Lionel Messi su Barcelona - Bayern
martedì 5 maggio 2015
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In una rara apparizione in conferenza stampa, Lionel Messi parla della sua esperienza con Josep Guardiola e dell'imminente sfida contro il Bayern Monaco del suo ex mentore.
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Su Josep Guardiola...
Guardiola ci conosce molto bene. È stata una fortuna aver avuto la possibilità di vincere tanti trofei con lui. È il tipo di allenatore che analizza qualsiasi dettaglio, per cui sicuramente sa tutto dei giocatori del Barcellona che non erano qui quando c'era lui. Non ci siamo sentiti spesso da quando è partito, ma avevamo un ottimo rapporto.
Ho avuto la fortuna di giocare con calciatori incredibili [con Guardiola], ma questo vale anche oggi. Ci sentiamo molto bene sia dentro che fuori dal campo e soprattutto ci divertiamo.
Io cerco di conservare dentro di me tutto ciò che ho imparato dal primo giorno in cui ho dato un calcio al pallone. Quello che ho realizzato con Guardiola è stato eccezionale. Sono cresciuto e ho imparato molto, ma voglio ancora crescere e imparare tanto. Guardiola ci conosce, ma anche noi lo conosciamo molto bene. Sappiamo cosa dice alla sua squadra e ai suoi giocatori.
Mi aspetterei un tributo del pubblico per Pep, perché qui ha vinto tutto. Appena comincerà la partita, però, i tifosi saranno solo per noi, come è normale che sia.
Non mi piace fare paragoni tra gli allenatori. Ognuno è diverso e ci aspettiamo dei cambiamenti quando uno va e l'altro viene. Sia Luis Enrique che Pep provano a stare vicini ai giocatori e a creare un buon gruppo.
Sul Bayern...
Siamo in semifinale contro una squadra forte. Non ci è andata giù l'ultima sconfitta contro di loro [semifinali UEFA Champions League 2012/13], ma le squadre di oggi sono diverse e sarà diversa anche questa partita.
Non abbiamo scuse e nemmeno il Bayern ne ha. So che ha alcuni giocatori infortunati, ma è una squadra talmente grande che non si potrà aggrappare a questi alibi.
Non so se giocare con una maschera protettiva sarà controproducente per [Robert] Lewandowski. Molti hanno giocato con una maschera, per cui se la società ritiene che possa giocare, allora non vedo alcun problema.
Sui compagni del Barcellona...
Il mio rapporto con Luis Enrique è normale e buono, come con il resto della squadra. Non ci sono problemi.
Ter Stegen mi ha sorpreso molto dal primo giorno perché ha un talento eccezionale. Oggi abbiamo la fortuna di poter contare su due grandi portieri.
Quando si hanno giocatori di qualità come Luis Suárez e Neymar è facile fare bene. Luis si è adattato rapidamente alla squadra e tutti noi ne abbiamo beneficiato.
Sui suoi obiettivi stagionali...
Nella passata stagione non abbiamo raggiunto la semifinale, mentre quest'anno non vediamo l'ora di giocare e conquistare un'altra finale.
Abbiamo sensazioni molto buone per come giochiamo. Siamo calmi e facciamo un passo alla volta. Sappiamo che non manca molto al termine della stagione, ma è necessario mantenere i nervi saldi.
Non so se sia un momento speciale o meno, ma siamo quasi a fine stagione ed è importante perché possiamo vincere titoli. Questa stagione è importante perché lottiamo per tutti e tre: l'anno scorso non abbiamo vinto neanche uno, quindi vogliamo rifarci.
Mancano ancora partite importanti prima di arrivare a Berlino, quindi è troppo presto per pensare alla finale e a vincere la Champions League. Per ora possiamo pensare solo al Bayern.
Non so chi siano i favoriti, anzi non penso che ce ne siano. Entrambe le squadre hanno grandi giocatori che sono abituati a questo tipo di partite. Naturalmente è importante fare un buon risultato in casa. Giochiamo sempre per vincere e vogliamo un buon risultato per il ritorno.
Il Barcellona si è adattato bene al nuovo allenatore, siamo passati dal meno al più. Ora siamo al massimo della forma e siamo su di giri perché i titoli si avvicinano.
Nessuno è sotto pressione più di quanto dovrebbe, ma entrambi i club ambiscono alla finale. Siamo sempre obbligati a vincere perché siamo un grande club. Parlerei più di obblighi che di pressione.
Il mister mi ha dato la libertà di muovermi come voglio in attacco. Ho la libertà di allargare il gioco e avanzare al centro, ma dipende dalla partita.
La scorsa stagione è stata difficile per me, sia in campo che fuori. Purtroppo ho avuto qualche infortunio fastidioso e il rientro non è stato agevole come volevo. Per fortuna, questa stagione è stata diversa e mi sento molto meglio.
Mi considero semplicemente un giocatore in più di questa squadra. Abbiamo gli stessi obiettivi, cioè vincere titoli. Abbiamo il diritto di sentirci come vogliamo e di essere a nostro agio.