Halilović, il futuro del calcio croato
lunedì 8 ottobre 2012
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"Ammiro Leo, ma non sono minimamente paragonabile a lui", aveva dichiarato Alen Halilović nel 2012 dopo essere diventato il più giovane marcatore nella massima divisione croata a 16 anni e 113 giorni.
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Elvir Islamović di UEFA.com ci raccontava l'estro e il genio di Alen Halilović nel 2012; il 17enne è ora diventato un nuovo calciatore dell'FC Barcelona.
Il settore giovanile della GNK Dinamo Zagreb ha lavorato molto bene negli ultimi anni e domenica il calcio croato ne ha avuto la dimostrazione.
Alen Halilović − figlio di Sead Halilović, che militò nella Dinamo dal 1992 al 1995 − è diventato il più giovane marcatore nella storia del campionato croato a 16 anni e 113 giorni, dopo essere entrato in campo nel finale della sfida vinta 4-1 contro l'NK Slaven Koprivnica. Otto giorni prima, il centrocampista aveva già stabilito il record di giocatore più giovane ad esordire nella massima serie in occasione del derby contro l'HNK Hajduk Split.
"Sono felice di giocare con la Dinamo - aveva dichiarato il talento in erba quattro mesi fa dopo aver firmato il primo contratto da professionista con i campioni di Croazia -. E' quello che ho sempre sognato da quando ho inziato con il calcio. Volevo vestire la maglia della Dinamo Zagabria come aveva fatto mio padre".
L'intero settore tecnico del club conviene sul fatto che la Dinamo non abbia mai avuto tra le mani un simile talento. E dopo averlo visto in azione in prima squadra per un totale di 14 minuti, i tifosi sono già sicuri del fatto che stia nascendo un nuovo astro nel firmamento calcistico mondiale.
Sarebbero già molti i club europei che stanno seguendo da vicino Halilović e il Daily Mirror scrive che il giovane regista "è uno dei giocatori di maggiore prospettiva prodotti dal calcio croato dopo l'avvento di Luka Modrić.
"Il Manchester United lo voleva in estate, ma il ragazzo sogna il Real Madrid. Sir Alex Ferguson, tuttavia, vorrebbe costruire su di lui il futuro della squadra e continua a seguirlo da vicino".
Come sempre, quando un giovane talento sale alla ribalta, i paragoni con i campioni del passato e del presente si sprecano e i giornali croati hanno già accostato Halilović a un certo numero 10 dell'FC Barcelona No10. "Non chiamatemi Messi", ha però ribadito il baby-centrocampista, per allontanare da sé le pressioni eccessive.
"Ammiro Leo, ma non sono minimamente paragonabile a lui. Per ora tutto ciò che voglio è dare il massimo e dimostrare al mister [Ante Čačić] che può contare su di me". Parole sagge di un 16enne da non perdere di vista.