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Allegri sorride, ma vuole di più

Massimiliano Allegri non ha nascosto la sua soddisfazione per il successo sul Porto e l'approdo della Juventus ai quarti di finale, ma ha sottolineato: "Siamo stati bravi nel primo tempo, meno nella ripresa; serviranno prestazioni più convincenti".

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Sorrisi, soddisfazione e orgoglio. Ma anche una tiratina d'orecchie. Il successo 1-0 sul Porto che ha permesso alla Juventus di approdare ai quarti di finale di UEFA Champions League è figlio, secondo Massimiliano Allegri, di una prestazione dai due volti: impeccabile nel primo tempo e, paradossalmente, meno brillante nella ripresa, con la squadra in superiorità numerica.

"Prima di tutto voglio fare i complimenti ai ragazzi per il passaggio del turno, perché non era semplice - ha dichiarato Allegri a fine gara -. L'obiettivo era quello di confermarci tra le prime otto squadre d'Europa e ci siamo riusciti. Ora vedremo che cosa ci riserverà il sorteggio.

Poi la disamina tecnica della sfida: "Nel primo tempo siamo stati bravi, nel secondo decisamente meno. Fino al vantaggio abbiamo controllato la gara senza subire nulla, creando situazioni favorevoli. Poi, in dieci contro 11, abbiamo lasciato le cose a metà. In attacco non siamo stati efficaci e abbiamo corso dei rischi in difesa. In futuro serviranno prestazioni più convincenti quando affronteremo squadre importanti".

Ciò che Allegri non ha gradito, in particolare, è stata la gestione della sfida a vantaggio acquisito: "Siamo stati frettolosi, in certe situazioni o si attacca in maniera decisa o si gestisce il possesso del pallone fino alla noia. Noi invece abbiamo lasciato le cose a metà e abbiamo rischiato più volte di subire gol. Dovremo lavorare su questo aspetto per migliorarci". 

Anche Gianluigi Buffon ha ammesso che la prestazione bianconera non è stata impeccabile nella ripresa: "Abbiamo rischiato di pagare a caro prezzo il nostro calo di tensione - ha spiegato il numero uno bianconero -. Nonostante il successo dell'andata e nonostante la superiorità numerica abbiamo concesso al Porto tre palle gol nitide".

Ciò che contava, tuttavia, era accedere ai quarti di finale, missione che la Juve ha portato a termine con due vittorie e zero reti al passivo: "Sicuramente siamo migliorati, abbiamo acquisito tanta consapevolezza. Quando abbiamo cominciato questo percorso, quatto o cinque anni fa, ci siamo detti che la Juve deve essere stabilmente tra le prime otto d'Europa. Il nostro livello è questo".