gol è annullato per fuorigioco del “Pipita”.

L’attaccante argentino ha un’altra occasione sull’assist di Dybala, ma non trova lo specchio della porta. Poi sale sugli scudi Gabriel: il portiere brasiliano dei Giallorossi compie infatti un grandissimo intervento su Dybala. Un’altra opportunità, prima dell’intervallo, ce l’avrebbe Danilo, ma l’ex giocatore del Manchester City è troppo altruista e l’opportunità sfuma.

Nella ripresa, dopo cinque minuti, i Bianconeri sbloccano il risultato. Il VAR valuta dentro l’area un intervento falloso di Jacopo Petriccione su Miralem Pjanić: dal dischetto va Dybala, che non sbaglia. Il pareggio della squadra di Fabio Liverani è praticamente immediato, sempre dagli 11 metri. Fa centro il capitano Mancosu, dopo l’intervento di braccio di Matthijs de Ligt.

La Juventus ha due buone occasioni per riportarsi avanti, ma Bernardeschi colpisce il palo dopo aver dribblato anche Gabriel, mentre Leonardo Bonucci, sotto misura, non riesce a inquadrare lo specchio della porta. La sfida finisce in parità, 1-1.


Inter-Parma 2-2 (Candreva 23', Lukaku 51'; Karamoh 26', Gervinho 30')
L'Inter non riesce a battere il Parma e resta al secondo posto alle spalle della Juventus. A San Siro, nel secondo anticipo, i Nerazzurri segnano per primi ma poi sono costretti a inseguire gli avversari: è un gol a inizio secondo tempo di Romelu Lukaku, convalidato grazie al VAR, a griffare il 2-2 finale.

In apertura c’è subito lavoro per Samir Handanović, che si salva sulla conclusione dell’albanese Kastriot Dermaku propiziata da un errore di Lautaro Martínez. L’attaccante argentino si riscatta subito e serve un ottimo pallone a Roberto Gagliardini, che trova la pronta risposta di Luigi Sepe.

Al 23’ iniziano i fuochi d’artificio. Sugli sviluppi di un corner, Antonio Candreva calcia e trova la collaborazione - doppia - delle deviazioni di Dejan Kulusevski e Dermaku, che ingannano il portiere dei Ducali per l’1-0. La squadra di Roberto D’Aversa non ci sta e in meno di cinque minuti ribalta il risultato.

Una disattenzione di Marcelo Brozović libera Karamoh, che calcia e non dà scampo a Sepe: l’attaccante, un ex, non esulta. Quattro minuti dopo il francese veste i panni di uomo assist e innesca Gervinho, l’ivoriano non sbaglia davanti ad Handanović e firma il sorpasso.

A inizio ripresa la formazione di Antonio Conte riesce a pareggiare. Candreva serve Lukaku, che sotto misura insacca: la rete inizialmente è annullata per offside dell’ex giocatore della Lazio, ma il VAR successivamente convalida.

Lautaro e Candreva vanno vicini al gol della vittoria, l’ultimo brivido lo regala il giovane attaccante Sebastiano Esposito che dà l’illusione del gol con un tiro al volo. A San Siro finisce 2-2, l’Inter di Conte resta alle spalle della Juventus.

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