Casillas chiede maggiore considerazione
lunedì 23 marzo 2015
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Parlando ai microfoni di UEFA.com, il numero uno di Real Madrid e Spagna, Iker Casillas, spiega perché i portieri meritano maggiori elogi e perché il grande rivale Gianluigi Buffon resta ancora oggi una fonte di ispirazione.
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Una dei portieri più rappresentativi del secolo, Iker Casillas sa bene cosa significhi vigilare nell'area di rigore. Pluridecorato con le maglie di Real Madrid CF e Spagna, il 33enne è uno dei membri di spicco del sindacato dei portieri – e sa che è un ruolo che merita maggiore rispetto.
Sono pochi i trofei che Casillas non ha vinto da quando nella stagione 1999/2000 è diventato il titolare della porta del Madrid. Nel suo palmares personale ci sono infatti tre UEFA Champions League, cinque vittorie nella Liga spagnola e due trionfi in Copa del Rey, senza dimenticare i campionati europei UEFA del 2008 e 2012 e la Coppa del Mondo FIFA 2010 con la maglia della nazionale spagnola. Il merito di queste vittorie tende sempre a ricadere sui compagni di squadra di movimento, ma non si può non sottolineare l'apporto fondamentale del guardiano della porta.
"Noi non siamo trattati come tutti gli altri giocatori che scendono in campo", ha raccontato a UEFA.com, dopo aver visto il collega tedesco Manuel Neuer perdere la corsa al Pallone d'Oro FIFA all'inizio di quest'anno. "Per un portiere essere considerato tra i migliori tre, quattro o cinque giocatori del mondo, deve disputare una stagione straordinaria e vincere numerosi trofei, mentre per altri giocatori non è sempre così. Sarebbe meraviglioso se ai portieri venissero riconosciuti i giusti meriti per il lavoro che svolgono in campo".
Non che a Casillas siano mancati i riconoscimenti per la sua straordinaria carriera, ovviamente. Soprannomiinato 'San Iker' dai tifosi spagnoli per le sue miracolose parate, è stato a lungo considerato uno dei migliori portieri della sua generazione, grazie a uno stile ispirato dall'ex nazionale spagnolo Luis Arconada.
"Sono molto rapido e i miei riflessi sono veloci. Non sono stato abbastanza fortunato da vedere Arconada giocare ogni giorno, ma ho visto molti suoi video. Ho pochi ricordi vividi di lui. Se non sbaglio ha smesso di giocare quando io avevo appena quattro o cinque anni, ma i miei ricordi provengono dai miei parenti, zie, zii, nonni che amavano davvero il calcio. Posso riconoscermi davvero con Arconada".
Casillas da giovane era rimasto folgorato da Peter Schmeichel, ancora oggi il suo portiere preferito, ma è stato Gianluigi Buffon a convincerlo che avrebbe avuto una carriera straordinaria. Per molti anni la leggenda della Juventus e Italia era considerato il rivale numero uno dello spagnolo nella corsa ufficiosa al titolo di miglior portiere del mondo, ma per Casillas è sempre stato molto di più.
"Il fatto che Gigi Buffon abbia cominciato la sua carriera così giovane, mi ha aiutato parecchio. Se vedi un giovane portiere col suo profilo al Parma, iniziare a giocare per la nazionale italiana perché gli allenatori avevano fiducia in lui, ti cresce la consapevolezza che anche tu puoi fare lo stesso - ha spiegato Casillas -. Le nostre carriere sono state praticamente uguali. Anche io ho iniziato molto giovane a 17 o 18 anni, e entrambi giochiamo ancora. Quando possiamo, abbiamo piacevoli conversazioni. È un'amicizia nata e cresciuta nel corso di tanti anni".