Fermo immagine: la prima Coppa dei Campioni del Bayern
domenica 1 maggio 2016
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In attesa di un nuovo confronto tra Bayern Monaco e Atlético Madrid, UEFA.com rivive la finale del 1974 tra le due squadre e racconta la vita odierna di quei protagonisti.
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Nella finale di Coppa dei Campioni del 1974 tra Bayern Monaco e Atlético Madrid, la squadra spagnola arriva a un minuto dal trionfo, ma Hans-Georg Schwarzenbeck pareggia in extremis e rimanda tutto a due giorni dopo.
Nella finale di ripetizione, l'Atlético si arrende alle doppiette di Uli Hoeness e Gerd Müller. Il Bayern vince così il suo primo titolo europeo ma non l'ultimo, perché si aggiudicherà anche le edizioni del 1975 e 1976 e diventerà la prima squadra dopo il Real Madrid degli albori a fare tris nella competizione.
1. Sepp Maier
Prezioso uomo-spogliatoio, il portiere (votato il migliore del secolo in Germania) era una grande risorsa anche in campo. Con i suoi riflessi felini ha dato l'esempio alle future generazioni di colleghi, diventando famoso anche per un inseguimento ai danni di una velocissima oca in area di rigore. Dopo il ritiro, ha allenato un'altra leggenda come Oliver Kahn e ha lavorato in nazionale e al Bayern.
2. Uli Hoeness
Costretto al ritiro a soli 27 anni, Hoeness ha avuto una carriera breve ma gloriosa. Dal 1971 al 1976 ha vinto tre campionati e tre Coppe dei Campioni con il Bayern, più il Campionato Europeo UEFA 1972 e la Coppa del Mondo FIFA 1974 con la Germania Ovest. Unico neo: il rigore sbagliato nella finale di EURO 1976 contro la Repubblica Ceca. In seguito è diventato general manager del Bayern, ma nel 2014 è stato arrestato per evasione fiscale. Rilasciato in libertà condizionale nel 2016, lavora attualmente nelle giovanili del club.
3. Hans-Georg Schwarzenbeck
Giocatore fisico e ruvido, quasi un contrappunto all'elegante Beckenbauer, Schwarzenbeck ha collezionato 44 presenze in nazionale dal 1971 al 1978. Definito "mezzo uomo, mezza bestia" da un giornalista olandese, è stato onnipresente agli europei del 1972 e ai mondiali del 1974. Il suo fisico imponente e il suo basso profilo lo hanno reso un personaggio di culto tra i tifosi del Bayern e della Germania. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha gestito una piccola cartoleria a Monaco fino alla pensione nel 2009.
4. Franz Roth
Un eroe del Bayern. Soprannominato 'il toro' per la sua forza fisica, Roth ha messo sempre in difficoltà i registi avversari ma aveva anche altre qualità. Ricordato per aver portato in vantaggio il Bayern in tre finali europee, aveva un tiro così potente che una volta ha squarciato la rete e ha concluso la carriera con ben 91 gol: non male per un centrocampista difensivo. Si è ritirato nella metà degli anni '80 e ha aperto un negozio di articoli sportivi.
5. Johnny Hansen
Approdato in Bundesliga con il Nürnberg, il difensore danese è passato al Bayern nel 1970 e vi ha trascorso sei anni. Oltre ad avere il compito di chiudere gli spazi durante le incursioni offensive di Beckenbauer, era famoso per la sua perfezione nei contrasti. Dopo il Bayern è tornato al suo primo club, il Vejle, vincendo un campionato e una coppa nazionale. Quindi, ha lavorato nell'amministrazione comunale della città fino alla pensione.
6. Conny Torstensson
Torstensson è stato acquistato dopo aver segnato una tripletta contro il Bayern con l'Åtvidabergs al primo turno di Coppa dei Campioni 1973/74, superato dai bavaresi solo ai rigori. La stessa stagione, lo svedese ha vinto il torneo con la squadra tedesca, ripetendosi nel 1975 e 1976 e meritando il soprannome di 'Mr coppe europee' per i suoi 10 gol in 21 partite. Dopo il ritiro ha collaborato con l'Åtvidabergs per un po' ma ha preferito sfruttare la sua laurea in ingegneria lavorando nell'industria grafica.
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