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La serata speciale di Rosenberg

Dopo nove anni trascorsi in giro per l'Europa, Markus Rosenberg è recentemente tornato al Malmö e ha contribuito a portare la squadra ad un passo dalla fase a gironi.

Markus Rosenberg ha fatto le fortune del Malmö dopo il suo ritorno in Svezia
Markus Rosenberg ha fatto le fortune del Malmö dopo il suo ritorno in Svezia ©Getty Images

Il Malmö FF doveva assolutamente vincere 2-0 in casa per passare il turno degli spareggi di UEFA Champions League di mercoledì sera, dopo aver perso all’andata contro lo Sparta Praha per 4-2. Le due reti decisive sono arrivate per mano del capitano Markus Rosenberg, nato e cresciuto con la maglia del Malmö.

L’attaccante, che veste la casacca del club da quando aveva cinque anni, era già una stella delle giovanili della squadra svedese, quando duettava in campo niente di meno che con Zlatan Ibrahimovic, più grande di lui di un solo anno. La carriera di Rosenberg ha stentato a decollare fin quando, nel 2005, ha fatto la stessa scelta dell’ex compagno Ibrahimovic, dal Malmö è passato all’AFC Ajax.

Dopo tre anni ad Amsterdam, Rosenberg è passato al Werder Bremen, poi al Real Racing Club ed infine al West Bromwich Albion FC, prima di tornare questo inverno al suo primo club, il Malmö.

Il suo ritorno a casa è stato un vero e proprio successo. La squadra ha vinto il campionato svedese grazie anche alle sette reti e dieci assist di Rosemberg in 16 incontri. L’ennesima prova di forza è arrivata mercoledì sera quando, grazie ai suoi gol, il Malmö ha ribaltato il risultato dell’andata.

Rosenberg ha siglato la prima rete al 35', superando da distanza ravvicinataDavid Bicík. Il raddoppio è arrivato dopo appena 20 minuti: una punizione che non lascia scampo al portiere ceco. Re per una notte, Rosemberg ha preferito elogiare il lavoro di tutta la squadra: “Gli avversari non hanno creato molto. Abbiamo formato un vero e proprio muro, come nel primo tempo dell’andata”.

Per il 31enne capitano del Malmö, che ha già provato il brivido della UEFA Champions League con le maglie di Ajax e Werder Brema, il risultato di mercoledì ha significato molto proprio perché ottenuto con il club in cui ha esordito ben 26 anni fa. “Vincere una partita come questa è veramente speciale – ha spiegato prima di soffermarsi sul suo secondo gol -. Ieri dopo l’allenamento mi sono esercitato per calciare in quella maniera, è stato incredibile vedere entrare la palla in rete”.

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