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Il Siviglia concede il bis con Palop

Sevilla FC - RCD Espanyol 2-2 (3-1 dcr)
La formazione andalusa conquista la Coppa UEFA per il secondo anno consecutivo, Espanyol a lungo in dieci superato ai calci di rigore.

Dopo essersi fatto rimontare due volte, il Sevilla FC batte l’RCD Espanyol ai calci di rigore al termine di una gara vibrante e diventa la seconda squadra a conquistare la Coppa UEFA per il secondo anno consecutivo. Catalani in dieci da metà ripresa.

Come il Real Madrid
I detentori del trofeo, determinati a ripetere l’impresa riuscita al Real Madrid CF nel 1985 e 1986, passano al 18’ con Adriano Correia. L’Espanyol perviene però al pareggio dieci minuti più tardi con Albert Riera. La formazione catalana, già sconfitta ai calci di rigore nella finale del 1988, resta in inferiorità numerica per l’espulsione nel secondo tempo di Moisés Hurtado, ma riesce comunque ad allungare la sfida ai supplementari. Frédéric Kanouté, già a segno nella finale dello scorso anno, regala il nuovo vantaggio al Siviglia, ma l’Espanyol riagguanta il pareggio in extremis con un tiro dal limite di Jônatas. Dagli undici metri il protagonista è l’estremo del Siviglia Andrés Palop, che respinge le conclusioni di Luis García, Jônatas e Marc Torrejón.

Squadra collaudata
Il tecnico degli andalusi Juande Ramos schiera una formazione con nove giocatori impegnati nella finale dello scorso anno. Il Siviglia parte meglio e si rende subito pericoloso con Enzo Maresca e Kanouté. L’Espanyol cresce con il passare dei minuti e un cross basso di David García, molto propositivo sulla sinistra, consente al capitano Raúl Tamudo, dopo una finta di Luis García, di concludere fra le braccia di Palop.

Adriano sblocca
Moisés Hurtado si affaccia nell’area sivigliana e un suo rasoterra costringe Palop a un intervento in tuffo. Sugli sviluppi del corner, Palop recupera il pallone e innesca subito Adriano sulla sinistra, che supera David García in velocità e batte con freddezza Gorka Iraizoz.

Riera pareggia
Il Siviglia sfiora subito il raddoppio con un’altra iniziativa sulla sinistra, questa volta del terzino Ivica Dragutinović, ma il suo cross basso non trova nessuno pronto a intervenire. Nel momento migliore del Siviglia arriva però il pareggio dell’Espanyol. Riera supera Daniel Alves nei pressi del vertice dell’area di rigore e lascia partire un tiro che, deviato dal terzino del Siviglia, beffa Palop. Le occasioni da gol si susseguono da entrambe le parti fino all’intervallo: la migliore capita a Luis Fabiano, che calcia alto su cross di Dragutinović.

Palop decisivo
La ripresa inizia con la stessa intensità del primo tempo e con i due portieri subito chiamati in causa. Iraizoz para in due tempi una conclusione di Kanouté da 20 metri, mentre Palop deve superarsi prima su Tamudo, ben servito da Iván de la Peña, e poi su Riera, con l’aiuto della traversa.

Cartellino rosso
L’Espanyol resta quindi in dieci per il secondo cartellino giallo rimediato da Moisés Hurtado, autore di un fallo ai danni del neo entrato Aleksandr Kerzhakov. Il Siviglia cerca di far valere la superiorità numerica schiacciando l’Espanyol nella sua metà campo, ma manca alcune buone occasioni con Kerzhakov, Kanouté, Dragutinović e Renato.

Botta e risposta ai supplementari
L’Espanyol continua a difendersi con ordine anche nei supplementari, ma proprio all’ultimo secondo del primo tempo Kanouté trova la deviazione vincente, sotto misura, su cross basso di Jesús Navas. Ma quando l’Espanyol sembra ormai irrimediabilmente al tappeto, la squadra di Ernesto Valverde trova la forza per reagire e pareggiare a cinque minuti dallo scadere, con un tiro di Jônatas leggermente deviato da Christian Poulsen. Ai rigori è però il Siviglia a festeggiare.