La partita perfetta di Simeone
mercoledì 22 febbraio 2017
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La vittoria dell'Atlético Madrid per 4-2 in casa del Bayer Leverkusen dimostra che Simeone ha fatto tesoro della sconfitta alla BayArena del 2014/15; il nostro reporter Joe Walker ci racconta il segreto della vittoria dei Rojiblancos.
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Nell'ultima visita a Leverkusen, l'Atlético Madrid era stato messo alle corde da un cinico Bayer. Schiacciati da una squadra spumeggiante, gli spagnoli erano stati fortunati a perdere solamente per 1-0.
Ma questo era il passato. Nella partita di martedì, infatti, i Rojiblancos hanno disputato una partita perfetta in contropiede vincendo per 4-2 in Germania e mettendo un piede nei quarti di finale di UEFA Champions League.
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"È stata una partita emozionante e avvincente", ha detto il tecnico dell'Atlético, Diego Simeone. "Per noi è stato straordinario. Nel primo tempo siamo stati praticamente perfetti. Abbiamo giocato in maniera astuta e intelligente. Siamo riusciti a tornare a casa con un risultato ottimo. È stata una vittoria meritata e il margine sarebbe potuto essere più ampio. Sono davvero contento della squadra".
Nonostante la sua esuberanza in panchina, davanti ai media Simeone è spesso il ritratto della tranquillità dopo ogni partita. Allenatore che mette sempre i traguardi della squadra davanti a quelli personali, il 46enne merita di essere elogiato per una delle vittorie più belle dell'Atlético in trasferte europee.
Ce ne sono state altre esaltanti a dire il vero - come quella perfetta dal punto di vista difensivo nella semifinale di Monaco -, ma dal punto di vista offensivo quella col Leverkusen è stata la seconda appena nella quale gli spagnoli hanno segnato quattro gol in trasferta nella competizione.
Il tattico argentino ha fatto tesoro della sfida del 2014/15 e ha preparato al meglio la partita contro i tedeschi. La squadra di Roger Schmidt ha pressato alto e si è mossa molto rapidamente in campo. Il Leverkusen doveva fare la partita, e così per gli spagnoli è stato più facile colpire in contropiede.
Ed è qui che Simeone, che ha schierato una formazione sorprendentemente offensiva e decisamente mobile, ha superato in astuzia il collega. Il piano dell'Atlético era semplice: giocare come il Leverkusen. L'idea era di pressarli instancabilmente, conquistare il possesso e sfruttare gli spazi in contropiede.
Antoine Griezmann e Kevin Gameiro hanno fatto un pressing forsennato su Aleksandar Dragović e Ömer Toprak. All'inizio della gara, infatti, gli spagnoli avrebbero potuto segnare quattro o cinque gol se non fosse stato per il legno colpito e per il portiere Bernd Leno. Il risultato finale è quindi merito dei piani di Simeone, ma anche della bravura dei suoi ragazzi.
La scelta più semplice sarebbe stata quella di schierare Fernando Torres in avanti, ma Simeone ha voluto dare fiducia ai due francesi che l'hanno ripagato con un gol ciascuno.
I centrocampisti Koke e Gabi hanno seguito le istruzioni imbucando più palle possibili, mentre Saúl Ñíguez, che ha aperto le marcature, è stato una spina nel fianco sulla corsia esterna.
Col Leverkusen tornato in gioco dopo aver rimontato due gol, Simeone getta nella mischia Torres mantenendo lo stesso assetto tattico. Pochi minuti dopo El Niño ringrazia il tecnico con un gol di testa che consolida il risultato sul 4-2 finale e consente agli spagnoli di mettere un piede nei quarti di finale per la quarta stagione consecutiva sotto la guida del suo brillante allenatore.