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I Lioni di Lisbona tornano sul luogo del trionfo

"Avere l'opportunità di essere qui oggi è meraviglioso ed è un grande onore", ha dichiarato Bertie Auld, uno dei nove mebri del Celtic campione d'Europa 1967 tornato a Lisbona 47 anni dopo il trionfo contro l'Inter.

I Leoni di Lisbona celebrano il loro successo del 1967 all'UEFA Champions Museum
I Leoni di Lisbona celebrano il loro successo del 1967 all'UEFA Champions Museum ©Sportsfile

Quarantasette anni dopo aver vinto la Coppa dei Campioni nella capitale portoghese, i "Leoni di Lisbona" del Celtic FC sono tornati in città per celebrare il loro posto nella storia del calcio continentale.

Nove membri della squadra che nel 1967 ebbe la meglio sull'FC Internazionale Milano si sono ritrovati nella UEFA Champions Gallery prima di visitare il UEFA Champions Museum. "Avere l'opportunità di essere qui oggi è meraviglioso ed è un grande onore, ha dichiarato l'ex centrocampista Bertie Auld di fronte all'immagine di capitan Billy McNeill con in mano il trofeo.

"Era la nostra prima esperienza nel torneo e ricordo che quella gara era importante per tutti i noi. L'allenatore adottò un profilo basso, aveva tutto sotto controllo e noi eravamo qualcosa di unico: era la prima volta che partecipavamo e sapevamo che vincendo saremmo entrati nella storia del club. Avevamo un'enorme fiducia in noi stessi".

Gli ex giocatori hanno poi posato per una foto di gruppo con il gagliardetto originale della partita, il trofeo del 1967 e quello che verrà consegnato al capitano della squadra trionfatrice questa sera all'Estádio do Sport Lisboa e Benfica. Lo sfondo del museo era un'immagine della finale di Coppa dei Campioni 1960 all'Hampden Park di Glasgow, una sfida che fu fonte di ispirazione per i "Leoni di Lisbona".

"La prima finale che vidi fu quella tra Real Madrid [CF] ed Eintracht Frankfurt, fu assolutamente straordinaria - ha raccontato Jim Craig, che all'epoca era uno studente -. L'Eintracht aveva battuto i Rangers [FC] 12-4 [nel doppio confronto] in semifinale e aveva quasi tutti dalla sua parte. Il più bel complimento che si può fare al Real Madrid è ricordare che a fine partita tutti i tifosi avevano cambiato idea ed erano rimasti estasiati dalla loro prestazione. Fu una serata incredibile".

"Per me la finale successifa fu quella del 1967 e in certo senso spezzammo un tabù mostrando a tutti che il modo migliore per vincere era attaccare. In questi anni ci siamo incontrati regolarmente fra noi, ma continua ad essere strano, a 71 anni, venire ricordato per qualcosa che ho fatto quando ne avevo 24".

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