UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Il Rostov resiste e conquista l'Europa League

La squadra russa resiste al PSV Eindhoven, conquista lo 0-0 in Olanda e mantiene quel terzo posto, nel Gruppo D, che vale il ripescaggio in UEFA Europa League.

See how Rostov qualified for the UEFA Europa League

Il Rostov resiste fino alla fine in casa del PSV Eindhoven e si conferma terzo classificato nel Gruppo D, conquistando, proprio ai danni dei campioni d’Olanda, il ripescaggio ai 16esimi di finale di UEFA Europa League.

• La partita minuto per minuto

Il PSV, obbligato a battere il Rostov per soffiargli il terzo posto, parte piuttosto lentamente ma guadagna campo e ritmo con il passare dei minuti, andando vicino al gol in due occasioni, prima dell’intervallo, con due tiri di Bart Ramselaar dal limite dell’area.

I padroni di casa insistono nella ripresa, ma le occasioni più nitide arrivano solo negli ultimi cinque minuti. In extremis, parata d’istinto di Soslan Dzhanaev su Siem de Jong e, a seguire, uscita a valanga su Gastón Pereiro; sulla ribattuta è Vladimir Granat a respingere sulla linea di porta la conclusione di Ramselaar.

La pressione del PSV dura fino alla fine ma il Rostov, tutto arroccato in difesa a protezione del prezioso pareggio, resiste e, al triplice fischio, si lascia andare a grandi scene di esultanza.

Giocatore chiave: Bart Ramselaar (PSV)
Uno dei pochi a mettersi in evidenza nel PSV. I maggiori pericoli creati dai padroni di casa sono il risultato della sua voglia di cercare il gol, di creare spazi, di dettare il passaggio. Appena 20 anni, ma con una presenza fisica in grado di reggere il confronto con i centrocampisti del Rostov.

Inizio troppo compassato del PSV 
Sorprende la decisione di Phillip Cocu di schierare una difesa a cinque per gran parte dell’incontro. Un PSV spesso apparso in inferiorità numerica in mezzo al campo, mentre erano sempre almeno in tre i difensori a vedersela con l’unica punta ospite Sardar Azmoun. Forse sarebbe stata più utile una formazione più offensiva sin dall’inizio.

Il Rostov che non ti aspetti
Il Rostov, che sembrava destinato a essere la Cenerentola del Gruppo D, dimostra di essere una squadra vera, solida, senza fronzoli, con due attaccanti come Azmoun e Dmitri Poloz sempre in grado di mettere in apprensione le retroguardie avversarie. Sintomatica, poi, la sicurezza con cui la difesa ha retto agli attacchi non troppo convinti del PSV.

©AFP/Getty Images
©AFP/Getty Images