La Juve cede a testa alta
sabato 6 giugno 2015
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Non manca la delusione per il ko nella finale di Berlino, ma nei Bianconeri c'è la consapevolezza di aver creato difficoltà al Barcellona. "Nulla da rimproverare ai ragazzi", dice Allegri, mentre Buffon ha creduto di "poter compiere l'impresa".
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E’ vero, non partiva con i favori del pronostico. Il ko con il FC Barcelona a Berlino le regala inoltre il poco inviabile primato di squadra con più sconfitte nelle finali di UEFA Champions League (sei). La Juventus ha però diversi motivi per essere ottimista pur non essendo riuscita ad alzare la “coppa dalle grandi orecchie” all’Olympiastadion. Come sottolineano i protagonisti Bianconeri, su tutti il tecnico Massimiliano Allegri e il capitano Gianluigi Buffon, quella appena conclusa è stata una stagione costellata di successi, che ha restituito alla “Signora” una dimensione europea degna della sua fama. Testimoniata dalle difficoltà create ai Blaugrana di Luis Enrique nella sfida nella capitale tedesca.
Gianluigi Buffon, portiere Juventus
C’è stato un momento nel secondo tempo in cui abbiamo creduto di poter compiere questa impresa straordinaria, non ci siamo riusciti. Sicuramente non per demeriti nostri o per poco impegno, ma perché ci sono dei valori che spesso emergono durante i 90 minuti. Non sempre, però spesso. E’ un risultato meritocratico, però come squadra e anche come singoli abbiamo dimostrato di starci bene e di far partita, questa era la cosa più importante.
Le maledizioni? In finale di solito, anche se se più forte, hai il 51% di probabilità di vittoria, noi quest’oggi ne avevamo molte meno per cui siamo partiti sfavoriti, come è normale che fosse. Per cui credo non sia quella di oggi la finale su cui recriminare.
Ora l’obiettivo è mantenermi per almeno tre anni su questi livelli, poi tirar giù la serranda, salutare tutti, sperando magari di aver realizzato qualche altro sogno.
Massimiliano Allegri, allenatore Juventus
Abbiamo fatto una stagione straordinaria e una grande finale, nel nostro momento migliore abbiamo subito un gol da polli, poi abbiamo avuto altre occasioni nel finale. Ai ragazzi non ho da rimproverare niente, credo che sia stata una gara giocata bene da entrambe le squadre, soprattutto dalla Juventus. Abbiamo tirato diverse volte, in certe situazioni potevamo fare meglio, ci siamo fatti prendere dalla foga di fare il secondo gol e loro in contropiede ci hanno punito.
Claudio Marchisio, centrocampista Juventus
Nel primo tempo il gol preso dopo 4’ non ci ha aiutato, anche se comunque siamo stati un po’ timidi, li abbiamo fatti giocare, ci siamo abbassati tanto e non abbiamo creato moltissimo. Nel secondo tempo oltre al pareggio e subito dopo abbiamo avuto delle occasioni, era il nostro momento per cercare di portarci in vantaggio ma non ci siamo riusciti; comunque al di là del provarci sempre, di andare avanti con più uomini sapevamo di dover fare attenzione alle loro ripartenze, perché hanno grandi giocatori, di talento e velocità, che infatti poi ci hanno fatto male.
Abbiamo avuto parecchie palle inattive e avevamo preparato la finale anche su questo, speravamo di averne tante per cercare di sfruttarle ma non ci siamo riusciti e questo ci dispiace. In questo momento è persino difficile trovare le parole per parlare di questa partita: c’è rammarico per non averla vinta, ma siamo contenti per la finale che abbiamo giocato e per la grande stagione che abbiamo disputato. E’ una Juve che avrà voglia ancora di vincere, è da quattro anni che dicono che non ha più fame ma la prossima stagione cercheremo di arrivare tra le prime quattro o ancora in finale.
Álvaro Morata, attaccante Juventus
Abbiamo avuto la possibilità di vincere, non lo abbiamo fatto e loro ci hanno colpito. Peccato, però penso che la squadra sta lavorando per giocare partite come questa. Penso che l’avremmo meritato il successo, perché non provarci il prossimo anno? E' inutile recriminare, dobbiamo continuare a lavorare lottando, questa squadra è un grande gruppo e una grande famiglia, possiamo tornare in finale e vincere la Champions. La società sta lavorando per rinforzarsi e siamo certi di poter tornare a giocarcela nei prossimi anni.
Andrea Barzagli, difensore Juventus
Ne usciamo a testa alta, sicuramente. La partita non è iniziata nel migliore dei modi, poi abbiamo sofferto. Sapevamo che c’era tanto da soffrire e [sapevamo] di dover restare in partita, perché poteva succedere di tutto. Infatti siamo riusciti a pareggiare, abbiamo avuto anche un momento in cui abbiamo spinto e messo anche tanta paura a loro. La differenza l’ha fatta la loro grande qualità, ma ce la siamo giocata fino alla fine e siamo veramente orgogliosi. Per me era la prima finale e non so se ricapiterà: al di là di tutto rimane una grande partita, anche se poi la sconfitta brucia perché tutti in finale vogliono vincere. I tifosi sono stati spettacolari, l’anno è stato straordinario anche se stasera, con un altro risultato, sarebbe stato storico.