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Allegri: certezze, rimpianti e il nodo Pjanić

Più volenterosa che pericolosa. La Juve vista contro il Siviglia non ha mostrato il cambio di passo che spesso aveva caratterizzato i Bianconeri nella passata stagione. Allegri però è sereno: "Ci è mancato solo il gol".

Highlights: Juventus 0-0 Sevilla

Partenza falsa. O la classica serata storta. Sta di fatto che la Juventus ha steccato la prima. Lo 0-0 casalingo contro il Siviglia nella prima gara del Gruppo H è un risultato ben al di sotto delle aspettative.

Contro gli andalusi si è visto un passo indietro sotto il profilo della manovra. La Juve ha dominato la partita, è vero, ma è apparsa incapace di operare il cambio di marcia decisivo. Lo strappo che le avrebbe permesso di mettere in carniere i tre punti. 

E' pur vero che ai Bianconeri servirà tempo per mettere a punto i nuovi meccanismi di gioco e consentire ai molti nuovi arrivati di integrarsi al meglio, ma l'Europa non aspetta. Lo stesso Allegri ha ammesso che la squadra "dovrà migliorare sul piano del gioco e del palleggio", ma allo stesso tempo ha sottolineato come i suoi giocatori abbiano poco da rimproverarsi.

"E' stata una partita difficile, perché il Siviglia ha pressato tanto e ci ha impedito di impostare al meglio la manovra - ha sottolineato il tecnico bianconero -. Le occasioni importanti per passare in vantaggio le abbiamo comunque create ed è un peccato non aver vinto. Nella ripresa siamo cresciuti ulteriormente e abbiamo preso in mano la partita. Purtroppo ci è mancato solo il gol".

Se nel primo tempo le principali occasioni bianconere sono arrivate grazie agli inserimenti di Sami Khedira, nella ripresa si è visto anche Gonzalo Higuaín. Solo la traversa ha negato il gol all'argentino, ma la prestazione offensiva della Juve, nello specifico, è lievitata dopo l'ingresso in campo di Miralem Pjanić, uno dei pezzi pregiati dell'ultimo mercato che inizialmente Allegri aveva destinato alla panchina.

"Perché ho scelto di partire con Asamoah titolare al posto di Pjanić? Lui ha le qualità tecniche per essere decisivo anche a gara in corso e così è stato. E' entrato molto bene in partita quando l'ho mandato in campo. Dove giocherà in futuro? E' presto per dirlo. Oggi ha fatto la mezzala, è molto bravo nel cercarsi gli spazi".

Quello di Pjanić è un nodo che il tecnico bianconero dovrà sciogliere: come farlo rendere al meglio in un centrocampo? Mezzala, trequartista dietro le punte o regista basso alla Pirlo? Ad Allegri l'onore e l'onere di trovargli la giusta collocazione negli ingranaggi bianconeri.

La sfida contro il Siviglia, in ogni caso, ha messo in luce anche gli aspetti positivi del gruppo bianconero. La solidità difensiva è ormai un marchio di fabbrica e contro gli andalusi Gianluigi Buffon è stato poco più di uno spettatore aggiunto.

"Questa sera non abbiamo concesso nulla ai nostri avversari - ha ribadito Allegri -. Era la prima gara e avremmo voluto i tre punti, però non dobbiamo abbatterci. In Europa vincere non è mai facile, ma ci sono ancora tante partite e tanti punti a disposizione. Abbiamo ottime possibilità di andare avanti in Europa, può capitare di pareggiare una partita".