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La carriera stellare di Guus Hiddink

Guus Hiddink è tornato sulla panchina del Chelsea, dove già in passato aveva vinto e convinto. UEFA.com vi racconta cinque momenti indimenticabili della carriera stellare dell'olandese lunga oltre trent'anni.

Guus Hiddink ha chiuso la prima esperienza sulla panchina del Chelsea vincendo la FA Cup a Wembley
Guus Hiddink ha chiuso la prima esperienza sulla panchina del Chelsea vincendo la FA Cup a Wembley ©Getty Images

Guus Hiddink è stato nominato allenatore ad interim del Chelsea fino al termine della stagione. L'olandese prende il posto di José Mourinho, esattamente come accaduto sette anni fa con Luiz Felipe Scolari. UEFA.com vi racconta la carriera del 69enne Hiddink attraverso cinque momenti indimenticabili e cinque frasi storiche.

  • CARRIERA DA ALLENATORE E RISULTATI PIÙ IMPORTANTI

1987–1990: PSV Eindhoven – Coppa dei Campioni (1988), Eredivisie (1987, 1988, 1989), Coppa d'Olanda (1988, 1989, 1990)
1990–1991: Fenerbahçe
1991–1994: Valencia
1995–1998: Olanda – semifinale Coppa del Mondo FIFA (1998)
1998–1999: Real Madrid – Coppa Intercontinentale (1998)
2000: Real Betis
2001–2002: Corea del Sud – semifinale Coppa del Mondo FIFA (2002)
2002–2006: PSV Eindhoven – Eredivisie (2003, 2005, 2006), Coppa d'Olanda (2005)
2005–2006: Australia
2006–2010: Russia – semifinale UEFA EURO (2008)
2009: Chelsea (ad interim) – FA Cup (2009)
2010–11: Turchia
2012–13: Anji Makhachkala
2014–15: Olanda
2015–: Chelsea (ad interim)

  • CINQUE MOMENTI STORICI E FRASI INDIMENTICABILI
©Getty Images

1987/88: PSV Eindhoven
Nel marzo 1987 Hiddink, 40 anni, viene promosso da vice allenatore (ruolo che aveva già ricoperto al De Graafschap) ad alllenatore del PSV. Nonostante il trasferimento di Ruud Gullit all'AC Milan, il PSV di Hiddink nelle stagioni successive vince tutto quello che c'era da vincere con giocatori come Hans van Breukelen, Ronald Koeman, Søren Lerby, Wim Kieft, Erik Gerets e Gerald Vanenburg. Il PSV si aggiudica le due competizioni d'Olanda e, dopo aver eliminato Bordeaux e Real Madrid, solleva la Coppa dei Campioni, battendo il Benfica ai rigori a Stoccarda - con Van Breukelen autore della parata decisiva dagli 11 metri.

"Non eravamo assolutamente i favoriti. Eravamo una formazione sconosciuta con tanti cani sciolti in squadra. L'atmosfera però era davvero fantastica nello spogliatoio. Chiunque avrebbe attraversato fuoco e acqua per il proprio compagno. Questo è stato il segreto della vittoria in Coppa dei Campioni".

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1998: Olanda
Dopo aver guidato Fenerbahçe e Valencia, Hiddink diventa il commissario tecnico dell'Olanda nel gennaio 1995, conducendo gli Orange fino ai quarti di finale di EURO '96. Nella Coppa del Mondo FIFA del 1998 in Francia, la sua squadra batte l'Argentina nell'indimenticabile partita dei quarti di finale, e in semifinale si trova di fronte i campioni in carica del Brasile. La rete allo scadere di Patrick Kluivert pareggia il vantaggio di Ronaldo e porta la gara ai tempi supplementari. La semifinale si decide ai calci di rigore, ma gli errori dal dischetto di Phillip Cocu e Ronald de Boer interrompono il sogno olandese di una terza finale Mondiale.

"Eravamo a un passo dalla finale, è stato un vero peccato. Abbiamo fatto la nostra partita. Tutto sommato abbiamo giocato un buon Mondiale. Abbiamo davvero ben figurato agli occhi del mondo".

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2002: Corea del Sud
Dopo la vittoria della Coppa Intercontinentale con il Real Madrid nel 1998, Hiddink viene chiamato per sedersi sulla panchina dei co-organizzatori della Coppa del Mondo del 2002, ovvero la Corea del Sud. La nazionale sudcoreana, nelle quattro precedenti partecipazioni al Mondiale, era uscita sempre alla fase a gironi senza vincere nemmeno una partita, quidi per l'olandese si trattava di realizzare un piccolo miracolo. I giocatori sposano interamente la causa mondiale e si dedicano con profonda dedizione alla nazionale attraverso continui allenamenti e amichevoli di prestigio. Hiddink riesce a creare una nazionale che sarebbe poi divenuta la prima squadra asiatica a raggiungere la semifinale di un Mondiale – poi persa con la Germania per 1-0. Hiddink diviene così una sorta di eroe nazionale in Corea del Sud, tanto che la federazione sudcoreana gli dedica lo stadio Gwangju (che oggi si chiama Guus Hiddink Stadium), e gli concede la cittadinanza onoraria sudcoreana - fatto mai accaduto prima di allora a uno straniero.

"Sono un cittadino del mondo, questo è per me un grande onore. Nutro profondo rispetto per il popolo coreano. Quello che la squadra ha compiuto nella Coppa del Mondo ha avuto un grande impatto sull'intero paese".

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2004/05: PSV
Hiddink torna al PSV nel 2002, con molta più esperienza e maturità rispetto alla prima volta. Vince altri tre titoli in Eredivisie e, nel 2004/05, arriva a un passo dal ripetere l'impresa di 17 anni prima. Il PSV vince le due competizioni nazionali e arriva a un passo dalla finale di UEFA Champions League. Dopo aver recuperato lo svantaggio di 2-0 dell'andata in trasferta col Milan, nel ritorno della semifinale in casa gli olandesi vengono eliminati dal gol di Massimo Ambrosini nei minuti di recupero. La rete di Cocu non serve però a nulla perché il PSV esce dalla competizione in virtù dei gol fuori casa nonostante il 3-3 complessivo.

"Abbiamo tenuto testa a una squadra di livello mondiale, ma non siamo riusciti a sferrare il colpo decisivo".

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2009: Chelsea
Nel febbraio 2009 Hiddink viene chiamato per sostituire Luiz Felipe Scolari alla guida del Chelsea e contemporaneamente guida la nazionale russa. L'olandese vince 11 partite su 13 in Premier League, conquista il terzo posto e sfiora la finale di UEFA Champions League, arrendendosi in semifinale ai futuri campioni del Barcellona, grazie al gol allo scadere di Andrés Iniesta.

Salutato da un'ovazione del pubblico nell'ultima partita in casa, Hiddink si congeda vincendo per 2-1 in finale di FA Cup contro l'Everton a Wembley. Qualunque sia la posizione del Chelsea in Premier League in questo momento, UEFA Champions League e FA Cup sono ampiamente a portata di mano con Hiddink.

"Vincere la FA Cup nella Mecca del calcio mondiale, è qualcosa di inimmaginabile".

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