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Casillas pregusta l'incontro con Buffon

Se la Spagna inizia domenica l'operazione difesa del titolo sfidando nel Gruppo C la temibile Italia, Iker Casillas pregusta già l'incontro con Gianluigi Buffon, "un modello per tutti noi portieri".

Casillas pregusta l'incontro con Buffon
Casillas pregusta l'incontro con Buffon ©uefa.com 1998-2012. All rights reserved.

Di certo i campioni in carica della Spagna avrebbero preferito un esordio più tranquillo rispetto a quello contro la sempre temibile Italia. Non però Iker Casillas, che nella gara del Gruppo C di domenica incontrerà nuovamente un avversario da lui molto rispettato: stiamo ovviamente parlando di Gianluigi Buffon.

Sia Casillas che Buffon hanno conosciuto il successo molto giovani: all’età di 23 anni l’italiano è passato dal Parma FC alla Juventus per 52 milioni di € - all’epoca la somma più alta mai pagata per un portiere -, mentre nel 1999/2000 lo spagnolo ha vinto la UEFA Champions League con il Real Madrid CF ad appena 19 anni.

Le ultime stagioni hanno visto un Casillas più vincente, trionfatore a UEFA EURO 2008 e alla Coppa del Mondo FIFA 2010. Quest’anno però le cose sono andate bene anche per Buffon, che dopo aver risolto i suoi problemi fisici ha guidato la Juventus alla conquista dello scudetto.

“Gigi è un modello per tutti noi portieri”, ha dichiarato Casillas. “Ha iniziato a vincere molto giovane e per otto o nove anni è stato di certo uno dei cinque migliori portieri al mondo. Basti ricordare che ha vinto la Coppa del Mondo con l’Italia [nel 2006] e diversi scudetti, la Coppa Italia e la Supercoppa con la Juventus. Gigi è già una leggenda e per me è stato importante crescere accanto a un tale campione”.

Pur se di tre anni più giovane, Casillas ha guidato alla vittoria la Spagna contro l’Italia di Buffon nei quarti di finale di UEFA EURO 2008. Ai rigori, necessari dopo lo 0-0 al termine dei tempi supplementari di una partita tesissima, l’estremo difensore del Real è stato determinante parando le conclusioni di Daniele De Rossi e Antonio Di Natale: una vittoria che si sarebbe rilevata fondamentale per la crescita di tutta la squadra.

“Contro l’Italia partivamo favoriti, venivamo da tre vittorie nel girone mentre loro si erano qualificati all’ultimo secondo”, ha ricordato Casillas, già 131 presenze con la maglia della propria nazionale dopo la gara di domenica contro la Cina. “La partita era comunque terminata sullo 0-0, i rigori potevano premiare chiunque, ma per fortuna abbiamo vinto noi. Se non avessimo vinto quel giorno non saremmo mai diventati la Spagna che oggi conosciamo”.

Le Furie Rosse sono tuttora la squadra da battere e, nonostante gli infortuni a David Villa e Carles Puyol, Casillas è convinto di poter portare a casa i tre punti domenica: “Dobbiamo pensare a noi stessi. Abbiamo comunque giocatori come [Fernando] Llorente a destra e [Andrés] Iniesta a sinistra, o come Xabi Alonso e David Silva. Tutti 23 i convocati sono ottimi giocatori, la squadra è unita ed è cresciuta molto. Certo ci mancheranno pedine importanti come Villa e Carles Puyol, ma sono certo che chi è qui è assolutamente all’altezza e in grado di sostituirli appieno”.

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