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L'Inter sa solo vincere, Napoli ko

A San Siro, contro la Lazio, i Nerazzurri vincono 1-0 e restano in testa a punteggio pieno: decide D'Ambrosio. L'argentino Castro regala al Cagliari il successo al San Paolo, l'Atalanta passa 2-0 sul campo della Roma.

L'Inter sa solo vincere, Napoli ko
L'Inter sa solo vincere, Napoli ko ©AFP/Getty Images

Inter-Lazio 1-0 (D'Ambrosio 23')
L’Inter fa cinque su cinque. A San Siro, nel turno infrasettimanale, i Nerazzurri battono di misura la Lazio e restano al comando della classifica a punteggio pieno: è un gol di Danilo D'Ambrosio nel primo tempo a regalare i tre punti alla squadra di Antonio Conte. 

A San Siro Samir Handanović deve subito uscire su Felipe Caicedo, preferito a Ciro Immobile, ma al 23’ l’Inter passa in vantaggio: sul cross di Cristiano Biraghi dalla sinistra, D'Ambrosio si inserisce bene, anticipa lo spagnolo Jony e fa centro di testa. 

Il capitano Nerazzurro si salva ancora su Joaquín Correa, due volte, mentre un bolide di Romelu Lukaku - dall’altra parte - si spegne sul fondo. Il portiere dell’Inter è in serata di grazia e con un altro grande intervento dice di no a Bastos.

Nella ripresa Immobile prende il posto di Lukaku, mentre Stefano Sensi rileva Matías Vecino. Thomas Strakosha è due volte miracoloso, prima su Nicolò Barella e poi su Matteo Politano.

Nel finale c’è spazio anche per Alexis Sánchez, ma l’ultima occasione è per Lautaro Martínez, che non la concretizza. Finisce 1-0 per i padroni di casa, Conte inanella un altro successo.


Napoli-Cagliari 0-1 (Castro 87')
Seconda sconfitta in campionato per il Napoli. Al San Paolo, nel turno infrasettimanale, la squadra di Carlo Ancelotti pecca di concretezza e si inchina al Cagliari: è un gol dell’argentino Lucas Castro a tre minuti dalla fine a gelare i tifosi Partenopei, che devono anche incassare l’amarezza dell’espulsione di Kalidou Koulibaly.

Il Napoli va subito vicino al vantaggio con Hirving Lozano, ma Fabio Pisacane riesce a evitare un gol già fatto. Poi segna Lorenzo Insigne, ma il gol è annullato per fuorigioco. Piotr Zieliński non centra la porta con una conclusione dalla distanza, poi Robin Olsen è bravo a “murare” ancora Insigne.

La squadra di Rolando Maran parte bene nella ripresa. Artur Ioniță, di testa, manda alto sul cross dell’ex Marko Rog, mentre Olsen in due tempi dice di no a Kostas Manolas, suo ex compagno nella Roma. Il portiere svedese sembra in serata di grazia e compie una super parata sul colpo di testa di Koulibaly.

Il Napoli aumenta la pressione ed è anche sfortunato, perché Dries Mertens colpisce due pali nel giro di altrettanti minuti. Entra Fernando Llorente, al posto di Lozano, che va vicino al vantaggio due volte, di testa, mentre Koulibaly si divora una grossa chance da distanza ravvicinata.

Così, in ripartenza, il Cagliari fa sua la sfida. Sul cross di Nahitan Nández incornata perfetta di Castro, su cui Alex Meret non può nulla. Per il Napoli piove sul bagnato, perché Koulibaly è espulso per proteste: al San Paolo fanno festa i sardi.



Roma-Atalanta 0-2 (Zapata 71', De Roon 90')
L’Atalanta sbanca l’Olimpico e vola per il momento al terzo posto in classifica. In casa di una Roma finora imbattuta in stagione, la Dea di Gian Piero Gasperini passa 2-0 grazie alle reti realizzate nella ripresa da Duván Zapata e Marten de Roon.

L’ex Leonardo Spinazzola, uno dei migliori, si fa tutto il campo palla al piede, ma la sua conclusione trova l’opposizione dell’olandese De Roon. La squadra di Gasperini risponde con Alejandro “El Papu” Gómez, che trova la risposta di Pau López.

