I candidati al premio Best Player in Europe
giovedì 31 luglio 2014
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In vista della premiazione per il titolo di Best Player in Europe, UEFA.com passa in rassegna i giocatori in lizza e si affida ai suoi corrispondenti per un'analisi approfondita della stagione 2013/14.
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A metà luglio sono stati annunciati i candidati al titolo di Best Player in Europe. Il 14 agosto verranno nominati i tre finalisti, mentre il premio sarà consegnato il 28 agosto a Montecarlo in occasione del sorteggio di UEFA Champions League.
In vista della premiazione, UEFA.com passa in rassegna i giocatori in lizza e si affida ai suoi corrispondenti di tutta Europa per un'analisi approfondita della stagione 2013/14.
Diego Costa (Spagna, Club Atlético de Madrid – ora al Chelsea FC)
Redazione spagnola di UEFA.com: malgrado l'oneroso compito di sostituire Radamel Falcao, partito per l'AS Monaco FC, Costa ha risposto con 27 gol in 35 partite, contribuendo enormemente al primo titolo dell'Atlético in Liga dopo 18 anni. Grazie alla sua freddezza, alla velocità e alla prestanza fisica, si è guadagnato un posto fra i convocati della Spagna ai mondiali e un trasferimento al Chelsea.
Marca: Diego Costa è una fonte inesauribile di energia.
El País: l'Atlético ha sfruttato la potenza e la velocità di Costa per allargare le difese e penetrare gli spazi.
Ángel Di María (Argentina, Real Madrid CF)
Redazione spagnola di UEFA.com: in una stagione culminata con la vittoria di UEFA Champions League e Coppa del Re da parte del Real Madrid, pochi hanno dimostrato più energia e voglia di vincere del giocatore argentino, soprannominato "spaghetto" per la sua figura esile. Con sei assist, ha permesso alla squadra di Carlo Ancelotti di vincere una coppa che mancava dal 2002, andando a segno anche contro l'FC Barcelona nella finale di coppa nazionale.
El Mundo: ai mondiali del 2014, con l'Argentina, Di María ha seguito la stessa scia di superiorità che aveva iniziato a percorrere diversi mesi prima a Madrid.
ABC: a prescindere dal minuto di gioco, guarda semplicemente avanti e si dimentica dei moduli. Se il risultato finale della sua squadra è positivo, il suo contributo è sempre fondamentale.
James Rodríguez (Colombia, AS Monaco FC – ora al Real Madrid CF)
Redazione francese di UEFA.com: arrivato a Montecarlo la scorsa estate, Rodríguez è stato messo in ombra dal connazionale Falcao ma ha vissuto un'ottima stagione d'esordio, con nove gol e 12 assist in 34 partite di Ligue 1. Dopo l'infortunio di Falcao, in nazionale doveva reggere un pesante fardello, ma ha risposto con sei reti e si è aggiudicato il titolo di Scarpa d'Oro. Il suo costoso trasferimento a Madrid è tutt'altro che una sorpresa.
Le point: la rivelazione dei mondiali ha permesso alla sua nazione di dimenticare l'assenza di Radamel Falcao. I Cafeteros sono arrivati ai quarti grazie alle sue ottime prestazioni.
France TV: bravo e bello: James Rodríguez ha tutte le carte in regola per il successo.
Philipp Lahm (Germania, FC Bayern München)
Redazione tedesca di UEFA.com: è stata una stagione da ricordare per il capitano del Bayern e della Germania. Il suo nuovo allenatore Josep Guardiola lo ha schierato a metà campo, descrivendolo come il "giocatore più intelligente con cui abbia mai lavorato", per non menzionare il successo di quest'estate con la nazionale teutonica.
Focus:cos'hanno in comune Pelé, Paul Scholes e Philipp Lahm? Tutti e tre hanno lasciato la nazionale mentre erano all'apice della carriera nei rispettivi club. Scholes ha detto addio al calcio a 39 anni; Lahm potrebbe fare lo stesso.
Süddeutsche Zeitung: dal primo giorno della sua carriera, ha coltivato un modo di giocare senza età e che non prevede errori. Anche nelle giornate storte, Lahm riesce a evitare critiche pesanti.
Lionel Messi (Argentina, FC Barcelona)
Redazione spagnola di UEFA.com: nonostante i diversi infortuni prima di Natale, Messi ha realizzato ben 41 gol fra tutte le competizioni con il Barça nel 2013/14. Fra le quattro triplette da lui siglate durante la stagione, quella nel 4-3 sul Real Madrid a marzo gli ha permesso di superare Alfredo Di Stéfano per numero di gol nel Clásico. Dopo la finale persa con Argentina è stato nominato miglior giocatore dei mondiali.
