Best Player, le opinioni
giovedì 14 agosto 2014
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Dopo l'annuncio dei tre candidati rimasti in lizza per il premio Best Player in Europe 2013/14, UEFA.com si rivolge ai suoi corrispondenti chiedendo il perché i loro rispettivi connazionali dovrebbero vincere il 28 agosto.
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Dopo l'annuncio dei tre candidati rimasti in lizza per il premio Best Player in Europe 2013/14, UEFA.com si rivolge ai suoi corrispondenti chiedendo il perché i loro rispettivi connazionali dovrebbero vincere il 28 agosto.
La sezione di UEFA.com dedicata al Best Player section: profilo finalisti
Phil Röber (redazione tedesca) su Manuel Neuer
Il fatto è che Manuel Neuer non è solo un portiere. Si dice che abbia reinventato il ruolo di 'libero' e infatti le sua qualità fuori dai pali lo rendono un giocatore fondamentale – non solo per impostare il gioco ma anche per prevenire i contropiede avversari.
Fuori dal campo il 28enne portiere dell'FC Bayern München è un gran lavoratore con la testa sulle spalle. La scorsa stagione, durante un'intervista con UEFA.com, Neuer si è seduto con me nonostante non stesse benissimo. Quando gli ho chiesto se si sarebbe allenato comunque dopo l'intervista, ha sorriso spiegando che non è facile fermarlo dall'andare a lavoro. Basta guardare come recentemente ha rischiato l'osso del collo uscendo coraggiosamente per liberare un pallone pericoloso per capire quanto sia pronto a tutto pur di aiutare la sua squadra. Di certo il suo approccio ha aiutato la Germania a vincere i Mondiali FIFA in Brasile.
Berend Scholten (corrispondente dall'Olanda) su Arjen Robben
Una volta lo chiamavano 'l'uomo di vetro' per i continui infortuni, ma Arjen Robben è reduce da quella che forse è la sua migliore stagione in carriera. Dopo aver aiutato l'FC Bayern München a vincere la UEFA Champions League nel maggio del 2013 segnando il gol decisivo, ha continuato a brillare con i bavaresi, ma anche con l'Olanda ai Mondiali esorcizzando i fantasmi del 2010 – quando Iker Casillas gli aveva negato il gol che poteva regolare il primo titolo iridato all'Olanda.
Quando ho intervistato Robben durante i Mondiali in Brasile la sua grande determinazione era evidente; era in gran forma e voleva sollevare la coppa a tutti i costi. Gli Oranje ci sono andati vicini grazie ai tre gol dell'esterno. I suoi scatti e i suoi dribbling lo hanno reso un candidato per il premio di miglior giocatore del torneo. Quella sconfitta in semifinale lo hanno però relegato al terzo posto, così come la sua squadra. La classe del trentenne è però stata decisiva per l'ottimo torneo disputato dalla squadra di Louis van Gaal.
Pedro Marques (redazione portoghese) su Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo ne ha fatta di strada da quando l'ho visto debuttare con lo Sporting Clube de Portugal contro l'FC Internazionale Milano in un preliminare di UEFA Champions League a Lisbona – esattamente 12 anni fa, quando aveva 17 anni. C'ero anche quando ha segnato il primo gol – diversi giocatori del Moreirense FC saltati in dribbling, una vera perla. Si capiva chiaramente che era destinato a grandi cose, anche se nessuno poteva sospettare che potesse arrivare a tanto.
Adesso è più maturo: meno dribbling, ma maggiore incisività e un tiro devastante; un attaccante completo. E' veloce, segna con entrambi i piedi, è bravo di testa e le sue punizioni sono letali. Nel 2013/14 ha brillato segnando 51 gol con il suo club e portando il Real Madrid CF a vincere la UEFA Champions League con il record di 17 gol. Da ricordare la prestazione di Solna quando la sua tripletta contro la Svezia ha portato il Portogallo ai Mondiali e gli ha permesso di diventare il miglior marcatore di sempre della nazionale.
Le opinioni espresse sono personali e non della UEFA