Chris Smalling, all’esordio in Giallorosso, va vicino al gol di testa, poi Pierluigi Gollini nega il vantaggio con un grandissimo intervento a Edin Džeko. Prima dell’intervallo ci prova anche Josip Iličić, ma la conclusione dell’ex giocatore della Fiorentina esce sul fondo.

Nella ripresa Pau López fa buona guardia su De Roon, poi si fa male Spinazzola: al suo posto entra Juan Jesus, Paulo Fonseca decide di passare alla difesa a tre. Al 59’ Nicolò Zaniolo fa tutto bene, mette a sedere José Luis Palomino e supera anche Gollini, ma esita troppo prima di tirare e l’ex Rafael Tolói riesce a sventare la minaccia.

Al 60’ arriva la mossa vincente di Gasperini: fuori Iličić, dentro Zapata. Henrikh Mkhitaryan entra al posto di Zaniolo, ma è l’Atalanta a sfiorare il gol con Palomino, che svetta di testa indisturbato sul cross di Gómez ma non trova lo specchio della porta.

Al 71’, comunque, la Dea trova il gol. Jordan Veretout sbaglia il cambio gioco e innesca la ripartenza dell’Atalanta, Remo Freuler tocca per Zapata che di sinistro fa 1-0. Paulo Fonseca getta nella mischia Nikola Kalinić al posto di Federico Fazio, ma è Gollini a negare all’ex attaccante di Fiorentina e Milan il gol del pareggio.

Così, nel recupero, arriva il raddoppio dell’Atalanta, dopo il palo di Zapata. Pau López esce a vuoto su una punizione e De Roon mette nel sacco di testa. Per l’Atalanta, che vola al terzo posto a 10 punti, è festa grande. I Giallorossi masticano amaro.


MARTEDI' 24 SETTEMBRE

Brescia-Juventus 1-2 (Donnarumma 4’; aut. Chancellor 40’, Pjanić 63’)
La Juventus rimonta il Brescia in trasferta e si porta momentaneamente al comando della Serie A. Al Rigamonti, nell'anticipo del turno infrasettimanale di campionato, i campioni d'Italia vanno sotto dopo quattro minuti, ma si riscattano grazie a un'autorete e al gol di Miralem Pjanić e conquistano la quarta vittoria su cinque partite di campionato.

I padroni di casa di Eugenio Corini, che festeggiano l’esordio stagionale di SuperMario Balotelli, partono con il piede premuto sull’acceleratore. Sono trascorsi appena quattro minuti quando Alfredo Donnarumma, con la complicità di Wojciech Szczęsny, fa esplodere di gioia i tifosi delle Rondinelle realizzando il gol del vantaggio.

Adrien Rabiot calcia alto dopo la combinazione tutta argentina tra Gonzalo Higuaín e Paulo Dybala, Sami Khedira ha un’ottima opportunità per pareggiare ma il suo diagonale sfila a lato da posizione favorevolissima. Maurizio Sarri perde per infortunio il brasiliano Danilo - gli subentra Juan Cuadrado - poi al 40’ i Bianconeri pareggiano.

E’ un’autorete del difensore venezuelano Jhon Chancellor, dopo un’uscita rivedibile di Jesse Joronen, a regalare l’1-1 alla Signora. Nella ripresa il portiere finlandese si riscatta su Higuaín, poi è Chancellor a salvare sulla linea sul tentativo di Rabiot.

Al 63’ la Juventus trova il gol-partita. La barriera del Brescia respinge la punizione di Dybala, sul pallone si avventa Pjanić che con un destro al volo pesca l’angolino e supera di nuovo il portiere avversario.

Corini getta nella mischia Alessandro Matri, un ex, ma è Daniele Dessena ad andare vicinissimo al pareggio. Dybala, il migliore dei campioni d’Italia, va vicino al palo, ma il risultato finale non cambia più: la squadra di Sarri vince e scavalca per il momento l’Inter, il Brescia resta a 6 punti.





 

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