Mundo Deportivo: la speranza ha un nome e cognome: Lionel Messi.
Marca: non importa quel che accade intorno a lui; Messi continua a dimostrare di essere fatto per le partite di qualità.
Thomas Müller (Germania, FC Bayern München)
Redazione tedesca di UEFA.com: Müller ha vissuto un'altra stagione incredibile, laureandosi capocannoniere della Germania ai mondiali e arrivando secondo nella classifica marcatori in patria, dove ha vinto due titoli. Non ci si aspetterebbe di vederlo adattarsi ai moduli di Guardiola, che però sa di dover trovare spazio a un giocatore fuori dagli schemi.
Süddeutsche Zeitung:parla e gioca con autorità: tutti lo stanno a sentire. Gli servirà un altro torneo per eguagliare il record di gol ai mondiali stabilito da Miroslav Klose: prima dei mondiali gliene mancavano sei, ma ci è andato vicino.
Die Welt: anche chi odia il Bayern può identificarsi con Thomas Müller, giocatore dai modi sempre rilassati. In un ambiente frenetico come il suo, ha ancora la capacità di vedere il calcio come un semplice sport.
Manuel Neuer (Germania, FC Bayern München)
Redazione tedesca di UEFA.com: molti osservatori sono rimasti sorpresi quando hanno visto giocare Neuer come un tradizionale libero nella vittoria ai mondiali contro l'Algeria. Per il portiere, tuttavia, è stata una semplice giornata di lavoro, essendo abituato ad avere un ruolo attivo con Guardiola. Considerando anche i suoi riflessi e la sua padronanza dell'area, non c'è dubbio che sia uno dei migliori nel suo ruolo.
Süddeutsche Zeitung: prima del torneo, solo gli esperti da Flensburg a Garmisch-Partenkirchen lo consideravano il miglior portiere al mondo. Ora lo pensano tutti, da est a ovest e dal Polo Nord al Polo sud.
Die Zeit: Manuel Neuer esplora territori ancora sconosciuti ai portieri. Se necessario, copre l'ultimo terzo della sua metà campo, dove normalmente si trovano i difensori.
Arjen Robben (Olanda, FC Bayern München)
Redazione tedesca di UEFA.com: quando ha sbagliato l'importante rigore nella finale di Champions League 2012, alcuni sostenevano che Robben avrebbe lasciato il Bayern. Due anni dopo, l'attaccante olandese è sempre in squadra ed è più popolare che mai, avendo vinto l'edizione 2013 e due campionati consecutivi.
Süddeutsche Zeitung: con la palla ai piedi, è più veloce della maggior parte dei difensori senza pallone. Tenendo indaffarata la difesa, Robben crea spazi per i compagni: anche se spesso li ignora, ogni tanto qualche passaggio ci scappa.
Neue Zürcher Zeitung: Arjen Robben ha 30 anni ed è proprio dove voleva. Indiscusso, ammirato e talvolta amato, il calciatore di Groningen vive un'esperienza totalmente nuova
Cristiano Ronaldo (Portogallo, Real Madrid)
Redazione spagnola di UEFA.com: il portoghese ha manifestato la voglia di portare il Real Madrid al primo trionfo in Champions League dopo 12 anni stabilendo il record di gol nella fase a gironi. In seguito, ha chiuso il torneo con 17 reti, di cui una in finale, e ha regalato la coppa ad Ancelotti. Inoltre, è stato capocannoniere in Liga con 31 marcature e ha vinto il Pallone d'Oro.
AS: quel che colpisce è il sempre maggior numero di gol di Cristiano Ronaldo in Champions League nelle ultime due stagioni.
Marca: Ronaldo non si stanca mai di vincere, sia a livello collettivo che individuale.
Luis Suárez (Uruguay, Liverpool FC – ora al Barcellona)
Redazione inglese di UEFA.com: l'uruguaiano ha chiuso una stagione sensazionale perché, pur avendo saltato le prime cinque partite di campionato con il Liverpool, ha segnato 31 gol, nove in più di qualsiasi altro giocatore. Il giocatore è una spanna sopra gli altri non solo per le sue conclusioni, da lontano come da vicino, ma anche per la capacità di ingannare gli avversari in un batter di ciglia. A fianco di Messi e compagni potrebbe essere ancora più formidabile.
The Daily Telegraph: sono la qualità, la varietà di soluzioni e la caparbietà a collocare Suárez in una categoria a parte.
The Liverpool Echo: la verità indiscutibile: Suárez è stato uno dei giocatori più tecnici e ingegnosi che abbia mai vestito la maglia dei Reds. Sicuramente uno dei migliori giocatori del Liverpool nella sua generazione.