Ronaldo re di Old Trafford, avanza il Real
martedì 5 marzo 2013
Intro articolo
Manchester United FC - Real Madrid CF 1-2 (and. 1-1)
Un’autorete di Ramos porta in vantaggio il Manchester United, che dopo l’espulsione di Nani crolla sotto i colpi di Modrić e dell’ex, CR7. Mourinho festeggia un’altra impresa all’Old Trafford.
Contenuti top media
Corpo articolo
Resta vivo per il Real Madrid CF il sogno di conquistare la decima UEFA Champions League. Dopo l’1-1 casalingo contro il Manchester United FC, la squadra di José Mourinho sbanca 2-1 l’Old Trafford e vola ai quarti della massima competizione europea per club.
L’autorete di Sergio Ramos a inizio ripresa aveva illuso i Red Devils, che però – rimasti subito dopo in inferiorità numerica per l’espulsione di Nani – si sono arresi al terribile uno-due delle merengues, firmato da Luka Modrić e dal grande ex Cristiano Ronaldo, alla prima partita nel suo vecchio stadio e subito a segno davanti ai suoi ex tifosi.
All’Old Trafford il Real Madrid chiude il primo tempo con oltre il 60 per cento di possesso palla, ma le occasioni migliori sono decisamente quelle costruite dal Manchester United. Anche se la prima conclusione è di Gonzalo Higuaín, dopo una bella combinazione sulla tre quarti tra Ángel di María e Mesut Özil: il pallone calciato dall’attaccante argentino, però, termina fuori.
Al 21’ i padroni di casa mettono i brividi ai campioni di Spagna. Sul corner di Ryan Giggs, alla millesima partita da professionista, Nemanja Vidić sovrasta tutti nel gioco aereo ma il suo colpo di testa si stampa sul palo: Diego López riesce a salvarsi sul successivo tap-in di Danny Welbeck, che comunque era in fuorigioco. Dopo una chiusura di Vidić su Ronaldo, i Red Devils costruiscono un’altra occasione.
Robin van Persie addomestica un lancio dalle retrovie di Patrice Evra, supera sullo spunto Raphaël Varane e calcia in porta: la respinta di López è difettosa, ma il sostituto di Iker Casillas si riscatta sul successivo tentativo di Welbeck, sempre in agguato. La prima frazione si chiude con l’infortunio di Di María: al suo posto, Mourinho getta nella mischia Kaká.
A inizio ripresa, però, il Manchester United passa. Con un’azione caparbia e insistita, complice la disattenta difesa del Real Madrid. Dopo una percussione dei padroni di casa, la difesa del Real non riesce a liberare: Varane prova ad allontanare la sfera, che però gli viene rubata da Nani; sul cross del portoghese a centro area sfiora Welbeck, ma è decisiva la deviazione di Sergio Ramos dentro la propria porta.
La squadra di sir Alex Ferguson gioca sulle ali dell’entusiasmo, ma dopo pochi minuti resta in dieci per l’espulsione di Nani: l’arbitro mostra il rosso al portoghese per un’entrata a gamba tesa su Álvaro Arbeloa e Mourinho ne approfitta per un cambio immediato, sostituendo lo stesso Arbeloa con Modrić. Dopo un rocambolesco salvataggio di Rafael su Varane, arriva il terribile uno-due del Real Madrid.
Al 66’ Modrić realizza il pareggio con un gran destro da fuori area, dopo aver superato con una finta Michael Carrick: il pallone del croato carambola sul palo e si infila alle spalle dell’incolpevole David de Gea. Tre minuti e la rimonta è completata. Özil inventa un fantastico colpo di tacco per Higuaín, il Pipita calcia forte sul secondo palo dove Ronaldo insacca in scivolata. CR7 non esulta, per rispetto verso i suoi ex tifosi.
Il Manchester United si riversa generosamente in attacco, ma López è in serata di grazia e dice di no ai tentativi di Carrick, Van Persie e Wayne Rooney, inizialmente in panchina ed entrato con il Real Madrid in vantaggio. I campioni di Spagna colpiscono un palo con Ronaldo, ma possono gioire per la qualificazione che corona una settimana da sogno, dopo i due successi sugli arci-rivali del FC Barcelona. Mourinho firma un’altra impresa a Old Trafford dopo quella del 2004 con il Porto FC, per sir Alex Ferguson e il Manchester c’è solo tanta amarezza.