Il Barça risponde alla chiamata di Messi
martedì 18 settembre 2018
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Se l'argentino ha festeggiato la prima serata di UEFA Champions League della stagione con una tripletta, tutti i suoi compagni si sono fatti trovare pronti ad assisterlo e a tentare l'ennesimo assalto alla coppa.
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Lionel Messi fa cose straordinarie da così tanto tempo che nessuno è rimasto sorpreso dalla sua tripletta contro il PSV Eindhoven a 18 anni esatti dal suo arrivo a Barcellona.
Per descrivere il calcio di punizione dell'argentino, che al 32' ha portato il Barça sull'1-0, il tecnico Ernesto Valverde ha usato la parola "maestoso". Gli altri compagni di squadra, ormai senza aggettivi, si sono dovuti accontentare di dichiarazioni più ordinarie.
Se Dani Alves aveva detto che Messi "viene da un altro pianeta" e Xavi Hernández lo aveva definito "il miglior giocatore di sempre", dopo i gol numero 101, 102 e 103 in UEFA Champions League il terzino Jordi Alba si è quasi lamentato, dicendo: "Per parlare di lui non possiamo fare altro che ripeterci".
Il portiere Marc-André ter Stegen ha però aggiunto: "Messi decide spesso le partite, come stasera, ma in campo ci sono anche altri giocatori. Tutti noi dobbiamo aiutarlo". È stato proprio questo a rendere la serata un po' diversa.
L'ottava tripletta di Messi in UEFA Champions League – che lo avvicina al primato di gol di Cristiano Ronaldo e a una sola tripletta da lui – testimonia che la squadra risponde bene alle promesse fatte dell'argentino dopo aver rilevato la fascia da capitano da Andrés Iniesta.
"Farò tutto il possibile per riportare questa coppa che amiamo molto in questo stadio", ha detto il neo capitano del Barcellona agli spettatori del Camp Nou qualche settimana fa, in occasione del trofeo Gamper.
Ousmane Dembélé ha chiaramente risposto alla chiamata. La sua volata nel primo tempo ha portato al fallo su cui Messi ha trasformato il calcio di punizione: praticamente un assist.
Quindi, il francese si è accentrato dalla sinistra e ha trafitto il portiere Zoet sul secondo palo, firmando il 2-0: un gol alla Messi.
Questo è importante perché, anche se Messi ha segnato il terzo gol con un tocco di controbalzo su servizio spiovente di Ivan Rakitić e ha insaccato il 4-0 su imbeccata di Luis Suárez, non può vincere la Champions League da solo.
I geni, anche Messi, hanno il loro limiti. Non di bellezza, e neanche di meraviglie, creatività, o voglia di vincere. Ma questo torneo premia le squadre, non i singoli: lui lo sa bene, e pare che il Barcellona stia prendendo appunti.