Il Real-bis non sbaglia
giovedì 23 aprile 2015
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Privo di numerose pedine-chiave per la sfida contro l'Atlético, Carlo Ancelotti non ha rinunciato al suo 4-3-3, avanzando Sergio Ramos a centrocampo e dando fiducia a Javier Hernández in avanti: la sua scommessa ha pagato.
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Quando Javier Hernández è andato a bersaglio all'88' nella sfida di mercoledì non ha solo regalato al Real Madrid CF la quinta semifinale consecutiva di UEFA Champions League, ma ha anche contribuito a spezzare un incantesimo.
Dopo il trionfo dello scorso maggio a Lisbona, infatti, le Merengues avevano affrontato il Club Atlético de Madrid per sette volte, senza mai uscire vincitori dal confronto con i rivali cittadini. Un bilancio di tre pareggi e quattro sconfitte non lasciava presagire nulla di buono per il Real, ma Carlo Ancelotti ha fatto in modo di portarsi a casa l'ottava sfida, quella più importante.
"E' stata dura, lo è sempre contro l'Atlético. Difendono bene, lottano e hanno carattere", ha sottolineato Carletto, arrivato alla sfida privo di Gareth Bale, Karim Benzema e Luka Modrić, tutti infortunati, oltre che dello squalificato Marcelo. Le scelte di Ancelotti per sostituirli hanno hanno creato stupore, soprattutto quella di utilizzare Sergio Ramos come centrale di centrocampo. La scommessa, però, si è rivelata vincente.
"Ho parlato con Sergio [in merito al suo utilizzo a centrocampo] e lui mi ha confermato che se la sentiva - ha spiegato il timoniere dei Blancos -. E' stato importante averlo in azione in quella zona del campo, perché è forte di testa, è esperto e offre qualità e quantità".
Invece di cambiare modulo per ovviare alle assenze, Ancelotti ha preferito dare fiducia al suo abituale 4-3-3. Fábio Coentrão è partito titolare per la prima volta dopo la sconfitta 4-3 contro l'FC Schalke 04 sulla corsia di sinistra e James Rodríguez è stato avanzato sulla linea degli attaccanti per sostituire Bale, con Hernández a completare il tridente vista l'indisponibilità di Benzema.
Nelle battute iniziali di gara, il Real ha sbattuto più volte sul muro dell'Atlético. I Colchoneros si sono dimostrati un osso duro e grazie a una solida prova difensiva e alle strepitose parate di Jan Oblak sono arrivati ad un passo dai supplementari, facendo sfoggio delle armi che hanno permesso a Diego Simeone di subire una sola rete nelle precedenti otto gare di UEFA Champions League. A 2' dal fischio finale, tuttavia, Hernández si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto per sfruttare l'assist di Ronaldo, spezzando il sogno dell'Atlético e guadagnandosi gli elogi del mister.
"Ha giocato benissimo, era la sua partita - ha dichiarato Ancelotti -. La sua non è stata una stagione facile, perché ha giocato poco, perciò si merita questo gol che per noi è stato importantissimo. Non ha mai smesso di lavorare, anche nei momenti più duri, e ora ha ottenuto la giusta ricompensa".