Emozioni a Parigi, pari d'oro per il City
mercoledì 6 aprile 2016
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Paris Saint-Germain-Manchester City 2-2
Gli inglesi segnano per primi con De Bruyne, ma poi subiscono l'uno-due di Ibrahimović e Rabiot; Fernandinho firma il definitivo pareggio.
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- Il Manchester City ferma sul pareggio al Parco dei Principi il PSG campione di Francia
- La rete nella ripresa di Fernandinho regala agli inglesi un risultato molto importante in vista del ritorno
- Zlatan Ibrahimović, che in apertura si era fatto parare un rigore da Hart, segna grazie a un macroscopico errore di Fernando
- David Luiz, ammonito dopo 14 secondi, salterà il ritorno per squalifica, come il suo compagno di squadra Blaise Matuidi
- La sfida di ritorno si giocherà al City of Manchester Stadium il 12 aprile
Il Manchester City esce indenne dal Parco dei Principi e conquista un pareggio di platino nell’andata dei quarti di UEFA Champions League. Sul campo del Paris Saint-Germain gli uomini di Manuel Pellegrini ottengono un prezioso pareggio: Zlatan Ibrahimović e Adrien Rabiot rimontano il vantaggio realizzato da Kevin De Bruyne, ma Fernandinho firma il 2-2 finale.
A Parigi non sono mancate le emozioni - ma anche gli errori - tra i campioni di Francia e i Citizens. Il PSG ha avuto nettamente il predominio nel possesso palla ma non è riuscito a sfruttarlo nel migliore dei modi e il risultato finale ha premiato il Manchester City, arrivato per la prima volta così lontano nella competizione. E che quest’anno ha ottenuto il primo pareggio esterno, dopo tre successi e una sconfitta [con la Juventus].
L’inizio del Manchester City è scoppiettante e sorprende i padroni di casa. Dopo appena 14 secondi David Luiz stende senza troppi complimenti Sergio Agüero e viene ammonito - era diffidato, salterà il ritorno - mentre De Bruyne prova la conclusione ma non inquadra lo specchio della porta. Il PSG reagisce con Blaise Matuidi, servito alla grande da Edinson Cavani: sul centrocampista c’è però il ritorno di Eliaquim Mangala.
Al 12’ i campioni di Francia hanno una ghiotta opportunità per passare in vantaggio. Bacary Sagna sbaglia il controllo in area e il direttore di gara punisce con il rigore l’intervento su David Luiz: dal dischetto si presenta ovviamente Ibrahimović, ma Hart lo “ipnotizza” e devia in corner. Il portiere della nazionale inglese, così, para il terzo rigore consecutivo in UEFA Champions League.
La partita sale di livello. Lo spagnolo David Silva va vicino al gol di testa sul cross del connazionale Jesús Navas, ma poco dopo è ancora più clamoroso l’errore di Ibra, servito dal filtrante di Thiago Motta: a tu per tu con Hart, il fuoriclasse svedese calcia alto. Al 38’ il Manchester City passa.
Matuidi sbaglia l’appoggio per Rabiot, Fernando innesta Fernandinho che lancia la ripartenza: lo scarico per De Bruyne è invitante, il belga controlla e con un secco diagonale di destro realizza l’1-0, oltre al secondo gol personale in UEFA Champions League.
Il vantaggio della squadra di Pellegrini, però, regge solo tre minuti. Hart e Fernando combinano un pasticcio, sul passaggio del brasiliano Ibrahimović ci mette il piede e il pallone si insacca beffardo. Per il fuoriclasse svedese è il quinto gol nella competizione, il 31esimo sommando Europa e campionato.
Nella ripresa, dopo una debole conclusione di David Silva bloccata senza problemi da Kevin Trapp, Mangala rischia l’autorete. Ma al 59’ la squadra di Blanc perfeziona la rimonta. Sul corner di Ángel Di María, Cavani svetta più in alto di tutti e costringe Hart alla deviazione: sul pallone vagante si fionda Rabiot, per cui è un gioco da ragazzi mettere dentro.
Il PSG non si accontenta e va alla ricerca del terzo gol, ma Ibrahimović di testa centra la traversa, con Cavani che non riesce a sfruttare il successivo tap-in. Il City di Pellegrini ha il merito di crederci sempre e a diciotto minuti dalla fine firma il pareggio. Sul cross dalla destra di Sagna, Serge Aurier respinge male e il pallone finisce a Fernandinho, che di destro insacca in diagonale.
Finisce 2-2, un risultato che fa sorridere più gli inglesi di Pellegrini che i padroni di casa. Ma al City of Manchester, il prossimo 12 aprile, può ancora succedere di tutto.
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