L'uomo nuovo a Barcellona è Ernesto Valverde
lunedì 29 maggio 2017
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Il Barcellona ha scelto Ernesto Valverde come nuovo allenatore: UEFA.com ne passa in rassegna il pedigree e ne analizza lo stile di gioco prediletto, oltre a riportare ciò che dicono di lui quelli che lo conoscono da vicino.
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UEFA.com traccia il profilo del nuovo allenatore del Barcellona, Ernesto Valverde. Soprannominato "la formica", è diventato famoso per il suo calcio spettacolare e intenso ovunque abbia allenato.
Dicono di lui
"Era un giocatore molto intelligente e ha sempre dimostrato il suo interesse per il calcio, oltre alla voglia di imparare. È uno degli allenatori più promettenti in Spagna".
Johan Cruyff, ex allenatore del Barcellona
"Ernesto Valverde è l'allenatore che ho affrontato di più nella mia carriera. Nel calcio spagnolo è uno dei migliori. Mi piacciono il suo gioco e il suo carattere, ma anche il suo modo di trasmettere le idee. Basta guardare le squadre che ha allenato per capire che è un allenatore di altissimo livello".
Luis Enrique, ex allenatore del Barcellona
"È un allenatore dalle idee molto chiare. Quando ti dice qualcosa, ti fidi di lui e capisci che lo fa per un motivo".
Raúl García, attaccante Athletic
"È un grande allenatore. Ovunque sia stato ha fatto bene e ha uno stile caratteristico".
Andrés Iniesta, centrocampista e capitano del Barcellona
"Le squadre di Valverde giocano sempre un bel calcio, amano tenere il pallone e non lo buttano via".
Xavi Hernández, ex centrocampista del Barcellona e della Spagna
Profilo
Ex attaccante di Barcellona, Espanyol e Athletic Club, Valverde è uno degli allenatori più esperti in Spagna, avendo già trascorso 10 stagioni in Liga. È anche il tecnico che ha lavorato di più all'Athletic Club, con 300 partite in due periodi diversi. Con lui, la formazione basca ha vinto la Supercoppa spagnola nel 2015 (dopo aver atteso un trofeo per ben 31 anni) ed è arrivata in Europa per quattro stagioni consecutive.
Valverde ha anche trascorso un periodo di successo all'Espanyol, che ha portato alla finale di Coppa UEFA 2007 persa ai rigori contro il Siviglia, e ha allenato Valencia e Villarreal. All'estero ha vinto tre campionati e due Coppe di Grecia con l'Olympiacos.
L'uomo giusto per il Barça?
Da Johan Cruyff a Josep Guardiola a Luis Enrique, il Barça ha spesso favorito gli allenatori che avevano già vestito la maglia blaugrana. Valverde sembra dunque un candidato ideale, avendo giocato dal 1988 al 1990 con Cruyff. L'olandese lo aveva già elogiato durante il primo periodo all'Athletic. Pian piano, il tecnico spagnolo ha conquistato tanti altri ammiratori al Barcellona, che aveva già cercato di ingaggiarlo.
Amante della stabilità e del dialogo, Valverde ha anche fatto esordire diversi giovani all'Athletic, come Kepa Arrizabalaga, Iñaki Williams e Yeray Álvarez. Dato che il Barcellona è solito portare in prima squadra i prodotti della cantera, il tecnico partiva sicuramente avvantaggiato.
Stile di gioco
Le squadre guidate da 'El Txingurri' (la formica) giocano un calcio audace e offensivo ma non trascurano i fondamentali. Alla prima stagione sulla panchina dell'Athletic (2003/04), il tecnico ha conquistato un onorevole quinto posto, ma ha fatto ancor meglio al suo ritorno nel 2013/14 portando la squadra al quarto e in UEFA Champions League dopo 16 anni. Grazie al pressing alto, al possesso palla e a variazioni di ruolo più dinamiche, ha aggiunto una maggiore stabilità e solidità difensiva a quanto fatto dal predecessore Marcelo Bielsa. Il risultato è stato un calcio completo, divertente e molto insidioso per qualsiasi avversaria.
Lui dice
"Ogni allenatore sceglie la sua strada. Devi sentirti a tuo agio ed essere onesto con te stesso. Se qualcosa è irreale, i giocatori te lo dicono subito. Quando parli, i giocatori devono capire che dici sul serio".
"La cosa più importante in un grande club sono i giocatori, bisogna capirlo. Gli allenatori permettono solo di sfruttare il loro talento sul campo".
Lo sapevi?
Valverde è anche fotografo per hobby. È andato a scuola di fotografia mentre giocava nel Barcellona e nel 2012 ha pubblicato un libro di autoritratti in bianco e nero intitolato "Medio Tiempo" (intervallo).